PDL 1425

FRONTESPIZIO

RELAZIONE

PROGETTO DI LEGGE
                        Articolo 1
                        Articolo 2
                        Articolo 3
                        Articolo 4
                        Articolo 5
                        Articolo 6
                        Articolo 7

XVIII LEGISLATURA

CAMERA DEI DEPUTATI

N. 1425

PROPOSTA DI LEGGE

d'iniziativa della deputata GELMINI

Introduzione dell'insegnamento dell'educazione alla cittadinanza attiva nonché disposizioni per lo sviluppo delle competenze digitali degli studenti e per una Carta dei diritti e dei doveri dell'adolescente digitale

Presentata il 7 dicembre 2018

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Onorevoli Colleghi! – L'avvento di internet, delle reti sociali e dei nuovi mezzi di informazione e comunicazione ha determinato cambiamenti dirompenti sia sul terreno dei diritti e delle libertà, sia sulle forme di partecipazione alla vita democratica: in sintesi, sui contenuti essenziali della nostra Carta costituzionale.
Innanzitutto, la rete internet offre forme, modalità e spazi di esercizio e di sviluppo inediti per molti diritti tradizionali: pensiamo alla libertà di manifestazione del pensiero, di informazione, di associazione, di riunione e d'iniziativa economica, al diritto al lavoro e all'istruzione. Ma internet, grazie agli scenari e alle opportunità che dischiude, offre potenzialità e suscita rivendicazioni e bisogni di tutela inediti, che si traducono nella domanda (spesso recepita negli ordinamenti) anche di diritti nuovi: la riservatezza, il diritto all'oblio, la protezione cibernetica e altro. A questa tendenza espansiva delle potenzialità corrisponde chiaramente un'altrettanto ampia dilatazione delle minacce, anch'esse inedite, derivanti dalla circolazione dei dati, tanto per i diritti tradizionali quanto per quelli nuovi: aumento della possibilità di identificare i profili delle persone fin nelle loro più intime abitudini; rischi di violazione della proprietà e del diritto d'autore; diffusione delle varie forme di crimine informatico; possibilità di attacchi indiscriminati e anonimi alla dignità delle persone.
La rete internet, poi, consente un rapporto più interattivo e disintermediato fra i cittadini e le istituzioni, facilita la partecipazione democratica e rende più agevole il reperimento di informazioni. Tutte queste opportunità, però, per essere colte al meglio, richiedono il possesso di solidi «anticorpi» per evitare che la democrazia nuoccia a se stessa: saper discernere le notizie false (le famigerate fake news), i meccanismi manipolativi, le logiche demagogiche e irrazionalistiche.
In poche parole: internet ha allargato il «dominio possibile» dei diritti, delle libertà, dei doveri e della democrazia e, dunque, della sfera della cittadinanza attiva e delle garanzie costituzionali. Quindi, l'insegnamento dell'educazione alla cittadinanza attiva, in piena coerenza con i tempi, deve necessariamente comprendere in sé anche i temi della cittadinanza digitale. L'insegnamento dell'educazione alla cittadinanza attiva tra i banchi della scuola deve promuovere lo sviluppo del senso di civile responsabilità e del pensiero critico anche ai fini dell'apprendimento dei princìpi della cittadinanza digitale, mediante l'educazione all'uso consapevole, responsabile e «costituzionalmente orientato» della rete internet e di tutti gli strumenti e le risorse digitali. Agire sul piano della formazione è essenziale, per evitare una fenomenologia molto spesso perversa, per la quale internet si presta a diventare una sorta di zona franca dei princìpi costituzionali, un'arena nella quale l'utente dismette i panni della civiltà, per lanciarsi in condotte che nel mondo reale non avrebbe mai realizzato: la spersonalizzazione dello spazio virtuale non deve far dimenticare che dietro i profili e i codici utente operano persone, con la loro dignità e il loro bagaglio di diritti e doveri.
Per questi motivi, si propone di introdurre a livello legislativo, nel rispetto delle autonomie scolastiche, uno strumento del tutto inedito, ma assolutamente necessario: la «Carta dei diritti e dei doveri dell'adolescente digitale».
La Carta dei diritti e dei doveri dell'adolescente digitale è una proposta organica per mettere a disposizione dei ragazzi, attraverso la formazione scolastica, gli strumenti necessari ad esercitare in modo attivo e consapevole i loro diritti e doveri di cittadini in un mondo digitale, portando anche in tale dimensione la luce dei princìpi fondamentali della nostra Costituzione.
In questa prospettiva, la proposta di legge interviene su due versanti: da un lato, con le disposizioni dell'articolo 2, si perfeziona e si rende obbligatorio, quale insegnamento autonomo, l'insegnamento di «cittadinanza e Costituzione», già introdotto dall'articolo 1 del decreto-legge 1° settembre 2008, n. 137, convertito, con modificazioni, dalla legge 30 ottobre 2008, n. 169; dall'altro lato, all'articolo 3, si individua all'interno dell'insegnamento un modulo specifico dedicato ai temi della cittadinanza digitale nel loro rapporto con i princìpi della Costituzione.
L'utilizzazione delle nuove tecnologie deve essere fondata sul pieno rispetto della dignità, della libertà, dell'eguaglianza e della diversità di ogni persona. La finalità della presente proposta di legge, in particolare, è riorganizzare i contenuti dell'insegnamento, in modo da far emergere agli occhi dei ragazzi come l'architrave assiologica della Costituzione possa e debba sorreggere le loro abitudini di utenti o, meglio, di cittadini digitali.
In particolare, ai sensi dell'articolo 4, i programmi e progetti formativi devono essere definiti in modo da assicurare il conseguimento delle seguenti finalità:

