PDL 2376

FRONTESPIZIO

RELAZIONE

PROGETTO DI LEGGE
                        Articolo 1
                        Articolo 2
                        Articolo 3
                        Articolo 4

ALLEGATO

XVIII LEGISLATURA

CAMERA DEI DEPUTATI

N. 2376

PROPOSTA DI LEGGE

d'iniziativa del deputato NAVARRA

Disposizioni concernenti la nomina di un commissario straordinario per la gestione del risanamento dei nuclei abitativi degradati nella città di Messina

Presentata l'11 febbraio 2020

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Onorevoli Colleghi! – Poco più di un secolo fa, il 28 dicembre 1908, la città di Messina fu devastata da un terribile terremoto – di magnitudo pari a 7,2 gradi della scala Richter – che causò la morte di 80.000 persone. Per dare soccorso ai terremotati superstiti furono costruite delle baracche che, a distanza di tanti anni e sebbene oggetto di una serie di rifacimenti, ancora esistono. Le baracche oggi presenti nel territorio messinese sono, infatti, quelle della cosiddetta «terza generazione»: subito dopo il terremoto furono costruite baracche di legno, durante il fascismo esse furono sostituite da baracche in muratura e, infine, dopo i bombardamenti della seconda guerra mondiale furono edificate quelle popolari ad uso provvisorio.
Su un'estensione di circa 240.000 metri quadrati, ancora oggi insistono migliaia di immobili con tetti in eternit, con pareti percorse da crepe e con soffitti infestati di muffa. In questi immobili, con vista sugli scarichi e con affaccio sui cunicoli maleodoranti, abitano diverse migliaia di messinesi che, nonostante la spazzatura che li circonda, continuano a pagare la tassa sui rifiuti e le bollette per la corrente elettrica, che raggiunge le loro abitazioni attraverso ragnatele di fili volanti soggette a pericolosi corti circuiti.
Generazioni di baracche e generazioni di baraccati messinesi che, per oltre cento anni, hanno vissuto nella metafora di un terremoto infinito, ma anche nella speranza che, prima o poi, la loro vita provvisoria dovesse avere una fine.
Sono sei le zone da risanare: Annunziata, Giostra-Ritiro-Tremonti, Camaro, Fondo Saccà, Bordonaro-Gazzi-Taormina e Santa Lucia. Su queste aree insistono 2.487 immobili da demolire e oltre 7.000 abitanti a cui dare un nuovo alloggio. Si tratta, purtroppo, di una delle più antiche baraccopoli del nostro continente. Un reticolato urbano dove il degrado ambientale si tocca con mano per le condizioni igienico-sanitarie carenti, per gli scarichi fognari a cielo aperto, per i cumuli di rifiuti abbandonati, per le esalazioni maleodoranti e per le coperture delle abitazioni in cemento-amianto, le cui polveri velenose entrano dentro le abitazioni depositandosi sui tavoli, sui letti e nei bagni.
I rischi elevati per la salute degli abitanti hanno di recente spinto l'ordine dei medici di Messina, insieme con la locale federazione dei medici di famiglia e con l'azienda sanitaria provinciale, a sottoscrivere un protocollo per la realizzazione di un massiccio piano di verifiche sanitarie al fine di accertare la presenza di patologie respiratorie correlate all'esposizione a inquinanti ambientali della popolazione residente negli ambiti territoriali su cui insistono le baracche. Il degrado ambientale si associa al diffuso abbandono sociale, in un labirinto di costruzioni impenetrabili dove la criminalità organizzata trova terreno fertile per organizzare piazze di spaccio e aree di deposito delle refurtive.
Con la presente proposta di legge non si intende risolvere un'emergenza conseguente a una calamità imprevista e imprevedibile, ma si desidera rispondere al grido di soccorso che proviene da una comunità alla quale lo stato di emergenza non è stato mai riconosciuto e che è stata, pertanto, condannata a un ineluttabile sottosviluppo ambientale, economico e sociale. Un sottosviluppo che un Paese civile ha il dovere di interrompere per riconoscere il diritto di cittadinanza a coloro ai quali, di generazione in generazione, per oltre cento anni è stato negato. È in questo senso che il risanamento delle aree degradate della città di Messina si può intendere come una vera e propria emergenza che ha necessità di risposte immediate e urgenti. Si ritiene, pertanto, che una gestione commissariale, svolta di concerto con le autorità regionali e comunali che hanno competenza in materia, sia lo strumento tecnico più efficace per dare queste risposte e per interrompere il degrado ambientale, economico e sociale, ormai centenario, di un'intera comunità.

