ATTO CAMERA

RISOLUZIONE IN ASSEMBLEA 6/00013

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 41 del 04/09/2018
Abbinamenti
Atto 6/00014 abbinato in data 04/09/2018
Atto 6/00015 abbinato in data 04/09/2018
Atto 6/00016 abbinato in data 04/09/2018
Atto 6/00017 abbinato in data 04/09/2018
Firmatari
Primo firmatario: DELRIO GRAZIANO
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 04/09/2018
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
BRAGA CHIARA PARTITO DEMOCRATICO 04/09/2018
MORASSUT ROBERTO PARTITO DEMOCRATICO 04/09/2018
ORLANDO ANDREA PARTITO DEMOCRATICO 04/09/2018
PAITA RAFFAELLA PARTITO DEMOCRATICO 04/09/2018
DEL BASSO DE CARO UMBERTO PARTITO DEMOCRATICO 04/09/2018
MORGONI MARIO PARTITO DEMOCRATICO 04/09/2018
PELLICANI NICOLA PARTITO DEMOCRATICO 04/09/2018
PEZZOPANE STEFANIA PARTITO DEMOCRATICO 04/09/2018
PIZZETTI LUCIANO PARTITO DEMOCRATICO 04/09/2018
VAZIO FRANCO PARTITO DEMOCRATICO 04/09/2018
BORGHI ENRICO PARTITO DEMOCRATICO 04/09/2018


Stato iter:
04/09/2018
Partecipanti allo svolgimento/discussione
INTERVENTO GOVERNO 04/09/2018
Resoconto TONINELLI DANILO MINISTRO - (INFRASTRUTTURE E TRASPORTI)
 
DICHIARAZIONE VOTO 04/09/2018
Resoconto TABACCI BRUNO MISTO-+EUROPA-CENTRO DEMOCRATICO
Resoconto COLUCCI ALESSANDRO MISTO-NOI CON L'ITALIA-USEI
Resoconto TASSO ANTONIO MISTO-MAIE-MOVIMENTO ASSOCIATIVO ITALIANI ALL'ESTERO
Resoconto FORNARO FEDERICO LIBERI E UGUALI
Resoconto MELONI GIORGIA FRATELLI D'ITALIA
Resoconto MULE' GIORGIO FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE
Resoconto DELRIO GRAZIANO PARTITO DEMOCRATICO
Resoconto VIVIANI LORENZO LEGA - SALVINI PREMIER
Resoconto BATTELLI SERGIO MOVIMENTO 5 STELLE
Resoconto FATUZZO CARLO FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE
Resoconto SGARBI VITTORIO FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE
 
PARERE GOVERNO 04/09/2018
Resoconto TONINELLI DANILO MINISTRO - (INFRASTRUTTURE E TRASPORTI)
Fasi iter:

DISCUSSIONE CONGIUNTA IL 04/09/2018

DISCUSSIONE IL 04/09/2018

NON ACCOLTO IL 04/09/2018

PARERE GOVERNO IL 04/09/2018

RESPINTO IL 04/09/2018

CONCLUSO IL 04/09/2018

Atto Camera

Risoluzione in Assemblea 6-00013
presentato da
DELRIO Graziano
testo di
Martedì 4 settembre 2018, seduta n. 41

