ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/00718

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 62 del 12/10/2018
Firmatari
Primo firmatario: ASCARI STEFANIA
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 12/10/2018
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
PERCONTI FILIPPO GIUSEPPE MOVIMENTO 5 STELLE 05/06/2019


Commissione assegnataria
Commissione: XI COMMISSIONE (LAVORO PUBBLICO E PRIVATO)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI delegato in data 12/10/2018
Stato iter:
05/06/2019
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 05/06/2019
Resoconto COMINARDI CLAUDIO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (LAVORO E POLITICHE SOCIALI)
 
REPLICA 05/06/2019
Resoconto PERCONTI FILIPPO GIUSEPPE MOVIMENTO 5 STELLE
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 12/10/2018

SOLLECITO IL 27/11/2018

SOLLECITO IL 21/03/2019

SOLLECITO IL 30/04/2019

RINVIO AD ALTRA SEDUTA IL 09/05/2019

APPOSIZIONE NUOVE FIRME IL 05/06/2019

DISCUSSIONE IL 05/06/2019

SVOLTO IL 05/06/2019

CONCLUSO IL 05/06/2019

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-00718
presentato da
ASCARI Stefania
testo presentato
Venerdì 12 ottobre 2018
modificato
Mercoledì 5 giugno 2019, seduta n. 185

   ASCARI, PERCONTI. — Al Ministro del lavoro e delle politiche sociali. — Per sapere – premesso che:

   nel comune di Camposanto (Modena), hanno sede gli stabilimenti delle industrie G.M. Cataforesi, Carrozzeria Nuova G.M. e Work Service Società Cooperativa nell'appalto G.M. Cataforesi, attive nel settore automobilistico;

   il 4 settembre 2018, il sindacato S.I.Cobas si è mobilitato in una manifestazione a sostegno dei 24 operai interinali che sono stati lasciati a casa dalle industrie G.M. e per denunciare la politica di rinnovi, anche mensile, dei contratti, tant'è che una parte preminente degli operai (in G.M. Cataforesi in particolare) lavorerebbe con contratti a tempo determinato e tramite agenzia interinale, nonostante i vari anni di attività all'interno dell'azienda, con rinnovi ben oltre i termini di legge;

   S.I.Cobas avrebbe denunciato che «la negazione della riassunzione, cioè il licenziamento politico, di coloro che per rivendicare i propri diritti si sono iscritti al S.I.Cobas è avvenuta in modo coordinato, seppure in quantità differenti, in entrambi gli impianti e che i precari di entrambi gli impianti hanno subito la stessa medesima sorte negli stessi tempi e luoghi»;

   secondo S.I.Cobas, i licenziamenti o mancati rinnovi dei contratti sarebbero avvenuti ai danni dei soli iscritti al proprio sindacato, anche in ragione della partecipazione ad uno sciopero contro l'azienda;

   una parte considerevole degli operai «pur lavorando dai 3 ai 12 anni in azienda, in modo continuativo, sono inquadrati con contratti a termine. Questi contratti, pur con differenze di durata tra uno e l'altro, vengono tutti interrotti per la pausa estiva e per quella natalizia. Anche gli operai che lavorano da meno di 36 mesi hanno tutti comunque superato abbondantemente il numero di proroghe previsto dalla legge»;

   il 18 settembre 2018 S.I.Cobas ha proclamato «lo stato di agitazione di tutti i lavoratori che operano presso le aziende G.M», al fine di chiedere la «regolarizzazione della situazione di illegalità ed illegittimità con la quale da anni operano le [...] strutture»;

   secondo l'interrogante potrebbero emergere profili di condotte irregolari da parte delle aziende, in relazione alla gestione dei contratti degli operai interni o esternalizzati, con particolare riferimento al continuo rinnovo di contratti di brevissima durata, oltre le soglie garantite dalle norme attualmente in vigore in materia;

   a ciò si aggiungerebbe secondo l'interrogante una gravissima condotta antisindacale da parte della direzione aziendale per le ritorsioni attuate nei confronti degli appartenenti al sindacato S.I.Cobas, che, secondo quanto da questi riportato, si sarebbero concretizzate in mancati rinnovi di contratto, demansionamenti, minacce, denunce strumentali, richiami disciplinari; tali azioni sarebbero state indirizzate solo agli iscritti di un determinato sindacato;

   a tutto ciò si aggiunge anche una segnalazione di pericolo collettiva inviata all'azienda che, a quanto consta all'interrogante, sarebbe stata ignorata;

   secondo l'interrogante, quanto sopra descritto, se trovasse conferma, costituirebbe una gravissima violazione dei diritti dei lavoratori nonché dei più basilari diritti costituzionali –:

   se il Governo sia a conoscenza dei fatti esposti in premessa;

   se non ritenga opportuno avviare con la massima urgenza un tavolo di confronto istituzionale, coinvolgendo aziende G.M. Cataforesi, Carrozzeria Nuova G.M. e Work Service Società Cooperativa e i sindacati maggiormente rappresentativi in tali aziende, al fine di addivenire ad un accordo tra le parti sulle assunzioni e sulle stabilizzazioni dei lavoratori;

   se non intenda, per quanto di competenza, attivarsi al fine di promuovere l'invio di ispettori del lavoro per verificare il rispetto delle norme in materia di contratti e diritti sindacali all'interno delle suddette aziende, nonché delle norme in materia di sicurezza sul lavoro.
(5-00718)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Mercoledì 5 giugno 2019
nell'allegato al bollettino in Commissione XI (Lavoro)
5-00718

