Legislatura: 18Seduta di annuncio: 431 del 24/11/2020
Primo firmatario: PASTORINO LUCA
Gruppo: LIBERI E UGUALI
Data firma: 24/11/2020
Ministero destinatario:
- MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI delegato in data 24/11/2020
Partecipanti allo svolgimento/discussione ILLUSTRAZIONE 25/11/2020 Resoconto PASTORINO LUCA LIBERI E UGUALI RISPOSTA GOVERNO 25/11/2020 Resoconto DE MICHELI PAOLA MINISTRO - (INFRASTRUTTURE E TRASPORTI) REPLICA 25/11/2020 Resoconto PASTORINO LUCA LIBERI E UGUALI
DISCUSSIONE IL 25/11/2020
SVOLTO IL 25/11/2020
CONCLUSO IL 25/11/2020
PASTORINO. —
Al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti
. — Per sapere – premesso che:
l'articolo 100 del decreto-legge 14 agosto 2020, n. 104, convertito, con modificazioni, dalla legge 13 ottobre 2020, n. 126, al comma 3, stabilisce che, in luogo dei canoni Omi, alle concessioni relative alla realizzazione e alla gestione di strutture dedicate alla nautica da diporto, inclusi i punti di ormeggio, si applicano le misure dei canoni determinati secondo i valori tabellari previsti per le concessioni demaniali marittime con finalità turistico-ricreative, di cui al comma 2 dello stesso articolo;
tuttavia, al comma 4 si precisa che dal 1o gennaio 2021 l'importo annuo del canone dovuto, quale corrispettivo dell'utilizzazione di aree e pertinenze demaniali marittime con qualunque finalità, non può, in ogni caso, essere inferiore a 2.500 euro;
in pratica, il mancato gettito dovuto alla nuova quantificazione dei canoni viene compensato dal nuovo gettito previsto dall'aumento della soglia minima. In tal modo, però, si determina, dall'oggi al domani, una vera e propria stangata per i titolari, circa 20.000 in tutta Italia, di concessioni per piccole aree demaniali, a terra o in mare, i quali pagavano un canone annuo di 362,90 euro e dovranno ora moltiplicare la cifra per sette. Inoltre, tale aumento graverà anche sulle casse delle amministrazioni comunali, titolari di concessioni;
sebbene sia opportuno il superamento dei canoni Omi per determinate concessioni demaniali, risulta inaccettabile che questa riforma sia pagata dalla fascia più debole dei concessionari. Infatti, trattandosi di un aumento della soglia minima, rappresenta perlopiù un colpo inferto alla piccola nautica da diporto, che comprende un'importante fetta del parco nautico italiano, e alle tradizioni marinare, producendo la rinuncia di molte concessioni divenute spese di rilievo in taluni casi insostenibili, specie se si pensa alle concessioni conservate per consuetudine e tramandate di generazione in generazione nonostante lo scarso utilizzo;
infine, si rileva che sul territorio nazionale, caratterizzato da un'elevata estensione costiera, sono numerose le piccole realtà dove, in mancanza di un porto vero e proprio, si contano molte concessioni singole di superficie limitata; la norma che, come specificato, aumenta il canone minimo va a colpire anche queste realtà –:
alla luce di quanto premesso e valutato il grave impatto determinato sul settore della piccola nautica da diporto dalla disposizione sopra richiamata, quali iniziative di competenza intenda adottare, anche al fine di custodire la tradizione marinara italiana, per preservare il settore già colpito dall'emergenza epidemiologica insieme ai relativi comparti imprenditoriali e artigianali. (3-01934)