a) promozione del rilievo centrale della persona umana e della sua dignità anche nello spazio della rete internet;
b) formazione all'uso consapevole degli strumenti telematici e tecnologici come strumenti di esercizio attivo dei diritti di cittadinanza, di realizzazione della partecipazione democratica, di espressione dei princìpi della sovranità popolare e della sussidiarietà;
c) promozione del principio di eguaglianza sostanziale, mediante la rimozione degli ostacoli che impediscono l'accesso effettivo alle nuove tecnologie e la loro utilizzazione consapevole, al fine di assicurare la piena autodeterminazione digitale di tutti e l'integrazione sociale di ciascuna persona, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali;
d) formazione all'uso consapevole degli strumenti telematici e tecnologici, intesi quali forme di espressione e realizzazione della personalità di ciascuno, strumenti di attuazione del diritto al lavoro, del dovere di concorrere al progresso materiale e spirituale della società, della libertà d'iniziativa economica, dell'arte e della scienza, della tutela, anche mediante la promozione e la valorizzazione del patrimonio culturale e ambientale.

L'offerta formativa erogata nell'ambito dell'insegnamento di cittadinanza e Costituzione, nel rispetto dell'autonomia scolastica, dovrà inoltre fornire agli allievi, come previsto dall'articolo 5, alcune competenze essenziali, già ampiamente condivise a livello europeo (si confrontino i documenti DigComp e DigCompEdu), fra le quali: analizzare, confrontare e valutare criticamente la credibilità e l'affidabilità delle fonti di dati, informazioni e contenuti digitali; analizzare, interpretare e valutare criticamente i dati, le informazioni e i contenuti digitali; interagire attraverso una varietà di tecnologie digitali e individuare i mezzi e le forme di comunicazione digitali appropriati per un determinato contesto; partecipare alla società attraverso l'utilizzo di servizi digitali pubblici e privati; cercare opportunità di crescita personale e di cittadinanza partecipativa attraverso adeguate tecnologie digitali; essere consapevoli delle norme comportamentali da osservare durante l'utilizzazione delle tecnologie digitali e l'interazione in ambienti digitali; adattare le strategie di comunicazione al pubblico specifico ed essere consapevoli della diversità culturale e generazionale negli ambienti digitali; creare e gestire le identità digitali, essere in grado di proteggere la propria reputazione, gestire e tutelare i dati che si producono attraverso diversi strumenti digitali, ambienti e servizi, rispettare i dati e le identità altrui; capire come utilizzare e condividere informazioni personali identificabili proteggendo se stessi e gli altri da eventuali danni; capire che i servizi digitali utilizzano una «politica sulla privacy» per informare sul modo di utilizzazione dei dati personali; essere in grado di evitare, usando tecnologie digitali, rischi per la salute e minacce al proprio benessere fisico e psicologico; essere in grado di proteggere se stessi e gli altri da eventuali pericoli in ambienti digitali; essere consapevoli delle tecnologie digitali per il benessere sociale e l'integrazione sociale.
