XVIII LEGISLATURA
CAMERA DEI DEPUTATI
N. 251
PROPOSTA DI LEGGE COSTITUZIONALE
d'iniziativa dei deputati FEDRIGA, BIANCHI, ANDREA CRIPPA, GIORGETTI, GRIMOLDI, GUIDESI, INVERNIZZI, MATURI, MOLINARI, MOLTENI, SALTAMARTINI
Modifica all'articolo 4 della Costituzione, in materia di norme per l'attuazione del diritto al lavoro
Presentata il 23 marzo 2018
Onorevoli Colleghi! — Nonostante i dati dell'Istat registrino che il 2017, nel complesso, si è caratterizzato per un aumento dell'occupazione, l'emergenza lavoro resta ancora a livelli record per l'Italia. L'Istituto, infatti, nella recente pubblicazione dello scorso 13 marzo 2018, rileva anche che «crescono le transizioni dallo stato di inattività verso la disoccupazione, soprattutto per le forze di lavoro potenziali».
Lungi dal voler fare pura demagogia, un tasso di disoccupazione oltre l'11 per cento, con quello giovanile oltre il 30 per cento, riteniamo ci impongano una riflessione: la proverbiale coperta è corta, sempre più corta e il nostro Stato deve tutelare in primis i suoi cittadini. L'ipocrisia e il falso buonismo non aiutano l'Italia a uscire dalla crisi economica e sociale, ma di certo contribuiscono al costante aumento dell'incidenza della povertà tra le famiglie italiane e dell'emigrazione italiana verso l'estero, soprattutto dei giovani, sempre più sfiduciati di poter trovare un'occupazione nel proprio Paese.
Ricordiamo che la Carta costituzionale, nell'attribuire al lavoro valore fondativo della stessa Repubblica (articolo 1), lo considera uno status attraverso il quale si realizza l'effettiva partecipazione all'organizzazione politica, economica e sociale del Paese (articolo 3, secondo comma). Dobbiamo, quindi, pensare prima alla nostra gente e al futuro dei nostri giovani. Da qui la presente proposta di legge costituzionale, con la quale intendiamo appunto affermare il «principio di priorità» nel diritto al lavoro, a tutela dei nostri cittadini.
PROPOSTA DI LEGGE COSTITUZIONALE
Art. 1.
1. Dopo il primo comma dell'articolo 4 della Costituzione è inserito il seguente:
«La legge, nel dettare le norme per sostenere e favorire l'occupazione, può stabilire misure differenziate in base al possesso o no della cittadinanza italiana, al fine di garantire sempre la priorità nell'accesso al lavoro ai cittadini italiani».