ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN ASSEMBLEA 3/02028

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 454 del 20/01/2021
Firmatari
Primo firmatario: FREGOLENT SILVIA
Gruppo: ITALIA VIVA
Data firma: 19/01/2021
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
OCCHIONERO GIUSEPPINA ITALIA VIVA 19/01/2021
D'ALESSANDRO CAMILLO ITALIA VIVA 19/01/2021


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE delegato in data 19/01/2021
Stato iter:
20/01/2021
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 20/01/2021
Resoconto OCCHIONERO GIUSEPPINA ITALIA VIVA
 
RISPOSTA GOVERNO 20/01/2021
Resoconto COSTA SERGIO MINISTRO - (AMBIENTE E TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE)
 
REPLICA 20/01/2021
Resoconto FREGOLENT SILVIA ITALIA VIVA
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 20/01/2021

SVOLTO IL 20/01/2021

CONCLUSO IL 20/01/2021

Atto Camera

Interrogazione a risposta orale 3-02028
presentato da
FREGOLENT Silvia
testo di
Mercoledì 20 gennaio 2021, seduta n. 454

   FREGOLENT, OCCHIONERO e D'ALESSANDRO. — Al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare . — Per sapere – premesso che:

   il decreto legislativo 15 febbraio 2010, n. 31, definisce le procedure per la localizzazione, costruzione ed esercizio del deposito nazionale per lo smaltimento dei rifiuti radioattivi;

   la Carta nazionale delle aree potenzialmente idonee (Cnapi) elaborata da Sogin ha ricevuto il nullaosta del Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare in data 30 dicembre 2020 e il 5 gennaio 2021 è stato dato il via libera alla pubblicazione, togliendo il segreto che incideva sul documento;

   Sogin, nell'individuare i siti, ha interpretato i criteri definiti da Ispra, ora Isin – guida tecnica n. 29 – e quelli indicati nelle linee guida Iaea (International atomic energy Agency), ma, nell'ambito di tale interpretazione non sembrano essere stati tenuti adeguatamente in considerazione diversi elementi; infatti, nell'elenco compaiono siti ad alto pregio agricolo (Carmagnola), ad elevata pericolosità sismica (Alessandrino), aree adiacenti a siti Unesco (Pienza e Val d'Orcia) ed infine anche Matera, capitale della cultura 2019;

   risulterebbe agli interroganti che una serie di comunità territoriali, comuni ed enti locali avrebbero avanzato la candidatura dei propri territori per la realizzazione del sito unico, ma che tali candidature non verrebbero prese in considerazione in quanto tali territori non sono ricompresi nella Carta nazionale delle aree potenzialmente idonee;

   il processo di consultazione pubblica per l'individuazione del sito prevede anche la possibilità per amministratori, comitati, associazioni e cittadini di recarsi direttamente sui siti ed effettuare rilievi e sopralluoghi, cosa di difficile realizzazione in piena emergenza pandemica;

   la redazione della Carta nazionale delle aree potenzialmente idonee ha avuto una durata molto lunga e molti dei dati su cui si basano le valutazioni potrebbero non essere più attuali, così come molti territori, ora esclusi, potrebbero invece avere le caratteristiche opportune per avanzare le proprie candidature;

   il sistema di selezione e confronto previsto dal decreto legislativo 15 febbraio 2010, n. 31, potrebbe e dovrebbe essere rivisto, soprattutto nel senso di individuare un criterio che parta dal basso, come si è fatto in altri Paesi europei, ad esempio la Spagna, attraverso le candidature delle comunità locali, piuttosto che un censimento di siti idonei o presunti tali, redatto in maniera centralistica, attraverso un'applicazione quantomeno discutibile dei criteri –:

   se il Ministro interrogato non ritenga opportuno adottare iniziative di competenza volte a fermare la procedura di consultazione, ritirare la pubblicazione della Carta nazionale delle aree potenzialmente idonee e avviare una revisione della disciplina di cui al citato decreto legislativo che possa fornire una risposta normativa all'oggettiva necessità di individuazione del sito, che sia però compatibile con le aspirazioni e le esigenze delle comunità locali e territoriali, consentendo anche una procedura di selezione e di consultazione pubblica che sia libera dai vincoli dettati dall'emergenza pandemica.
(3-02028)
(Presentata il 19 gennaio 2021)