L'articolo 6 contiene un'ulteriore previsione, fondamentale nell'architettura della presente proposta: quella di costituire, in una logica di leale collaborazione, l'alleanza tra la scuola, gli allievi e le famiglie nella trasmissione dei valori della cittadinanza digitale. A tal fine, si richiede che la scuola promuova incontri facoltativi estesi alle famiglie o, comunque, ne consenta il fattivo coinvolgimento; organizzi iniziative pomeridiane facoltative a ciò dedicate; faciliti l'interazione dei ragazzi e delle famiglie con esperti del settore, per prevenire o risolvere situazioni critiche o di disagio.
Sempre nella stessa logica si collocano poi le disposizioni dell'articolo 7, volto ad assicurare l'effettività delle norme e la condivisione dei valori che esse riflettono. Per questo fine si istituisce una sede apposita, la Convenzione dei diritti e dei doveri dell'adolescente digitale, al quale partecipano tutti i soggetti interessati – cioè gli studenti, le famiglie, gli insegnanti, gli esperti di settore – con un duplice obiettivo: da un lato, verificare l'attuazione della normativa ed elaborarne i correttivi che l'esperienza applicativa dovesse rendere necessari; dall'altro lato, assicurare la costante condivisione dei contenuti con tutti i soggetti interessati, per garantirne una genesi partecipata e attenta ad ogni sfaccettatura della complessa realtà della materia. L'uso del termine di «Convenzione» non è casuale, poiché aspira ad evocare simbolicamente i grandi «momenti costituenti» di partecipazione alla scrittura delle regole e dei diritti fondamentali del patto sociale, con l'intento di avviare la stagione costituzionale del digitale, che da troppo tempo si attende.

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PROPOSTA DI LEGGE

Art. 1.
(Oggetto)

1. La scuola sviluppa negli studenti competenze e comportamenti responsabili di cittadinanza attiva, ispirati ai princìpi costituzionali e ai valori della legalità, della partecipazione e della solidarietà, ponendo al centro dei programmi formativi le regole su cui si basa la convivenza tra le persone come strumento per assicurare la crescita civile dei giovani.
2. Nell'ambito delle finalità di cui al comma 1, secondo le disposizioni della presente legge, i nuovi scenari e strumenti tecnologici sono considerati parte integrante ed essenziale dei progetti formativi e la rete digitale è riconosciuta come nuova dimensione di esercizio dei diritti e delle libertà fondamentali, nonché dei connessi doveri, e di realizzazione della partecipazione democratica.
3. La formazione degli studenti delle scuole di ogni ordine e grado alla conoscenza dei princìpi della Costituzione è condizione necessaria per vivere in modo attivo e consapevole la dimensione, anche digitale, della cittadinanza, per formare cittadini digitali rispettosi delle regole della convivenza democratica e per prevenire e contrastare fenomeni lesivi della dignità della persona e produttivi di grave allarme sociale, quali il bullismo informatico (cyberbullismo), la diffusione di immagini sessuali private a fini di ritorsione e l'invio di messaggi elettronici contenenti testi o immagini aventi esplicito contenuto sessuale.

