ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN ASSEMBLEA 3/01918

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 428 del 17/11/2020
Firmatari
Primo firmatario: LIBRANDI GIANFRANCO
Gruppo: ITALIA VIVA
Data firma: 17/11/2020
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
D'ALESSANDRO CAMILLO ITALIA VIVA 17/11/2020
MORETTO SARA ITALIA VIVA 17/11/2020
MOR MATTIA ITALIA VIVA 17/11/2020
FREGOLENT SILVIA ITALIA VIVA 17/11/2020


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO delegato in data 17/11/2020
Stato iter:
18/11/2020
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 18/11/2020
Resoconto D'ALESSANDRO CAMILLO ITALIA VIVA
 
RISPOSTA GOVERNO 18/11/2020
Resoconto PATUANELLI STEFANO MINISTRO - (SVILUPPO ECONOMICO)
 
REPLICA 18/11/2020
Resoconto LIBRANDI GIANFRANCO ITALIA VIVA
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 18/11/2020

SVOLTO IL 18/11/2020

CONCLUSO IL 18/11/2020

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in Assemblea 3-01918
presentato da
LIBRANDI Gianfranco
testo presentato
Martedì 17 novembre 2020
modificato
Mercoledì 18 novembre 2020, seduta n. 429

   LIBRANDI, D'ALESSANDRO, MORETTO, MOR e FREGOLENT. — Al Ministro dello sviluppo economico . — Per sapere – premesso che:
   con il «decreto liquidità», convertito, con modificazioni, dalla legge 5 giugno 2020, n. 40, sono stati mobilitati 400 miliardi di euro per supportare le aziende in difficoltà a causa dell'emergenza coronavirus, di cui 200 miliardi di euro per le piccole e medie imprese (PIM) attraverso il Fondo di Garanzia per le PMI e 200 miliardi in favore delle grandi imprese tramite la società SACE Simest;
   al 10 novembre superano quota 101 miliardi le richieste di garanzia per i nuovi finanziamenti bancari per le micro, piccole e medie imprese presentati al Fondo di Garanzia per le PMI, mentre, attraverso Garanzia Italia di SACE, i volumi dei prestiti garantiti raggiungono 16,6 miliardi di euro, su 896 richieste ricevute;
   i risultati positivi raggiunti dagli interventi del «decreto liquidità» rischiano di essere vanificati e insufficienti visto il nuovo rallentamento dovuta alla seconda ondata pandemica autunnale, che rischia di produrre effetti economici negativi fino alla primavera del 2021;
   secondo il 2o Barometro Censis-Commercialisti, sono 460.000 le piccole imprese italiane in crisi di liquidità e a rischio chiusura nel 2021, l'11,5 per cento del totale, per un fatturato complessivo di 80 miliardi di euro e quasi un milione di posti di lavoro;
   secondo la Banca centrale europea circa il 20 per cento delle imprese italiane potrebbe essere a rischio fallimento per via della carenza di liquidità, causata dalle misure di chiusura e contenimento del virus, in assenza di politiche di sostegno;
   nel rapporto «L'economia delle regioni italiane», la Banca d'Italia stima che 12,4 per cento delle imprese italiane potrebbe trovarsi in una situazione di insufficienza patrimoniale alla fine dell'anno;
   i piani di ammortamento dei prestiti contratti nella prima fase pandemica non erano parametrati rispetto ad una crisi così lunga e molte imprese, soprattutto le più grandi, segnalano la necessità di prolungarne la durata da 6 ad almeno 10 anni, anche considerando che in molti casi i tassi applicati su questo genere di prestiti sono risultati superiori a quelli di mercato, oltre che gravati dalla commissione di SACE Simest;
   risulta urgente intervenire per garantire liquidità immediata alle imprese italiane, con nuove misure o estendendo quelle già esistenti, oppure permettendo di rimodularne la durata nel tempo a interessi invariati –:
   se il Ministro interrogato abbia adottato o intenda adottare nuove iniziative per supportare l'accesso al credito e il bisogno di liquidità delle imprese italiane, al fine di tutelare il sistema economico, il tessuto produttivo e i posti di lavoro di milioni di lavoratori. (3-01918)