Legislatura: 18Seduta di annuncio: 454 del 20/01/2021
Primo firmatario: SQUERI LUCA
Gruppo: FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE
Data firma: 19/01/2021
Elenco dei co-firmatari dell'atto Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma BARELLI PAOLO FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE 19/01/2021 SPENA MARIA FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE 19/01/2021 POLIDORI CATIA FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE 19/01/2021 BALDINI MARIA TERESA FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE 19/01/2021 TORROMINO SERGIO FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE 19/01/2021 PORCHIETTO CLAUDIA FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE 19/01/2021
Ministero destinatario:
- MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO delegato in data 19/01/2021
Partecipanti allo svolgimento/discussione ILLUSTRAZIONE 20/01/2021 Resoconto SQUERI LUCA FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE RISPOSTA GOVERNO 20/01/2021 Resoconto PATUANELLI STEFANO MINISTRO - (SVILUPPO ECONOMICO) REPLICA 20/01/2021 Resoconto SQUERI LUCA FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE
DISCUSSIONE IL 20/01/2021
SVOLTO IL 20/01/2021
CONCLUSO IL 20/01/2021
SQUERI, BARELLI, SPENA, POLIDORI, BALDINI, TORROMINO e PORCHIETTO. — Al Ministro dello sviluppo economico . — Per sapere – premesso che:
a dicembre 2020 Confcommercio ha diffuso i dati sugli effetti combinati del COVID e del crollo dei consumi (-10,8 per cento pari a –120 miliardi di euro sul 2019): la crisi porterà alla chiusura di oltre 390 mila imprese del commercio nel 2020, delle quali 240 mila a causa della pandemia. Il tasso di mortalità delle imprese del settore, rispetto al 2019, risulta quasi raddoppiato;
dai dati Istat di novembre 2020 risulta che il commercio registrava a quella data già 191 mila occupati in meno (-5,8 per cento). Il comunicato Istat del 12 gennaio 2021 conferma il crollo delle vendite al dettaglio, con una riduzione media del 12,5 per cento per le piccole superfici, ma con punte del –45,8 per cento nel calzaturiero e del –37,7 per cento nell'abbigliamento;
la situazione del commercio appare secondo gli interroganti ampiamente sottovalutata dalle politiche governative. Nell'ipotesi che la crisi terminasse entro la primavera 2020, il decreto-legge n. 34 del 2020 aveva previsto un contributo a fondo perduto e un credito d'imposta del 60 per cento dei fitti commerciali, riferito ai mesi marzo-giugno 2020;
ma la crisi è continuata e si è aggravata nell'autunno 2020 in concomitanza con la crisi sanitaria. Dal comunicato dell'Agenzia delle entrate del 9 gennaio 2021 risulta che dei ristori di ottobre-novembre 2020, che ammontavano a circa 5,4 miliardi di euro, ne sono stati accreditati 2,66 miliardi. Dei 500 milioni di euro destinati dal decreto-legge «agosto» alle attività commerciali dei centri storici solo 87 milioni di euro;
non è ancora attuato l'articolo 182 del decreto-legge n. 34 del 2020 sull'attribuzione di uno specifico codice Ateco alle attività commerciali nelle aree ad alta valenza turistica;
la questione dell'insostenibilità dei fitti commerciali, a fronte del crollo dei fatturati, già segnalata da Camera moda nella primavera 2020 e oggetto di attenzione nel «piano Colao», nel quale si proponeva una procedura di ricontrattazione, sta per esplodere in tutta la sua virulenza. La modifica del temporary framework di ottobre 2020 prevede la possibilità di coprire i fitti in quanto costi fissi delle imprese;
la crisi del commercio ha trasformato le parti più appetibili delle principali città in terra di conquista di acquirenti stranieri: si sta svendendo un patrimonio che è mondiale. Se il Governo fosse più presente, il settore avrebbe speranze e motivo per resistere –:
quali ulteriori iniziative intenda adottare il Ministro interrogato in favore del settore del commercio, sia in termini di attuazione delle norme e dei sostegni sopra indicati, sia in termini di ristori riferibili al crollo dei fatturati di questi mesi, con particolare riferimento alla copertura dei costi fissi.
(3-02033)
(Presentata il 19 gennaio 2021)