ATTO CAMERA

RISOLUZIONE IN ASSEMBLEA 6/00170

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 454 del 20/01/2021
Abbinamenti
Atto 6/00169 abbinato in data 20/01/2021
Firmatari
Primo firmatario: MOLINARI RICCARDO
Gruppo: LEGA - SALVINI PREMIER
Data firma: 20/01/2021
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
GELMINI MARIASTELLA FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE 20/01/2021
LOLLOBRIGIDA FRANCESCO FRATELLI D'ITALIA 20/01/2021
LUPI MAURIZIO MISTO-NOI CON L'ITALIA-USEI-CAMBIAMO!-ALLEANZA DI CENTRO 20/01/2021


Stato iter:
20/01/2021
Partecipanti allo svolgimento/discussione
PARERE GOVERNO 20/01/2021
Resoconto CASTELLI LAURA VICE MINISTRO - (ECONOMIA E FINANZE)
 
DICHIARAZIONE GOVERNO 20/01/2021
Resoconto CASTELLI LAURA VICE MINISTRO - (ECONOMIA E FINANZE)
Fasi iter:

DISCUSSIONE CONGIUNTA IL 20/01/2021

NON ACCOLTO IL 20/01/2021

PARERE GOVERNO IL 20/01/2021

DISCUSSIONE IL 20/01/2021

DICHIARATO PRECLUSO IL 20/01/2021

CONCLUSO IL 20/01/2021

Atto Camera

Risoluzione in Assemblea 6-00170
presentato da
MOLINARI Riccardo
testo di
Mercoledì 20 gennaio 2021, seduta n. 454

   La Camera,
   in sede di esame della Relazione presentata dal Governo ai sensi dell'articolo 6, comma 5, della legge 24 dicembre 2012, n. 243, recante l'aggiornamento del piano di rientro verso l'obiettivo di medio termine (OMT) per la finanza pubblica,
   premesso che:
    con la Relazione oggetto di esame, al fine di attenuare la grave crisi economica connessa all'emergenza pandemica, il Governo richiede l'autorizzazione ad un ulteriore ricorso all'indebitamento di 32 miliardi di euro in termini di indebitamento netto delle amministrazioni pubbliche, 35 miliardi di euro in termini di fabbisogno e di 40 miliardi di euro per il saldo netto da finanziare del bilancio dello Stato, in termini di competenza, e di 50 miliardi in termini di cassa, ai quali si aggiungono i maggiori oneri connessi al servizio del debito. Risorse che il Governo intende destinare alla tutela del lavoro, al sostegno dei livelli decentrati di governo e alle autonomie, alle forze dell'ordine, al sistema di protezione civile, al settore sanitario e al sistema dei trasporti pubblici;
    a seguito, dunque, dei circa 110 miliardi di euro di ulteriore indebitamento netto autorizzati per l'anno 2020, e dei circa 55 miliardi già autorizzati per l'esercizio 2021, compresi i 24 miliardi di indebitamento netto autorizzati per la manovra di bilancio, il Governo chiede ulteriore spazio di manovra per approntare interventi di natura temporanea che non dovrebbero comportare effetti sul percorso di rientro indicato nella Nota di aggiornamento del Documento di economia e finanza dall'anno 2022;
   considerato che:
    se le previsioni del PIL per l'anno 2020 appaiono sostanzialmente in linea con quelle del Ministero dell'economia e delle finanze riportate nella NADEF, attestando un crollo tra i 9 e i 10 punti percentuali, la previsione dell'andamento del PIL annuale per il 2021, che il Governo ritiene realisticamente coerente con il rimbalzo del 6 per cento previsto nella Nota di aggiornamento del Documento di economia e finanza 2020, appare invece del tutto ottimistica, anche e soprattutto alla luce dell'incerto andamento sia dell'emergenza pandemica che, di riflesso, anche dell'economia per l'anno in corso;
    lo stesso risultato, apparentemente positivo, di un miglior risultato in termini di fabbisogno del Settore statale per il 2020, registrato a circa 158,8 miliardi di euro, a fronte dei 195,1 miliardi attesi dal Governo, rivela come gran parte delle operazioni previste dai provvedimenti emergenziali non siano state realizzate, o mandate in pagamento;
    inoltre, la natura temporanea degli interventi che il Governo intende effettuare con le risorse reperite attraverso l'indebitamento di cui si chiede autorizzazione se da un lato potrebbe non incidere sul percorso di rientro verso l'OMT previsto dall'anno 2022, dall'altro alimenta forti perplessità sulla natura effettivamente espansiva di tali interventi, come da Raccomandazioni della Commissione europea ai paesi dell'area dell'euro per il 2021;
    tra l'altro, un intervento di tale dimensione economico e finanziaria a pochi giorni di distanza rispetto all'approvazione del bilancio di previsione dello Stato per l'anno finanziario 2021 e bilancio pluriennale per il triennio 2021-2023, dimostra come in esso siano stati del tutto assenti la programmazione e l'indirizzo politico economico che tale atto richiede;
   considerato altresì che:
    è di tutta evidenza come la pandemia abbia rimarcato lo spartiacque tra le due differenti categorie di lavoratori, i dipendenti, redditualmente garantiti, e le partite Iva e lavoratori autonomi, in piena crisi economica per rilevante calo di fatturato;
   la manifestazione pacifica di dissenso «Ioapro1501» tenutasi il 15 gennaio scorso ha rappresentato un disperato grido di aiuto dei tanti esercenti sull'orlo del baratro; un'iniziativa di disobbedienza civile per esprimere il forte disagio verso scelte non più tollerabili, purtroppo rimasta inascoltata, multata e sanzionata;
    il «mini» rinvio di sole due settimane degli oltre 50 milioni di atti e cartelle esattoriali indicano il totale scollamento delle forze di Governo dalla realtà economica-sociale del momento;
    è necessario, pertanto, porre in campo azioni più incisive per dare nuova linfa al nostro tessuto economico-produttivo e favorire la ripresa;
   sentita la Relazione del Ministro dell'economia,

