ZACCHERA. -
Al Ministro dell'economia e delle finanze.
- Per sapere - premesso che:
l'articolo 3-quinquies del decreto-legge 28 dicembre 2006, n. 300, convertito, con modificazioni, dalla legge n. 17 del 26 febbraio 2007 (riapertura dei termini) metteva a disposizione delle aziende dell'area del bacino idrografico del Po, 143.926.133,90 euro per la rilocalizzazione delle imprese situate in aree a rischio di esondazione, il rimborso danni agli ex titolari di imprese cessate o fallite a causa dell'alluvione che ha colpito il Piemonte nel novembre del 1994, nonché il finanziamento di spese aggiuntive impreviste per le imprese che già si erano rilocalizzate;
occorre evidenziare che a distanza di 20 mesi dall'entrata in vigore della suddetta legge n. 17/07, risulta che il Ministero dell'economia e delle finanze non abbia ancora messo a disposizione del Mediocredito Centrale S.p.a., che è il soggetto gestore concessionario delle agevolazioni, i 143.926.133,90 di euro previsti della citata legge;
il Mediocredito Centrale S.p.a il 19 settembre 2008 incredibilmente emetteva la circolare n. 529 con la quale comunicava l'avvenuto esaurimento dei fondi per la rilocalizzazione delle imprese dalle aree a rischio di esondazione e altri interventi previsti dalla legge n. 448/01, articolo 52, comma 28 (annullamento delle revoche), dalla legge n. 51/06, articolo 23-quinquies (proroga di termini e integrazioni dei finanziamenti) e la legge n. 17/07, articolo 3-quinquies (riapertura di termini), leggi che fanno riferimento alle seguenti norme: legge 16 febbraio 1995, n. 35, articolo 2 (finanziamenti agevolati), legge n. 228/97 (rilocalizzazione delle imprese dalle aree a rischio di esondazione), legge 27 ottobre 1995, n. 438, articolo 4-quinquies (finanziamenti agevolati lex 35/95), legge 13 luglio 1999, n. 226, articolo 3-quinquies (rinegoziazione dei finanziamenti agevolati lex 35/95), legge 19 ottobre 2004, n. 257, articolo 1-bis (aumento del contributo a fondo perduto lex 35/95), legge 23 dicembre 1966, n. 1142 (fondo contributi e fondo centrale di garanzia per calamità naturali);
l'emissione della suddetta circolare da parte del Mediocredito Centrale S.p.a., risulterebbe palesemente arbitraria ed irrituale, in quanto l'esaurimento delle risorse deve essere accertato dal Comitato regionale agevolazioni mediante deliberazione che approva la rendicontazione e la situazione contabile delle disponibilità e degli impegni a carico del Fondo;
occorre ricordare che l'attuazione della legge per la rilocalizzazione in 10 anni ha permesso la messa in sicurezza di oltre 600 imprese piemontesi, con investimenti valutabili in 1.500 milioni di euro, risanando e mettendo in sicurezza siti produttivi, rilanciando l'edilizia piemontese e l'occupazione. Almeno altre 30.000 imprese piemontesi sono collocate in aree a rischio, molte delle quali interessate a rilocalizzarsi;
alla data odierna oltre cento domande di rilocalizzazione sono giacenti ed attendono la loro approvazione: alcune di queste domande sono state presentate da quasi due anni;
se per qualsiasi motivo queste domande fossero ora rigettate, molte aziende chiuderebbero, provocando disoccupazione e aggravando ulteriormente la già grave crisi economica che colpisce tutti i paesi -:
quale sia il motivo per il quale il Ministero dell'economia e delle finanze non ha provveduto al trasferimento dei succitati fondi;
quando si ritiene che i suddetti fondi verranno messi a disposizione del Mediocredito Centrale affinché possa provvedere a valutare le pratiche già pervenute, ribadendo che alcune sono state presentate da quasi due anni.(4-01747)