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PROPOSTA DI LEGGE

Art. 1.
(Autorizzazione di spesa)

1. Per l'individuazione e la realizzazione degli interventi urgenti e indifferibili finalizzati ad assicurare il definitivo superamento dell'emergenza sociale, ambientale e urbanistica degli ambiti territoriali degradati della città di Messina di cui all'allegato 1 annesso alla presente legge, è autorizzata la spesa di 50 milioni di euro per l'anno 2020 e di 90 milioni di euro per ciascuno degli anni 2021 e 2022.

Art. 2.
(Nomina di un commissario straordinario)

1. Con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri, su proposta del Ministro per il Sud e la coesione territoriale, d'intesa con la Regione siciliana, sentiti i Ministri dell'economia e delle finanze e delle infrastrutture e dei trasporti nonché il comune di Messina, da adottare entro novanta giorni dalla data di entrata in vigore della presente legge, è nominato un commissario straordinario incaricato di programmare l'uso delle risorse finanziarie stanziate ai sensi dell'articolo 1 e di sovraintendere alle fasi di avvio, di prosecuzione e di completamento delle attività e delle opere di risanamento e riqualificazione urbanistica, con particolare riguardo alle aree su cui insistono baracche negli ambiti territoriali di cui all'allegato 1 annesso alla presente legge. A tale fine il commissario straordinario può approvare le ordinanze e le direttive necessarie per assicurare l'esecuzione degli interventi e può operare in deroga alle disposizioni di legge in materia di contratti pubblici, fatto salvo il rispetto dei princìpi generali dei Trattati dell'Unione europea e delle direttive di settore, come recepiti dall'ordinamento nazionale.
2. Il commissario straordinario di cui al comma 1 può avvalersi di strutture delle amministrazioni statali e locali interessate, con particolare riguardo all'Agenzia comunale per il risanamento e la riqualificazione urbana della città di Messina, istituita ai sensi dell'articolo 62 della legge della Regione siciliana 8 maggio 2018, n. 8, nel limite delle risorse disponibili. Per la celere esecuzione delle attività di competenza del commissario straordinario, con il decreto di cui al citato comma 1 sono altresì stabiliti i termini e le modalità di svolgimento di tali attività, nonché l'eventuale supporto tecnico e il compenso del commissario straordinario, a valere sulle risorse di cui all'articolo 1.

Art. 3.
(Misure per valutare l'impatto
degli interventi di risanamento)

1. Per monitorare e valutare l'impatto economico e sociale degli interventi di risanamento delle aree degradate della città di Messina di cui all'allegato 1 annesso alla presente legge, il comune di Messina può avvalersi della collaborazione di esperti e di istituzioni universitarie e di ricerca riconosciuti a livello nazionale e internazionale, a valere sulle risorse di cui all'articolo 1.

Art. 4.
(Disposizioni finanziarie)

1. Agli oneri derivanti dall'articolo 1, pari a 50 milioni di euro per l'anno 2020 e a 90 milioni di euro per ciascuno degli anni 2021 e 2022, si provvede mediante corrispondente riduzione del fondo speciale di parte corrente iscritto, ai fini del bilancio triennale 2020-2022, nell'ambito del programma «Fondi di riserva e speciali» della missione «Fondi da ripartire» dello stato di previsione del Ministero dell'economia e delle finanze per l'anno 2020, allo scopo parzialmente utilizzando l'accantonamento relativo al medesimo Ministero.
2. Il Ministro dell'economia e delle finanze è autorizzato ad apportare, con propri decreti, le occorrenti variazioni di bilancio.

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ALLEGATO 1
(Articolo 1, comma 1)

Ambiti territoriali di risanamento

A – Annunziata;

B – Giostra, Ritiro, Tremonti;

C – Camaro;

D – Fondo Saccà;

E – Bordonaro, Gazzi, Taormina;

F – Santa Lucia.

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