ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN ASSEMBLEA 3/01933

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 431 del 24/11/2020
Firmatari
Primo firmatario: LUPI MAURIZIO
Gruppo: MISTO-NOI CON L'ITALIA-USEI-CAMBIAMO!-ALLEANZA DI CENTRO
Data firma: 24/11/2020
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
TONDO RENZO MISTO-NOI CON L'ITALIA-USEI-CAMBIAMO!-ALLEANZA DI CENTRO 24/11/2020
COLUCCI ALESSANDRO MISTO-NOI CON L'ITALIA-USEI-CAMBIAMO!-ALLEANZA DI CENTRO 25/11/2020


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLA GIUSTIZIA
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA GIUSTIZIA delegato in data 24/11/2020
Stato iter:
25/11/2020
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 25/11/2020
Resoconto COLUCCI ALESSANDRO MISTO-NOI CON L'ITALIA-USEI-CAMBIAMO!-ALLEANZA DI CENTRO
 
RISPOSTA GOVERNO 25/11/2020
Resoconto BONAFEDE ALFONSO MINISTRO - (GIUSTIZIA)
 
REPLICA 25/11/2020
Resoconto LUPI MAURIZIO MISTO-NOI CON L'ITALIA-USEI-CAMBIAMO!-ALLEANZA DI CENTRO
Fasi iter:

APPOSIZIONE NUOVE FIRME IL 25/11/2020

DISCUSSIONE IL 25/11/2020

SVOLTO IL 25/11/2020

CONCLUSO IL 25/11/2020

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in Assemblea 3-01933
presentato da
LUPI Maurizio
testo presentato
Martedì 24 novembre 2020
modificato
Mercoledì 25 novembre 2020, seduta n. 432

   LUPI, TONDO e COLUCCI. — Al Ministro della giustizia . — Per sapere – premesso che:
   nelle carceri italiane, a fronte di una capienza di 50.931 posti, sono recluse 53.785 persone. In questa situazione di sovraffollamento e di promiscuità – come ha scritto in un appello al Parlamento la Conferenza dei garanti territoriali delle persone private della libertà – «il carcere è una realtà in cui il rischio della diffusione del COVID-19 è molto alto: il fisiologico assembramento di un numero considerevole di persone in uno spazio angusto non permette, infatti, di rispettare le regole minime di distanziamento fisico e di igiene funzionali alla prevenzione del virus. La patologica situazione di sovraffollamento che caratterizza le nostre carceri contribuisce inoltre fatalmente ad accrescere il rischio di diffusione del contagio»;
   secondo i dati diffusi dal Garante nazionale dei diritti delle persone detenute, al 22 novembre 2020 risultavano 732 persone positive tra i detenuti, con aumenti significativi nell'ultima settimana, aumenti che si registrano anche tra il personale penitenziario (+ 156);
   l'unica strategia sinora adottata, anche a fronte di richieste in senso inverso da parte di molti direttori degli istituti di pena, è quella di un'ulteriore chiusura delle condizioni di vita dei detenuti, con il rischio di esasperare nuovamente il clima che nel giugno 2020 portò alle violente e tragiche rivolte in molti penitenziari;
   una chiusura, incomprensibile per i detenuti, è quella che riguarda la scuola in carcere, che rappresenta un elemento positivo del dettato costituzionale che parla di percorso di «rieducazione». I 129 centri provinciali di istruzione per gli adulti (scuole che si occupano di educazione degli adulti) e, in particolare, le 449 sezioni carcerarie si occupano proprio di questo percorso educativo. La didattica a distanza ha complicato questo percorso; sul tema è intervenuta la nota del Capo dipartimento istruzione del Ministero dell'istruzione del 5 novembre 2020, che dice: «Per le attività presso le scuole con sedi carcerarie, in particolare con riferimento alle sezioni minorili, va garantito il diritto all'istruzione, secondo le modalità da concordare con i direttori degli istituti penitenziari, tenendo conto della peculiarità dell'utenza e del più generale compito rieducativo affidato dal nostro ordinamento all'istituzione carceraria»;
   altra situazione di sofferenza è quella dello screening epidemiologico, per cui, in assenza di tamponi forniti dall'amministrazione, molti direttori hanno dovuto ingegnarsi personalmente ponendo in essere rapporti con istituzioni ospedaliere locali –:
   se prosegua l'attività scolastica nelle carceri (in presenza o a distanza) e quali iniziative intenda mettere in atto per ovviare al problema del sovraffollamento ed al rischio focolaio che ne consegue.
(3-01933)