   La Camera,
   premesso che:
    lo scorso 14 agosto 2018 è crollata una campata del viadotto Polcevera sulla Autostrada A10 Genova-Ventimiglia, conosciuto come «Ponte Morandi»; il crollo ha interessato il pilone centrale del viadotto e circa 260 metri di carreggiata, danneggiando anche le aree sottostanti;
    il crollo ha coinvolto circa 40 veicoli in transito ed ha provocato il bilancio gravissimo di 43 vittime; le attività di soccorso sono state tempestive e hanno visto la grande ed encomiabile mobilitazione del sistema di Protezione Civile, di Vigili del Fuoco, Forze dell'ordine, personale del 118, volontari che si sono immediatamente attivati per prestare soccorso e salvare quante più vite umane; importante e significativa è stata anche la risposta delle strutture sanitarie coinvolte nel soccorso ai feriti;
    a causa del crollo e dei rischi derivanti dai monconi sono stati immediatamente evacuati i palazzi all'interno della individuata «zona rossa», con circa 600 persone interessate dalle operazioni di sgombero; diverse attività economiche e produttive presenti nei pressi del ponte crollato hanno dovuto sospendere la propria attività per il pericolo di ulteriori crolli della struttura ormai compromessa;
    in data 16 agosto 2018 con Decreto del Presidente del Consiglio dei ministri è stato dichiarato lo stato d'emergenza nazionale della durata di 12 mesi; con successivi provvedimenti del Consiglio dei ministri sono state stanziate ad oggi risorse pari a 33 milioni di euro a valere sul fondo per le emergenze nazionali per far fronte alle prime esigenze di intervento legate al crollo del ponte;
    a seguito del crollo del «Ponte Morandi» la Procura di Genova ha avviato un'indagine; sono attualmente in corso gli accertamenti necessari di tipo strutturale e ingegneristico, cantieristico e amministrativistico e sullo stato dell'arte dei piani di manutenzione;
    il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, a seguito del disastro di Genova, ha costituito una Commissione ispettiva con il compito di indagare sulle cause del crollo; non è dato sapere sulla base di quali criteri è stata nominata la Commissione, considerato che il Ministro competente ha dovuto ricorrere alla revoca del Presidente, il Dott. Ferrazza, per motivi di «opportunità»;
    il «Ponte Morandi» crollato fa parte di un tratto dell'autostrada A10 Genova-Ventimiglia, in concessione ad Autostrade per l'Italia in base alla Convenzione sottoscritta in data 12 ottobre 2007 e divenuta efficace l'8 giugno 2008. In relazione ad alcune ricostruzioni arbitrarie e parziali va ristabilito un principio di verità: l'attuale normativa sulle concessioni autostradali è frutto di modifiche legislative introdotte nel 2008 dal Governo Berlusconi che vedeva la Lega quale forza di maggioranza. La convenzione ad oggi vigente è stata approvata per legge nel 2008, unitamente alla norma che ha cancellato la possibilità, prevista dalla riforma 2006 del Governo Prodi, di ottenere migliori condizioni per interesse pubblico sulle concessioni autostradali: se le concessionarie non accettavano la richiesta di miglioramento delle condizioni, ANAS aveva titolo a revocare la concessione e metterla a gara. Nell'atto negoziato dal Governo Gentiloni con la Commissione europea si prevedeva la possibilità di revisione di due convenzioni vigenti al fine di adeguare i tassi di remunerazione a quelli medi europei per evitare sovra compensazioni a vantaggio dei concessionari; contestualmente si evitava l'aumento incontrollato dei pedaggi per gli utenti e si sbloccavano 8,5 miliardi di investimenti sulla rete autostradale; parte di queste risorse erano destinate alla realizzazione della Gronda di Genova;
    il Codice dei Contratti pubblici varato dai precedenti Governi ha dato per la prima volta una regolazione organica al tema delle concessioni autostradali dettando disposizioni sulle modalità di affidamento delle nuove concessioni e sulla regolazione dell'esecuzione di quelle in essere; con il citato codice dei contratti e con l'accordo con l'Europa si è rafforzata la disciplina sulla trasparenza, il controllo, la regolazione della remunerazione e la verifica degli investimenti da parte delle società concessionarie;
    il crollo del ponte Morandi a Genova taglia di fatto la Valpolcevera lungo l'asse nord-sud. La parte sul mare dove si trovano industrie e centri commerciali è ora irraggiungibile da nord e restano collegati al resto della città soltanto attraverso la A7, tramite il casello di Genova Bolzaneto, ma costringendo chi la percorre ad affrontare un percorso più lungo; gravi disagi si registrano per i collegamenti autostradali tra le due riviere liguri e con la ripresa delle attività dopo il periodo estivo vi saranno ripercussioni economiche negative per le industrie, per il terminale portuale, merci e passeggeri, nonché per le condizioni minime della viabilità in città;
