PDL 2878

FRONTESPIZIO

RELAZIONE

PROGETTO DI LEGGE
                        Articolo 1

XVIII LEGISLATURA

CAMERA DEI DEPUTATI

N. 2878

PROPOSTA DI LEGGE

d'iniziativa dei deputati
BITONCI, MOLINARI, BADOLE, BAZZARO, BIANCHI, BILLI, CAFFARATTO, CAPITANIO, CAVANDOLI, CESTARI, COIN, COLLA, COLMELLERE, COVOLO, ANDREA CRIPPA, DARA, DE ANGELIS, FANTUZ, FERRARI, FIORINI, FOGLIANI, LORENZO FONTANA, FOSCOLO, FRASSINI, GASTALDI, GIACOMETTI, GOBBATO, GOLINELLI, GUSMEROLI, LAZZARINI, LUCCHINI, LUCENTINI, MINARDO, MOSCHIONI, MURELLI, PANIZZUT, PAOLIN, PATASSINI, PATELLI, PATERNOSTER, PICCOLO, POTENTI, PRETTO, RACCHELLA, RIBOLLA, SUTTO, TARANTINO, TATEO, TONELLI, VALLOTTO, ZORDAN

Modifica all'articolo 35 del decreto del Presidente della Repubblica 26 ottobre 1972, n. 633, concernente la prestazione di garanzia fideiussoria per l'attribuzione del numero di partita IVA a soggetti stranieri

Presentata il 1° febbraio 2021

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Onorevoli Colleghi! — I dati sull'evasione fiscale in Italia rimangono, purtroppo, allarmanti. In base all'ultima Relazione sul rendiconto dello Stato (2019), presentata il 24 giugno 2020 dalla Corte dei conti, il fenomeno del mancato versamento delle imposte dichiarate (IVA, ritenute, imposte proprie) continua a registrare una «persistente anomala dimensione» ed è oramai «divenuto da tempo una impropria modalità di finanziamento e, in non pochi casi, una modalità di arricchimento illecito, attraverso condotte preordinate all'insolvenza».
Anche dall'ultima Relazione sull'economia non osservata e sull'evasione fiscale e contributiva (anno 2019) emerge che nel triennio 2015-2017 si è registrato un gap medio annuale pari a circa 107,2 miliardi di euro, di cui 36,8 miliardi di euro riguardo all'evasione dell'imposta sul valore aggiunto (IVA).
A fronte di queste cifre si deve, comunque, ricordare che l'attività di prevenzione e di contrasto dell'evasione fiscale si è intensificata in questi ultimi anni e ciò è testimoniato anche dai dati sull'attività operativa nei confronti dei soggetti che sfruttano il lavoro nero e che non presentano le dichiarazioni dei redditi e quella relativa all'IVA.
In aumento sono anche i dati sul contrasto dell'evasione e dell'elusione fiscali internazionali.
In questo scenario, un'importanza crescente riveste l'evasione da parte di persone fisiche o di imprese straniere che, dopo aver aperto una partiva IVA e dopo aver lavorato qualche mese, scompaiono «nel nulla», senza assolvere gli obblighi dei versamenti delle imposte e dei contributi previdenziali e assistenziali.
Per arginare la diffusione di questo fenomeno, la presente proposta di legge prevede l'obbligo di prestazione, da parte delle società e dei cittadini di Stati non appartenenti all'Unione europea, di una garanzia fideiussoria, bancaria o assicurativa, in favore dell'Agenzia delle entrate. Tale fideiussione, di valore non inferiore a 20.000 euro, ha lo scopo, infatti, di garantire gli eventuali versamenti di imposte e di contributi dovuti nell'esercizio dell'attività ed è restituita all'atto della cessazione dell'attività dopo che siano stati eseguiti tutti i versamenti dovuti.

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PROPOSTA DI LEGGE

Art. 1.

1. All'articolo 35 del decreto del Presidente della Repubblica 26 ottobre 1972, n. 633, è aggiunto, in fine, il seguente comma:

«15-sexies. L'attribuzione del numero di partita IVA a una persona fisica avente cittadinanza di uno Stato estero non appartenente all'Unione europea ovvero a un soggetto, diverso da una persona fisica, residente in uno Stato estero non appartenente all'Unione europea, al fine di garantire gli eventuali versamenti di imposte e di contributi dovuti nell'esercizio dell'attività, è subordinata al deposito, da parte della medesima persona fisica o del medesimo soggetto, di una garanzia fideiussoria bancaria o assicurativa in favore dell'Agenzia delle entrate, per un importo non inferiore a 20.000 euro. Tale garanzia fideiussoria è restituita all'atto della cessazione dell'attività, dopo che siano stati eseguiti tutti i versamenti fiscali e contributivi dovuti dalla persona fisica o dal soggetto».

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