autorizza il Governo

ai sensi dell'articolo 81, secondo comma, della Costituzione e dell'articolo 6 della legge 24 dicembre 2012, n. 243, a procedere ad un ulteriore ricorso all'indebitamento netto purché le risorse così reperite vengano destinate prioritariamente all'attuazione di un piano dettagliato che consenta un tempestivo rientro a scuola in sicurezza degli studenti italiani, sul cui futuro grava il sacrificio che richiede l'indebitamento che il Parlamento sta autorizzando in questi mesi, nonché al risarcimento delle attività costrette alla sospensione rapportato alla perdita di fatturato ed ai costi fissi, abbandonando la logica dei codici ATECO e della collocazione territoriale delle attività danneggiate; ad una nuova pace fiscale, attraverso la cancellazione delle mini cartelle fino a mille euro, la rottamazione e il saldo e stralcio per famiglie ed imprese; a prevedere una moratoria fiscale almeno fino al 30 aprile 2021 a sostegno dei lavoratori autonomi, dei piccoli imprenditori, dei commercianti, degli artigiani, dei professionisti, delle partite IVA, dei lavoratori a contratto e a prevedere incentivi alle Casse di previdenza private affinché possano sostenere i propri iscritti; a prevedere contributi a fondo perduto, oltre quelli già previsti dai decreti ristori peraltro non ancora erogati, a favore di tutti i professionisti, compresi quelli ordinistici; ad implementare di almeno 1,5 miliardi di euro il Fondo per l'esonero dai contributi previdenziali dovuti dai lavoratori autonomi e dai professionisti, al fine di garantirne l'idonea copertura per le partite Iva fino a 50 mila euro per l'intera annualità 2021; a prevedere il rapido pagamento dei debiti della Pubblica Amministrazione nei confronti delle imprese, in via prioritaria verso quelle colpite dalle chiusure obbligate; a prevedere ristori o compensazioni a favore dei piccoli proprietari di immobili per le mancate locazioni e per le conseguenze del blocco degli sfratti.
(6-00170) «Molinari, Gelmini, Lollobrigida, Lupi».