PDL 2133

FRONTESPIZIO

RELAZIONE

PROGETTO DI LEGGE
                        Articolo 1

XVIII LEGISLATURA

CAMERA DEI DEPUTATI

N. 2133

PROPOSTA DI LEGGE

d'iniziativa dei deputati
LAZZARINI, ANDREUZZA, BADOLE, BAZZARO, BELLACHIOMA, BENVENUTO, BIANCHI, BILLI, BINELLI, BITONCI, BORDONALI, BUBISUTTI, CANTALAMESSA, VANESSA CATTOI, CAVANDOLI, CECCHETTI, CESTARI, COLMELLERE, DARA, DE ANGELIS, DE MARTINI, DONINA, DURIGON, FANTUZ, FERRARI, FOGLIANI, LORENZO FONTANA, FORMENTINI, FOSCOLO, FURGIUELE, GASTALDI, GERARDI, GIACOMETTI, GIGLIO VIGNA, GOBBATO, GOLINELLI, GUSMEROLI, IEZZI, LATINI, LOCATELLI, LOLINI, LOSS, LUCCHINI, MACCANTI, MAGGIONI, MANZATO, MORELLI, MORRONE, MOSCHIONI, PAOLINI, PATELLI, PETTAZZI, PICCOLO, POTENTI, PRETTO, RACCHELLA, SUTTO, TARANTINO, TATEO, TOMBOLATO, VALBUSA, VALLOTTO, ZICCHIERI, ZOFFILI, ZORDAN

Istituzione del concorso nazionale per il miglior presepe dell'anno nelle scuole di ogni ordine e grado

Presentata il 1° ottobre 2019

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Onorevoli Colleghi! – La presente proposta di legge nasce dalla volontà di tutelare e di salvaguardare le nostre tradizioni culturali. Tra queste rientra, senza dubbio alcuno, il presepe, un importante simbolo della nostra storia, che rappresenta la famiglia e la concordia, nel solco della più autentica tradizione popolare italiana.
La scuola è il luogo per eccellenza di educazione e di formazione ed è importante che i ragazzi, a contatto con la multiculturalità sempre più presente nelle scuole e nei luoghi di svago, conoscano, capiscano e concorrano a preservare i valori che hanno contraddistinto la nostra nazione attraverso la tutela, il ricordo e la celebrazione delle festività.
La presente proposta di legge non intende minimamente mettere in dubbio la laicità dello Stato e delle istituzioni. A coloro i quali asseriscono che il presepe rappresenta un simbolo religioso che potrebbe provocare disagi o problemi ai credenti di altre religioni e fedi, è utile ricordare che la Corte europea dei diritti dell'uomo, con una sentenza del 18 marzo 2011 (causa Lautsi e altri c. Italia – ricorso n. 30814/06), ha affermato il principio per cui il crocefisso apposto in sedi pubbliche non ha nulla di coercitivo perché rappresenta un simbolo sinonimo di storia, di cultura e di tradizione. Se ciò vale, giustamente, per il crocefisso, perché non deve valere anche per il presepe? Se c'è un simbolo che rappresenta la nostra cultura che si apre al mondo e dialoga con il mondo è proprio il presepe.
Negli ultimi tempi assistiamo a un costate tentativo di abbandonare molti dei più importanti riferimenti religiosi del nostro Paese, legati all'iconografia e alle festività del culto cattolico, come appunto il crocifisso e il presepe. Questo per un ragionamento fallace secondo il quale per rispettare tutti i credi religiosi diversi da quello cattolico bisogna cancellare il nostro credo, le nostre radici e la nostra cultura. Prima ancora che ne prendiamo coscienza, la negazione dei simboli delle nostre tradizioni indebolirà la nostra società, ma dobbiamo riflettere sul fatto che un Paese che perde la propria identità non è più un Paese!
La presente iniziativa legislativa, quindi, nell'ottica di tutelare un'importante tradizione e, al contempo, di rispettare la laicità delle scuole e dello Stato, in linea con i princìpi sanciti dagli articoli 19 e 20 della Costituzione, è volta a prevedere l'istituzione, a partire dall'anno scolastico 2019/2020, di un concorso nazionale per il miglior presepe dell'anno nelle scuole di ogni ordine e grado. Consapevoli delle limitate risorse finanziarie disponibili nel bilancio del Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca e per evitare che la partecipazione al concorso sia dettata da ragioni economiche – il «dio denaro» – invece che da amore per le tradizioni, si prevede che i premi per gli istituti vincitori consistano in materiale didattico anche tecnologico, libri, accessi gratuiti a eventi culturali oppure benefìci diversi chiesti dalla scuola vincitrice sulla base di specifiche necessità.

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PROPOSTA DI LEGGE

Art. 1.

1. Tenuto conto che il presepe costituisce un importante simbolo della storia nazionale, indipendentemente dall'appartenenza a una specifica confessione religiosa, in quanto rappresenta la famiglia e la concordia, nel solco della più autentica tradizione popolare italiana, e nel rispetto dei princìpi sanciti dagli articoli 19 e 20 della Costituzione, la presente legge istituisce il concorso nazionale per il miglior presepe dell'anno, di seguito denominato «concorso», nelle scuole di ogni ordine e grado.
2. Il concorso è istituito, a partire dall'anno scolastico 2019/2020, nelle scuole di ogni ordine e grado, pubbliche e paritarie, ed è finalizzato a premiare l'istituto scolastico che, in base al giudizio espresso dalla commissione giudicatrice di cui al comma 5, ha realizzato il presepe che meglio esprime i valori di cui al comma 1.
3. Ai fini della partecipazione al concorso, i presepi possono essere realizzati in piena libertà espressiva e creativa, in locali facilmente accessibili al pubblico, compresi gli spazi esterni degli istituti scolastici. Ciascuna scuola può partecipare al concorso presentando anche più presepi.
4. Ai fini della partecipazione al concorso, le scuole sono suddivise in due categorie:

a) categoria 1: scuole dell'infanzia e primarie;

b) categoria 2: scuole secondarie di primo e di secondo grado.

5. Con decreto del Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca, da emanare entro sessanta giorni dalla data di entrata in vigore della presente legge, sono stabilite le modalità di svolgimento del concorso, è istituita la commissione giudicatrice e sono individuati i criteri di aggiudicazione del premio e la tipologia del premio stesso, da scegliere tra materiale didattico, anche tecnologico, libri e accessi gratuiti a eventi culturali ovvero altri benefìci chiesti dalla scuola vincitrice sulla base di specifiche necessità.

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