ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN ASSEMBLEA 3/01868

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 421 del 03/11/2020
Firmatari
Primo firmatario: DE LORENZO RINA
Gruppo: LIBERI E UGUALI
Data firma: 03/11/2020
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
FORNARO FEDERICO LIBERI E UGUALI 03/11/2020


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO PER IL SUD E LA COESIONE TERRITORIALE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO PER IL SUD E LA COESIONE TERRITORIALE delegato in data 03/11/2020
Stato iter:
04/11/2020
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 04/11/2020
Resoconto DE LORENZO RINA LIBERI E UGUALI
 
RISPOSTA GOVERNO 04/11/2020
Resoconto PROVENZANO GIUSEPPE LUCIANO CALOGERO MINISTRO SENZA PORTAFOGLIO - (SUD E COESIONE TERRITORIALE)
 
REPLICA 04/11/2020
Resoconto DE LORENZO RINA LIBERI E UGUALI
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 04/11/2020

SVOLTO IL 04/11/2020

CONCLUSO IL 04/11/2020

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in Assemblea 3-01868
presentato da
DE LORENZO Rina
testo presentato
Martedì 3 novembre 2020
modificato
Mercoledì 4 novembre 2020, seduta n. 422

   DE LORENZO e FORNARO. — Al Ministro per il sud e la coesione territoriale . — Per sapere – premesso che:
   la crisi economica globale generata dalla pandemia ha accentuato il divario tra il Nord e il Sud del nostro Paese, lasciando riaffiorare il tema della questione meridionale ancora irrisolta;
   gli effetti sull'economia e l'occupazione nel Mezzogiorno in recessione causati dal Covid-19, che ha bruciato migliaia di posti di lavoro in un mercato caratterizzato dal precariato, gravemente piegato dalla sistematica diffusione del lavoro sommerso e condizionato dalla presenza diffusa della criminalità organizzata, sono stati significativamente ridotti grazie alle misure previste dai decreti «Cura Italia», «Liquidità», «Rilancio» che hanno contribuito a contenere la caduta del Pil. Da ultimo il decreto «Agosto» ha affrontato l'emergenza occupazionale del sud con sgravi contributivi sul costo del lavoro del 30 per cento finanziati fino a dicembre 2020 per assistere, in via straordinaria e limitata, le imprese operanti nelle regioni svantaggiate a uscire dalla crisi economica prodotta dall'emergenza sanitaria;
   il Meridione risente di una maggiore debolezza rispetto al resto del Paese perché sconta quel divario di cittadinanza connesso alla mancata garanzia di livelli essenziali di prestazioni nel settore dei servizi pubblici essenziali, dalla sanità all'istruzione, alla ricerca, alle infrastrutture e se la pandemia ha sconvolto il sistema produttivo nazionale i dati pubblicati su «Business Insider Italia» lo confermano: se il Centro-Nord deve affrontare un calo di occupati del 3,5 per cento (circa 600 mila lavoratori), nel Sud la riduzione è pari al 6 per cento (380 mila persone). La vera ripresa delle assunzioni comincerà nel 2021, più alta nelle regioni centro-settentrionali (2,5 per cento) e più lenta in quelle meridionali (1,3 per cento). Per effetto di tali andamenti, l'occupazione meridionale scenderebbe intorno ai 5,8 milioni, con una riduzione del tasso di occupazione di circa 2 punti percentuali e mezzo nel 2021;
   occorre evitare una nuova voragine occupazionale ed evitare che sia il Mezzogiorno a pagare il prezzo più alto della crisi economica, quindi colmare il deficit strutturale delle regioni meridionali, vista l'importanza del provvedimento straordinario della decontribuzione al 30 per cento, per le aziende del Sud sui contratti di lavoro in vigore dal 1o ottobre 2020 e per tre mesi, considerata la necessità che un simile strumento non sia meramente temporaneo ma risulti strutturale al fine di esplicare positivamente tutti i suoi effetti nel corso del tempo –:
   se e in che modo il Ministro interrogato e il Governo intendano intervenire al fine di rendere strutturale la riduzione del carico contributivo del 30 per cento eventualmente a partire dall'introduzione di tale misura nel prossimo disegno di legge di bilancio. (3-01868)