    il porto di Genova è infatti il principale porto di movimentazione merci d'Italia ed uno dei principali in Europa; lo scorso mese di maggio il porto di Genova ha movimentato 4,87 milioni di tonnellate di merci, con una progressione del +5,1 per cento rispetto all'anno precedente: il solo traffico containerizzato ha fatto registrare in questi primi mesi del nuovo anno il nuovo record storico trainato dalla crescita dei volumi movimentati al Voltri Terminal Europa (VTE);
    Genova è anche una città turistica con eventi e attrattori di grande richiamo dall'Acquario al Salone nautico nel corso dell'ultimo anno ha fatto registrare 4 milioni di turisti con particolare incidenza di flussi stranieri;
    i precedenti Governi hanno investito in un Progetto Strategico per la Liguria prevedendo la realizzazione di importanti infrastrutture di collegamento, quali ad esempio la Gronda ed il Terzo valico, per consentire a questo territorio il superamento di elementi di criticità e di isolamento;
    l'immane tragedia che ha colpito Genova ha purtroppo reso particolarmente evidente i ritardi infrastrutturali legati alla mancata realizzazione della Gronda, una nuova infrastruttura di 72 km di nuovi tracciati autostradali che si allaccia agli svincoli che delimitano l'area cittadina (Genova Est, Genova Ovest, Bolzaneto) e si connette con la direttrice dell'A26 a Voltri ricongiungendosi con l'A10 in località Vesima;
    il Progetto della Gronda di Genova si pone l'obiettivo di alleggerire il tratto di A10 più interconnesso con la città di Genova, cioè quello dal casello di Genova Ovest (Porto di Genova) sino all'abitato di Voltri, trasferendo il traffico passante sulla nuova infrastruttura;
    grazie al lavoro svolto negli ultimi anni, nel settembre 2017 è stato emesso il Decreto del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti che sancisce l'approvazione del progetto definitivo e dichiara la pubblica utilità della Gronda;
    suddetta opera ha continuato a subire una forte opposizione, anche da parte di forze politiche che oggi sono al Governo del Paese, determinando di fatto un rallentamento nell'ammodernamento della rete infrastrutturale al servizio della città; lo stesso Ministro delle infrastrutture e dei trasporti ha affermato in diverse occasioni istituzionali e non che la Gronda rientra nelle grandi opere sulle quali effettuare una analisi costi/benefici, non escludendo l'abbandono dell'opera;
    a seguito del crollo del ponte si contano quasi 600 sfollati, molti dei quali ancora in attesa di assegnazione di una casa e gravati da un mutuo acceso per l'acquisto dell'abitazione oggi risultante inagibile;
    diverse realtà economiche presenti nei pressi del ponte crollato rischiano di vedere compromessa la propria attività con le conseguenti ricadute sui lavoratori; esiste una grande preoccupazione per la tenuta delle attività economiche portuali, che rischiano di essere pesantemente compromesse dall'assenza di efficienti collegamenti viabilistici alternativi alla tratta autostradale crollata;
    è da stigmatizzare il comportamento del Governo che sin dalle prime ore del tragico evento è sembrato più attento ad una campagna mediatica alla ricerca di «nemici» da additare al pubblico ludibrio che non ad uno sforzo unitario e collettivo, espresso invece dalle forze di governo e opposizione genovesi, per dare alla città risposte tempestive sul fronte del sostegno alle famiglie delle vittime, alle persone sfollate, alle imprese danneggiate, al ripristino della viabilità alternativa e alla chiarezza di impegni sulla ricostruzione del ponte crollato;
    l'audizione sul Ministro Toninelli al cospetto delle competenti Commissioni congiunte di Camera e Senato in data 27 agosto 2018 ha confermato, ad avviso dei firmatari del presente atto tale impostazione, non pronunciandosi su alcun impegno in favore della città di Genova e dei cittadini coinvolti;
    è sconcertante l'approssimazione e la superficialità con cui il Governo sta affrontando il nodo della ricostruzione del ponte con dichiarazioni contrastanti anche rispetto al Commissario di Governo, il Presidente della regione Liguria, che evidenziano opinioni diverse sui soggetti da coinvolgere, senza tener conto dello Stato di diritto e delle procedure necessarie a dare una risposta praticabile e tempestiva all'esigenza di ripristino dei collegamenti nella città e sul territorio;
    la priorità assoluta è sostenere Genova e il suo territorio nello sforzo di reagire al grave momento di difficoltà determinato dal crollo del Ponte Morandi e dall'impatto che questo ha avuto sulla città; l'attenzione del Parlamento e di tutte le istituzioni non può che essere rivolta a sollecitare e supportare in modo responsabile ogni azione a favore delle famiglie delle vittime, delle persone costrette ad abbandonare la propria casa, dei lavoratori e delle imprese danneggiate, ricostruendo nel più breve tempo possibile le condizioni di ripresa e di ritorno alla normalità; un obiettivo prioritario, che richiede unità e responsabilità da parte delle istituzioni e di tutte le forze politiche,