Art. 2.
(Insegnamento dell'educazione
alla cittadinanza attiva)

1. Al fine di sviluppare e di accrescere negli studenti la consapevolezza dei princìpi della cittadinanza attiva di cui all'articolo 1 e il senso di responsabilità connesso al suo esercizio, è introdotto nell'attività didattica delle istituzioni scolastiche di ogni ordine e grado l'insegnamento dell'educazione alla cittadinanza attiva nel contesto dello studio dei princìpi costituzionali.
2. L'insegnamento dell'educazione alla cittadinanza attiva costituisce un processo formativo mediante il quale gli studenti acquisiscono il senso profondo dell'appartenenza alla propria comunità locale, regionale, nazionale ed europea e si preparano a divenire soggetti partecipi e protagonisti della vita civile e pubblica del Paese, sulla base dei princìpi sanciti dalla Costituzione.
3. A decorrere dall'anno scolastico successivo a quello in corso alla data di entrata in vigore della presente legge, a integrazione di quanto previsto dall'articolo 1 del decreto-legge 1° settembre 2008, n. 137, convertito, con modificazioni, dalla legge 30 ottobre 2008, n. 169, l'insegnamento dell'educazione alla cittadinanza attiva è introdotto nei programmi didattici, con le modalità e i tempi definiti, nel rispetto dell'autonomia scolastica, dalle singole istituzioni scolastiche, garantendo che l'insegnamento abbia caratteristiche interdisciplinari e multidisciplinari. Le istituzioni scolastiche possono definire modalità e tempi differenziati delle attività didattiche, sulla base di particolari esigenze legate alle specificità del territorio o dell'indirizzo del corso di studi.
4. Le attività didattiche attinenti all'educazione alla cittadinanza attiva devono tenere conto della storia, delle tradizioni e della cultura specifica del territorio in cui hanno sede le singole istituzioni scolastiche.
5. Oltre all'attività didattica ordinaria svolta nella classe, l'insegnamento dell'educazione alla cittadinanza attiva può essere impartito anche attraverso attività extrascolastiche. In tale quadro, le scuole, anche costituite in rete, realizzano i percorsi didattici ritenuti più opportuni per il conseguimento dei fini della presente legge, anche ricorrendo alla simulazione di attività istituzionali e di governo, a livello locale e nazionale, e di natura politica e amministrativa, o promuovendo progetti di collaborazione con le istituzioni e con i soggetti della società civile.
6. Nell'ambito della programmazione delle attività di alternanza tra scuola e lavoro, le scuole secondarie di secondo grado, anche costituite in rete, possono prevedere che tali attività siano svolte presso uffici pubblici, organi istituzionali, fondazioni e istituti culturali.

Art. 3.
(Cittadinanza digitale e Costituzione)

1. All'interno dell'insegnamento di cui all'articolo 2, nel rispetto dell'autonomia scolastica, è istituito il modulo formativo denominato «cittadinanza digitale e Costituzione», nel cui ambito sono collocate le attività educative e formative volte al conseguimento dei fini della presente legge.

Art. 4.
(Finalità)

1. I programmi di insegnamento dell'educazione alla cittadinanza attiva promuovono e valorizzano l'applicazione dei princìpi costituzionali, l'esercizio e la tutela dei diritti e delle libertà fondamentali garantiti dalla Costituzione e dai trattati dell'Unione europea e internazionali di cui l'Italia è parte nonché l'effettiva e consapevole partecipazione al dibattito pubblico e al sistema democratico.
2. Nell'ambito degli obiettivi di cui al comma 1, nel rispetto dell'autonomia scolastica, i programmi e i progetti formativi perseguono l'adeguata realizzazione delle seguenti finalità:

a) promozione del rilievo centrale della persona umana e della sua dignità anche nello spazio della rete digitale;

