ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN ASSEMBLEA 3/01937

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 431 del 24/11/2020
Firmatari
Primo firmatario: NOBILI LUCIANO
Gruppo: ITALIA VIVA
Data firma: 24/11/2020
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
DEL BARBA MAURO ITALIA VIVA 24/11/2020
PAITA RAFFAELLA ITALIA VIVA 24/11/2020
FREGOLENT SILVIA ITALIA VIVA 24/11/2020
D'ALESSANDRO CAMILLO ITALIA VIVA 24/11/2020


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO PER GLI AFFARI REGIONALI E LE AUTONOMIE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO PER GLI AFFARI REGIONALI E LE AUTONOMIE delegato in data 24/11/2020
Stato iter:
25/11/2020
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 25/11/2020
Resoconto FREGOLENT SILVIA ITALIA VIVA
 
RISPOSTA GOVERNO 25/11/2020
Resoconto BOCCIA FRANCESCO MINISTRO SENZA PORTAFOGLIO - (AFFARI REGIONALI E AUTONOMIE)
 
REPLICA 25/11/2020
Resoconto DEL BARBA MAURO ITALIA VIVA
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 25/11/2020

SVOLTO IL 25/11/2020

CONCLUSO IL 25/11/2020

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in Assemblea 3-01937
presentato da
NOBILI Luciano
testo presentato
Martedì 24 novembre 2020
modificato
Mercoledì 25 novembre 2020, seduta n. 432

   NOBILI, DEL BARBA, PAITA, FREGOLENT e D'ALESSANDRO. — Al Ministro per gli affari regionali e le autonomie . — Per sapere – premesso che:
   il prossimo decreto del Presidente del Consiglio dei ministri atteso per il 3 dicembre 2020 potrebbe rappresentare l'occasione, sulla base della valutazione dei dati relativi alla situazione epidemiologica – in particolare l'indice RT, già significativamente sceso negli ultimi giorni – di favorire la riapertura delle scuole, che rimane una priorità espressa più volte anche da membri del Governo;
   la necessità di associare la sicurezza con la doverosa prudenza, legata all'ancora elevata circolazione del virus, deve potersi coniugare con le richieste provenienti dai territori circa: la possibilità di effettuare i ricongiungimenti familiari anche tra residenti in regioni diverse, soprattutto in vista delle prossime festività; l'esigenza per alcuni studenti fuorisede di tornare alle proprie università, laddove siano state mantenute alcune lezioni o esami in presenza; la riapertura degli impianti sciistici in totale sicurezza, per cercare di salvare la stagione ed il comparto ad essa collegato;
   in tal senso vanno anche gli auspici di alcuni presidenti di regione, che si augurano ci possa essere un allargamento delle maglie, anche sui trasferimenti tra le regioni per consentire i ricongiungimenti familiari e per permettere al settore turistico una breve ripresa in vista delle festività di fine anno;
   la stagione sciistica e la riapertura degli impianti coinvolge circa 400 aziende, con 2.000 impianti di risalita, e 15 mila addetti ed un fatturato di 1.100 milioni di euro annui, direttamente coinvolti nel comparto senza contare il settore turistico-alberghiero interessato;
   con senso di responsabilità ma anche facendosi portavoce delle categorie del settore, il 22 novembre 2020 in sede di Conferenza delle regioni e delle province autonome sono state approvate le linee guida per l'utilizzo degli impianti di risalita nelle stazioni e nei comprensori sciistici da parte degli sciatori amatoriali;
   anche le città d'arte soffrono ormai da mesi per la mancanza del turismo. Dall'inizio della pandemia il settore ha subito una perdita di 23 miliardi di euro di mancati introiti. La mancanza di turisti sta mettendo letteralmente in ginocchio l'economia di città come Roma, Venezia, Firenze, Torino e Milano, che, da sole, valgono oltre un terzo del turismo italiano –:
   quali iniziative di competenza intenda adottare, anche in vista dell'emanazione del prossimo decreto del Presidente del Consiglio dei ministri, con particolare riferimento alla mobilità interregionale, che consentano i ricongiungimenti familiari, la possibilità per gli studenti fuori sede di raggiungere la propria università, la possibilità di spostamento verso le città d'arte e l'opportunità di tutelare le aziende del settore alpino e prealpino salvaguardando la stagione invernale. (3-01937)