impegna il Governo:

   1) ad assumere iniziative per adottare nel più breve tempo possibile una legge speciale per Genova, che affronti in modo organico e complessivo tutte le priorità necessarie alla città e al territorio, condivise con le istituzioni locali e le rappresentanze economiche e sociali: tutela e sostegno ai familiari delle vittime, supporto alle persone sfollate, stabilendo la rapida assegnazione di una soluzione abitativa e la copertura delle spese di ricollocamento, la sospensione delle rate dei mutui, delle tasse e dei tributi locali; il supporto alle attività economiche e produttive danneggiate in via diretta ed indiretta dal crollo con misure di carattere fiscale e risarcitorio, strumenti di integrazione salariale e attivazione di ammortizzatori sociali;
   2) ad assumere iniziative per istituire per l'area portuale di Genova una Zes (Zona economica speciale), sul modello di quelle istituite con il decreto-legge 20 giugno 2017, n. 91, per la crescita economica nel Mezzogiorno, che preveda agevolazioni fiscali, misure economiche e semplificazioni di carattere amministrativo e burocratico per le imprese insediate, tra cui l'abolizione delle tasse di ancoraggio per lo scalo genovese e la riduzione delle accise sui carburanti per i mezzi utilizzati in banchina, stanziando nel contempo le risorse economiche necessarie alla copertura finanziaria di questa nuova individuazione;
   3) a potenziare le infrastrutture viarie e ferroviarie necessarie a sostenere la viabilità alternativa e di vallata ed il trasporto pubblico locale, con lo stanziamento delle opportune risorse;
   4) ad istituire un Tavolo di coordinamento istituzionale con gli enti locali e le rappresentanze economiche e sociali finalizzato alla condivisione delle scelte legate alla gestione dell'emergenza ed al sostegno della ripresa della città e del territorio;
   5) ad assumere iniziative volte a garantire nel più breve tempo possibile la ricostruzione del Ponte Polcevera, concertando le modalità di intervento con le rappresentanze istituzionali locali, a partire dal Commissario per l'emergenza e Presidente della regione Liguria e dal Sindaco della città di Genova;
   6) a confermare gli impegni per la realizzazione del Terzo Valico e della Gronda quali opere infrastrutturali strategiche per Genova e la Liguria provvedendo all'assunzione degli atti amministrativi conseguenti e necessari al tempestivo avvio dei lavori;
   7) a verificare la congruità delle dotazioni organiche del Tribunale e della Procura della Repubblica nonché eventualmente a sostenere con risorse umane e strumentali specifiche l'attività degli uffici;
   8) a rispettare le disposizioni contenute nel vigente Codice dei Contratti in materia di concessioni, a continuare nel rafforzamento della trasparenza, dell'efficacia della regolazione e del controllo pubblico sul sistema delle concessioni autostradali e a proseguire nel potenziamento delle attività di vigilanza, mediante il rafforzamento degli apparati tecnici e amministrativi.
(6-00013) «Delrio, Braga, Morassut, Orlando, Paita, Del Basso De Caro, Morgoni, Pellicani, Pezzopane, Pizzetti, Vazio, Enrico Borghi».