b) formazione all'uso consapevole degli strumenti telematici e tecnologici come veicoli di esercizio attivo dei diritti di cittadinanza, di realizzazione della partecipazione democratica e di espressione dei princìpi della sovranità popolare e della sussidiarietà;

c) promozione del principio di eguaglianza sostanziale, mediante la rimozione degli ostacoli che impediscono l'accesso effettivo e l'utilizzo consapevole delle nuove tecnologie, al fine di assicurare la piena autodeterminazione digitale di tutti e l'inclusione sociale di ciascuno, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche nonché di condizioni personali e sociali;

d) formazione all'uso consapevole degli strumenti telematici e tecnologici, intesi quali forme di espressione e di realizzazione della personalità di ciascuno e mezzi per l'esercizio del diritto al lavoro, del dovere di concorrere al progresso materiale e spirituale della società, della libertà d'iniziativa economica nonché della libertà dell'arte e della scienza.

Art. 5.
(Competenze digitali)

1. Nel rispetto dell'autonomia scolastica, l'offerta formativa erogata nell'ambito dell'insegnamento dell'educazione alla cittadinanza attiva deve prevedere almeno l'acquisizione delle seguenti competenze digitali essenziali:

a) analizzare, confrontare e valutare criticamente la credibilità e l'affidabilità delle fonti di dati, informazioni e contenuti digitali;

b) interagire attraverso una varietà di tecnologie digitali e individuare i mezzi e le forme di comunicazione digitali appropriati per un determinato contesto;

c) informarsi e partecipare al dibattito pubblico attraverso l'utilizzo di servizi digitali pubblici e privati;

d) ricercare opportunità di crescita personale e di cittadinanza attiva attraverso adeguate tecnologie digitali;

e) conoscere le norme comportamentali da osservare nell'ambito dell'utilizzazione delle tecnologie digitali e dell'interazione in ambienti digitali, adattare le strategie di comunicazione al pubblico specifico ed essere consapevoli della diversità culturale e generazionale negli ambienti digitali;

f) creare e gestire l'identità digitale, essere in grado di proteggere la propria reputazione, gestire e tutelare i dati prodotti attraverso diversi strumenti, ambienti e servizi digitali, rispettare i dati e le identità altrui, imparare a utilizzare e a condividere informazioni personali identificabili proteggendo se stessi e gli altri da danni ed essere a conoscenza delle regole sull'uso dei dati personali adottate dai servizi digitali;

g) essere in grado di evitare rischi per la propria salute e per il proprio benessere fisico e psichico legati all'uso di tecnologie digitali, saper proteggere se stessi e gli altri da eventuali pericoli negli ambienti digitali ed essere consapevoli dell'utilizzazione delle tecnologie digitali ai fini del benessere psicofisico e dell'inclusione sociale.

Art. 6.
(Collaborazione tra la scuola e le famiglie)

1. Le istituzioni scolastiche e le famiglie collaborano ai fini dell'attuazione della presente legge.
2. Le istituzioni scolastiche promuovono incontri e iniziative congiunte con le famiglie per il conseguimento dei fini di cui al comma 1.

Art. 7.
(Convenzione dei diritti e dei doveri
dell'adolescente digitale)

1. Al fine di verificare l'attuazione della presente legge, di diffonderne la conoscenza tra i soggetti interessati e di valutare eventuali esigenze di aggiornamento, il Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca convoca ogni due anni la Convenzione dei diritti e dei doveri dell'adolescente digitale.
2. Con decreto del Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca sono determinati i criteri di composizione e le modalità di funzionamento della Convenzione di cui al comma 1, in modo da assicurare la rappresentanza degli studenti, degli insegnanti, delle famiglie e degli esperti del settore.
3. La Convenzione di cui al comma 1, al termine dei propri lavori, presenta al Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca una relazione sullo stato di attuazione della presente legge e segnala eventuali iniziative di modificazione che ritenga opportune.

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