  Le ditte G.M. Cataforesi, Carrozzeria Nuova G.M. e Work Service Società Cooperativa nell'appalto G.M. Cataforesi sono attive nel settore automobilistico nel comune di Camposanto (Modena).
  L'On. interrogante riferisce di alcuni licenziamenti o mancati rinnovi dei contratti di lavoro in particolare da parte della G.M. Cataforesi che potrebbero configurare una condotta irregolare dell'azienda in relazione alla gestione dei rapporti di lavoro, nonché una grave condotta antisindacale poiché tale situazione si riscontrerebbe solo a carico di lavoratori iscritti ad un determinato sindacato.
  Tengo a precisare che questo Ministero, a seguito della presentazione dell'interrogazione da parte dell'On. Ascari, già nel mese di ottobre, si è attivato per le opportune verifiche.
  L'Ispettorato territoriale del lavoro di Modena, infatti, ha intrapreso specifici accertamenti ispettivi nei confronti delle società oggetto dell'interrogazione.
  In particolare, le società «GM Cataforesi» e «Carrozzeria Nuova GM» sono state sottoposte al primo accesso ispettivo il 30 novembre 2018; mentre la Work Service società cooperativa il 22 gennaio 2019.
  L'Ispettorato territoriale ha fatto presente – a seguito di una richiesta di aggiornamento sullo stato dell'attività ispettiva, formulata nel mese di maggio da parte di questo Ministero – che i suddetti accertamenti sono ancora in corso di svolgimento, ma vista la complessità e l'oggetto delle verifiche è stato richiesto anche il coinvolgimento del personale ispettivo proveniente dagli altri Istituti competenti in materia.
  I controlli in corso sono finalizzati, fra l'altro, ad accertare la corretta applicazione della normativa lavoristica in tema di contratti a termine, di contratti di somministrazione e di contratti d'appalto che nel corso degli anni si sono susseguiti all'interno e fra le società oggetto di accertamento.
  L'Ispettorato territoriale di Modena farà pervenire gli esiti delle verifiche in corso, non appena concluse, al Ministero del lavoro e delle politiche sociali, il quale assumerà ogni opportuna conseguente iniziativa.
  Evidenzio, in aggiunta, che la cooperativa Work Service è stata inserita anche nel programma di vigilanza straordinaria predisposto, secondo criteri predefiniti, dal Ministero dello sviluppo economico per contrastare il fenomeno delle «false cooperative», al fine di prevenire forme di sfruttamento del lavoro e l'appropriazione indebita di fondi o risorse pubbliche.
  Pertanto, tengo a informarvi che nel mese di aprile il MISE ha provveduto ad assegnare l'incarico di ispezione a due funzionari operanti nell'ambito territoriale della società vigilata i cui accertamenti sono attualmente in corso.
  Aggiungo, altresì, che è sempre stato oggetto di vivo interesse da parte di questo Governo la tutela degli aspetti lavoristici e industriali, con una particolare attenzione alle vicende occupazionali dei lavoratori.
  Sin dal suo insediamento, infatti, questo Esecutivo ha posto al centro della propria agenda il contrasto al fenomeno del lavoro sommerso e irregolare, nonché la tutela della salute dei lavoratori.
  Per questo motivo, abbiamo rafforzato l'organico dell'Ispettorato nazionale e inasprito le sanzioni in materia di lavoro. Come noto, infatti, in legge di bilancio abbiamo previsto l'assunzione di 930 ispettori, ai quali si aggiungeranno altre 100 unità al fine di potenziare l'attività di controllo e monitoraggio previste nella legge che ha introdotto il Reddito di Cittadinanza, nonché l'assunzione di 65 Carabinieri che avranno il compito di contrastare il lavoro irregolare.
  La legge di bilancio, altresì, ha previsto un aumento delle sanzioni per violazioni in materia di lavoro in una misura che va dal 10 per cento, in materia di tutela della salute, al 20 per cento, in materia di lavoro irregolare, entrambe raddoppiate nel caso in cui un datore di lavoro nei 3 anni precedenti sia stato oggetto di sanzioni amministrative o penali per i medesimi illeciti.
  In questo modo, lo sottolineo, vogliamo dare un segnale concreto al mondo del lavoro al fine di garantire il rispetto dei diritti dei lavoratori e contrastare la gestione illecita del «capitale umano», ricchezza inestimabile per il nostro Paese.
  Segnalo, per concludere, che la situazione posta dall'On. interrogante è seguita con particolare attenzione da questo Governo che, a prescindere dagli esiti dell'attività ispettiva, si rende disponibile, qualora venga richiesto dalle parti sindacali o dalla proprietà, ad avviare un tavolo istituzionale di confronto con l'obiettivo di tutelare i posti di lavoro a rischio e l'intera produzione.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

contratto

sicurezza del lavoro

sindacato