PDL 1558

FRONTESPIZIO

RELAZIONE

PROGETTO DI LEGGE
                        Articolo 1

XVIII LEGISLATURA

CAMERA DEI DEPUTATI

N. 1558

PROPOSTA DI LEGGE

d'iniziativa del deputato MANDELLI

Modifica all'articolo 1 della legge 2 agosto 1999, n. 264, in materia di accesso programmato ai corsi di laurea in farmacia e in chimica e tecnologia farmaceutiche

Presentata il 31 gennaio 2019

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Onorevoli Colleghi! – La professione di farmacista, anche alla luce dei recenti interventi legislativi di riforma del servizio farmaceutico che hanno introdotto la possibilità per il professionista di rendere nuovi e diversificati servizi ai pazienti, ha un più vasto campo d'azione, che non è più esclusivamente quello di dispensazione dei medicinali.
Le nuove istanze che emergono nella società attuale, infatti, richiedono competenze sempre più specialistiche che necessitano di profili formativi sempre più elevati e selettivi.
Com'è noto, già da diversi anni il numero di iscrizioni ai corsi di laurea in farmacia e in chimica e tecnologia farmaceutiche (CTF) delle università italiane è in costante aumento; infatti, nei diversi atenei italiani è possibile constatare che il numero dei docenti dei suddetti corsi è sensibilmente inferiore rispetto alle altre facoltà tecnico-scientifiche (agraria, medicina e chirurgia, medicina veterinaria, scienze matematiche e fisiche naturali), come evidenziato chiaramente dalla tabella sul rapporto tra studenti regolari e docenti equivalenti, allegata al decreto del Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca 21 dicembre 2010, n. 655, concernente i criteri di ripartizione del Fondo di finanziamento ordinario (FFO) delle università per l'anno 2010. Dalla suddetta tabella emerge che il valore medio del rapporto tra studenti e docenti è pari a 26, calcolato tra le 29 sedi delle facoltà di farmacia, e risulta essere circa il doppio, quindi di gran lunga superiore, del valore medio delle altre facoltà tecnico-scientifiche (agraria 9, medicina e chirurgia 16, medicina veterinaria 12 e scienze matematiche-fisiche-naturali 14).
Questa situazione trova conferma anche in quanto emerso dalla conferenza delle facoltà di farmacia e di CTF, che ha denunciato ripetutamente i gravi disagi derivanti dall'evidente sproporzione nel suddetto rapporto, disagi tali da non garantire la necessaria efficienza nell'offerta formativa agli studenti, soprattutto a causa del notevole carico didattico che professori e assistenti si trovano costretti a sostenere sempre di più.
La normativa vigente non prevede l'accesso programmato per le suddette facoltà, a differenza di quanto stabilito invece dalla legge 2 agosto 1999, n. 264, per altri corsi di laurea, tra i quali medicina e chirurgia, medicina veterinaria, odontoiatria e architettura.
Alcuni atenei italiani, tuttavia, nell'ambito della propria autonomia, ai sensi dell'articolo 2 della richiamata legge n. 264 del 1999, hanno introdotto test per l'accesso alle facoltà di farmacia e di CTF al fine di migliorare l'offerta didattica e la formazione universitaria dei propri studenti, anche in considerazione della carenza di docenti nelle medesime facoltà.
A tale proposito, appare utile evidenziare che il percorso formativo delle predette facoltà prevede lo svolgimento di attività teorico-pratiche all'interno di laboratori attrezzati, che mal si concilia con un numero eccessivo di studenti.
Peraltro la giurisprudenza ha più volte ribadito che in tutti i corsi di laurea in cui il rapporto tra numero degli studenti, numero dei docenti, quantità e qualità delle strutture acquista un peso decisivo per la qualità della formazione possono trovare giustificazione specifiche restrizioni all'accesso.
Inoltre, ai sensi dell'articolo 6-ter del decreto legislativo 30 dicembre 1992, n. 502, la professione di farmacista è oggetto della rilevazione annuale del fabbisogno di personale sanitario effettuata dal Ministero della salute ai fini della programmazione da parte del Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca degli accessi ai corsi di laurea e alle scuole di specializzazione in ambito sanitario.
Del resto, questa è la ratio sottesa alla citata legge n. 264 del 1999 che, però, per ragioni incomprensibili, non ha esteso le limitazioni all'ingresso anche ai corsi di studio in farmacia e in CTF e con la presente proposta di legge si mira a colmare questa lacuna. In particolare, si introduce a livello nazionale l'accesso programmato obbligatorio anche per le facoltà di farmacia e di CTF, al fine di garantire un livello di preparazione adeguato e uniforme degli studenti di tali corsi di laurea, anche in ragione della delicata professione che saranno chiamati a svolgere.

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PROPOSTA DI LEGGE

Art. 1.

1. Dopo la lettera a) del comma 1 dell'articolo 1 della legge 2 agosto 1999, n. 264, è inserita la seguente:

«a-bis) ai corsi di laurea in farmacia e in chimica e tecnologia farmaceutiche;».

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