ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN ASSEMBLEA 3/01861

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 421 del 03/11/2020
Firmatari
Primo firmatario: GADDA MARIA CHIARA
Gruppo: ITALIA VIVA
Data firma: 03/11/2020
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
SCOMA FRANCESCO ITALIA VIVA 03/11/2020
FREGOLENT SILVIA ITALIA VIVA 03/11/2020
DE FILIPPO VITO ITALIA VIVA 03/11/2020
D'ALESSANDRO CAMILLO ITALIA VIVA 03/11/2020
FERRI COSIMO MARIA ITALIA VIVA 03/11/2020


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI delegato in data 03/11/2020
Stato iter:
04/11/2020
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 04/11/2020
Resoconto SCOMA FRANCESCO ITALIA VIVA
 
RISPOSTA GOVERNO 04/11/2020
Resoconto BELLANOVA TERESA MINISTRO - (POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI, FORESTALI)
 
REPLICA 04/11/2020
Resoconto GADDA MARIA CHIARA ITALIA VIVA
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 04/11/2020

SVOLTO IL 04/11/2020

CONCLUSO IL 04/11/2020

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in Assemblea 3-01861
presentato da
GADDA Maria Chiara
testo presentato
Martedì 3 novembre 2020
modificato
Mercoledì 4 novembre 2020, seduta n. 422

   GADDA, SCOMA, FREGOLENT, DE FILIPPO, D'ALESSANDRO e FERRI. — Al Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali . — Per sapere – premesso che:
   l'incidenza del proliferare incontrollato di animali selvatici come i mammiferi ungulati, con particolare riferimento al cinghiale, in aree agricole, urbane ed extraurbane, assume gravi profili di rischio sanitario e in materia di sicurezza stradale, nonché incide in modo molto rilevante sull'economia dei territori e delle imprese colpite;
   l'attuale regime di indennizzo agli agricoltori derivante da danni da fauna selvatica è basato sulla richiesta dei danni subiti, e l'incidenza di tale partita sta assumendo notevole rilevanza sul bilancio pubblico e crea nocumento alle imprese agricole compromettendo intere produzioni, perdita di fatturato e quote di mercato;
   in questi ultimi mesi si sta assistendo alla recrudescenza dell'ondata epidemica di peste suina africana (Psa), che sta interessando diversi Stati membri dell'Unione europea, con forti impatti sullo scambio di suini vivi, delle carni e dei prodotti derivati, nonché sui mangimi, e desta preoccupazione il rischio di diffusione a causa della trasmissibilità derivante dalla presenza incontrollata della specie cinghiale;
   il contagio si sta pericolosamente diffondendo nell'Europa occidentale e in Paesi come la Germania, dove a settembre e ottobre sono stati accertati casi di cinghiali infetti, con la conseguente dichiarazione da parte della Cina del blocco delle importazioni di suini provenienti dal mercato tedesco;
   tale virus può arrivare a causare livelli di mortalità del 100 per cento nelle popolazioni colpite ed è estremamente resistente nell'ambiente e nei prodotti contaminati, incluse le preparazioni alimentari;
   la situazione sta assumendo dimensioni preoccupanti e anche nel nostro Paese, se non adeguatamente gestita, rischia di comportare conseguenze disastrose per il mercato suinicolo italiano e per la nostra economia;
   il decreto legislativo n. 54 del 2004, che disciplina la materia, non appare adeguato a prevenire e contenere la diffusione della Psa, in quanto prevede esclusivamente interventi successivi all'accertamento di un caso positivo –:
   quali urgenti iniziative di competenza, anche di carattere normativo, il Ministro interrogato intenda adottare al fine di evitare che il contagio da peste suina africana si manifesti e si diffonda anche in Italia, causando enormi danni al comparto suinicolo e al tessuto economico e occupazionale del nostro Paese.
(3-01861)