ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/01922

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 161 del 11/04/2019
Firmatari
Primo firmatario: ZOLEZZI ALBERTO
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 11/04/2019
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
MANCA ALBERTO MOVIMENTO 5 STELLE 11/04/2019
FONTANA ILARIA MOVIMENTO 5 STELLE 11/04/2019


Commissione assegnataria
Commissione: VIII COMMISSIONE (AMBIENTE, TERRITORIO E LAVORI PUBBLICI)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE
  • MINISTERO DELL'INTERNO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE delegato in data 11/04/2019
Stato iter:
IN CORSO
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 11/04/2019

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-01922
presentato da
ZOLEZZI Alberto
testo di
Giovedì 11 aprile 2019, seduta n. 161

   ZOLEZZI, ALBERTO MANCA e ILARIA FONTANA. — Al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, al Ministro dell'interno. — Per sapere – premesso che:

   con l'interrogazione presentata dal sottoscritto n. 4-13531 della XVII legislatura venivano evidenziati aspetti peculiari relativi all'autorizzazione integrata ambientale (Aia) rilasciata alla ditta Burgo Group di Altavilla Vicentina (Vicenza) nel 2008 e nel 2011 e di cui sono stati richiesti riesame e voltura il 31 dicembre 2015 dalla società Cartiere Villa Lagarina. In partenza venivano richieste potenzialità doppie per la produzione di carta e triple per la potenza elettrica del nuovo inceneritore. La quantità di rifiuti da incenerire prevista dal proponente (10 t/h) con riferimento alla sostanza secca avrebbe comportato un aumento di 5 t/h della medesima sostanza secca, rispetto a quelle autorizzate e superiore alla soglia Ippc di 3 t/h. Dopo numerosi ricorsi al Tar e una verifica peritale, la società ha accettato di non ritirare rifiuti da altri stabilimenti e di dimezzare la produzione cartaria annunciando che richiederà un incremento. Non è chiaro se l'inceneritore attualmente previsto sarebbe in grado di smaltire il pulper stabilito per lo stabilimento attuale e quindi se alla richiesta di raddoppio di produzione di carta conseguirà una richiesta di raddoppio dell'inceneritore stesso. Il paventato inceneritore in questa area così pressata dal punto di vista ambientale (Sin del polo chimico e polveri sottili che causano 89 decessi all'anno secondo i dati esposti dal dottor Paolo Ricci dell'ATS Valpadana in interviste comparse sulla stampa, in attesa della pubblicazione della valutazione di incidenza sanitaria «presentata» pubblicamente il 13 marzo 2019) ha già causato l'emigrazione da Mantova di numerose famiglie residenti nei pressi della cartiera e il deprezzamento degli immobili anche per importanti molestie olfattive presenti dal momento dell'insediamento della società del gruppo Pro-Gest seppure non vi sia ancora produzione di carta né alcun inceneritore funzionante;

   in particolare, è stata di recente avviata una diffida da parte della provincia di Mantova nei confronti di Pro-Gest per aver accumulato materiale (non è chiaro se si tratta di carta da raccolta differenziata, rifiuti o carta già prodotta durante le sperimentazioni) in quantità maggiore alle 50 mila tonnellate concesse, stoccata anche in aree prive di impermeabilizzazione. Di recente il territorio di Mantova è stato oggetto di indagini per l'inchiesta Marmodiv, con almeno 1 milione di volantini prodotti per essere inseriti direttamente nel ciclo dei rifiuti e trasportati a San Giorgio di Mantova; non è chiaro il sito di smaltimento finale;

   da inizio 2018 la Cina ha richiesto una percentuale di impurità inferiore al 2 per cento per la carta importata, mettendo in crisi la gestione dei rifiuti in particolare del mondo anglosassone, caratterizzato da impurità superiori. Non è chiaro dove vengano smaltiti oggi i rifiuti raccolti in tali realtà, in particolare nei periodi a cavallo dell'entrata in vigore della nuova normativa cinese. Tra le impurità possono essere presenti anche materiali organici che possono conferire caratteristiche critiche anche in merito a molestie olfattive;

   in Italia sono oltre 600 gli incendi di impianti di gestione rifiuti dal 2015. Le foto dell'accumulo di «carta» davanti alla cartiera di Mantova hanno fatto il giro del mondo; il rischio di incendi di tale materiale è fortissimo e risulta agli interroganti l'attivazione del Comitato provinciale per la sicurezza e l'ordine pubblico in merito a tale grave fenomeno. La provincia ha richiesto un piano di smaltimento entro pochi giorni di tale materiale. Da notizie di stampa sono stati riscontrati numerosi abusi edilizi compiuti dalla nuova proprietà –:

   se i Ministri interrogati, per quanto di competenza, intendano promuovere una verifica del comando dei carabinieri per la tutela dell'ambiente per verificare la situazione, in particolare la provenienza del materiale stoccato fuori dalla cartiera di via Poggioreale a Mantova, eseguirne la caratterizzazione e definirne la natura (rifiuti, materie prime secondarie e altro), annullare il rischio di incendio e inquinamento ambientale;

   se non si intendano adottare iniziative normative per prevedere la revoca alle autorizzazioni in questo e in altri casi analoghi sul territorio nazionale.
(5-01922)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

gestione dei rifiuti

rischio industriale

incendio