PDL 2967

FRONTESPIZIO

RELAZIONE

PROGETTO DI LEGGE
                        Articolo 1

XVIII LEGISLATURA

CAMERA DEI DEPUTATI

N. 2967

PROPOSTA DI LEGGE COSTITUZIONALE

d'iniziativa dei deputati
SOVERINI, SERRACCHIANI, GRIBAUDO, CECCANTI, ENRICO BORGHI, BERLINGHIERI, BONOMO, BRUNO BOSSIO, CANTINI, CARLA CANTONE, CENNI, CIAMPI, DE FILIPPO, DE MARIA, DE MENECH, FIANO, FRAILIS, GARIGLIO, GAVINO MANCA, MURA, NAVARRA, PELLICANI, PEZZOPANE, SIANI, VISCOMI

Modifica all'articolo 48 della Costituzione, in materia di conferimento dell'elettorato attivo per le elezioni comunali al compimento del sedicesimo anno di età

Presentata il 23 marzo 2021

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Onorevoli Colleghi! – La presente proposta di legge costituzionale mira a riconoscere il diritto di elettorato attivo per le elezioni comunali al compimento del sedicesimo anno di età. Non c'è dubbio, infatti, che sia arrivato il momento di prevedere l'abbassamento dell'età che dà diritto al voto, almeno con riferimento allo svolgimento delle elezioni comunali, così coinvolgendo, e al tempo stesso responsabilizzando, tutti quei giovani che da tempo sono tornati a chiedere, in modi diversi, una più forte partecipazione attiva nella vita politica a livello sia nazionale che locale. Come riconosciuto da più parti e, recentemente dal segretario del Partito democratico, esiste, infatti, un vero e proprio problema di sottorappresentazione delle idee, delle necessità e degli interessi dei giovani, spesso esclusi dalla vita politica o semplicemente non presi neppure in considerazione, in quanto non compresi tra i soggetti aventi diritto all'elettorato attivo.
La presente proposta di legge costituzionale si muove, dunque, nel solco del ricco dibattito che da tempo si è sviluppato su questo tema e che proprio recentemente sta assumendo una nuova centralità nel dibattito pubblico: in attesa che maturino le condizioni politiche per un compiuto riconoscimento di tale diritto anche a livello nazionale – per l'elezione dei rappresentanti alla Camera dei deputati e al Senato della Repubblica – appare doveroso procedere a un riconoscimento del diritto dell'elettorato attivo al compimento del sedicesimo anno almeno a livello comunale. Proprio i comuni, infatti, sono le istituzioni più antiche e, al tempo stesso, più vicine alle persone e la possibilità di eleggere i rappresentanti di queste istituzioni potrebbe costituire la strada per accrescere la responsabilità civica e l'attitudine alla politica dei futuri adulti.
Il coinvolgimento dei giovani rappresenta senz'altro una necessità vitale per il nostro futuro. Secondo l'Istituto superiore di sanità, infatti, entro il 2050 la percentuale di anziani tenderà a raddoppiare, passando dall'11 per cento al 22 per cento della popolazione totale. Per quanto riguarda l'Italia, negli ultimi cinquanta anni l'invecchiamento della popolazione è stato uno dei più rapidi tra i Paesi maggiormente sviluppati: si stima che nel 2050 la quota di ultrasessantacinquenni sarà pari al 35,9 per cento della popolazione totale.
Tale accelerazione sta determinando velocemente un forte squilibrio, con caratteri sempre più strutturali, anche nella composizione dell'elettorato, uno squilibrio volto a penalizzare soprattutto coloro il cui futuro è ancora molto lontano: i giovani e i giovanissimi. Riconoscere loro il diritto di elettorato attivo al compimento dei sedici anni almeno nelle elezioni comunali significa non solo introdurre un contrappeso agli squilibri in atto nella composizione del corpo elettorale, ma anche, finalmente, coinvolgere e responsabilizzare i giovani nella partecipazione alla vita pubblica. I più giovani, inoltre, hanno molto più tempo da trascorrere nella società le cui forme e caratteristiche vengono decise al momento del voto.
Estendere il voto ai sedicenni, come hanno già fatto molti Paesi tra cui Austria, Argentina e Brasile, significa dare un seguito alle grandi battaglie politiche combattute nell'ultimo secolo per allargare l'elettorato, come quella che ha garantito il voto alle donne; significa contribuire a ridurre quel pericoloso «scollamento» tra vita politica e società civile da più parti denunciato; significa, infine, riconoscere ai giovani la possibilità di sentirsi cittadini, appartenenti a una comunità locale e, dunque, in grado di incidere sul governo della propria città o del proprio Paese.

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PROPOSTA DI LEGGE COSTITUZIONALE

Art. 1.

1. Al primo comma dell'articolo 48 della Costituzione è aggiunto, in fine, il seguente periodo: «Per le elezioni comunali sono elettori tutti i cittadini, uomini e donne, che hanno compiuto il sedicesimo anno di età».

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