ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN ASSEMBLEA 3/01828

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 412 del 20/10/2020
Firmatari
Primo firmatario: PALAZZOTTO ERASMO
Gruppo: LIBERI E UGUALI
Data firma: 20/10/2020
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
FORNARO FEDERICO LIBERI E UGUALI 20/10/2020


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'INTERNO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'INTERNO delegato in data 20/10/2020
Stato iter:
21/10/2020
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 21/10/2020
Resoconto PALAZZOTTO ERASMO LIBERI E UGUALI
 
RISPOSTA GOVERNO 21/10/2020
Resoconto LAMORGESE LUCIANA MINISTRO - (INTERNO)
 
REPLICA 21/10/2020
Resoconto PALAZZOTTO ERASMO LIBERI E UGUALI
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 21/10/2020

SVOLTO IL 21/10/2020

CONCLUSO IL 21/10/2020

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in Assemblea 3-01828
presentato da
PALAZZOTTO Erasmo
testo presentato
Martedì 20 ottobre 2020
modificato
Mercoledì 21 ottobre 2020, seduta n. 413

   PALAZZOTTO e FORNARO. — Al Ministro dell'interno . — Per sapere – premesso che:
   da un'inchiesta di «Redattore Sociale» sarebbe emerso che alcuni migranti con regolare permesso di soggiorno, provvisti di domicilio e richiedenti asilo, risultati positivi al Covid-19 e ospitati nei centri di accoglienza straordinaria, sarebbero stati trasferiti, senza alcun preavviso, in Sicilia e Puglia per essere posti in isolamento fiduciario sulle navi quarantena;
   durante la permanenza sulle navi, i richiedenti asilo non sarebbero più stati visitati da un medico, avrebbero utilizzato la stessa mascherina e le stesse lenzuola per giorni, trovandosi quindi paradossalmente più in pericolo su una nave con altri positivi, che altrove;
   secondo le segnalazioni di Arci e Asgi, i ragazzi trasferiti sulle navi quarantena sarebbero stati ufficialmente dimessi dai centri di provenienza risultando quindi fuori accoglienza;
   tale situazione avrebbe arrecato anche danni materiali ai migranti trasferiti. Alcuni di loro sono anche vittime di tortura, hanno subito abusi in Libia, sono in attesa di interventi chirurgici e avevano già fissato appuntamenti al Samifo (struttura sanitaria che si occupa di vittime di tortura) per accertare le violenze subite;
   a parere degli interroganti, privare dei liberi cittadini della libertà personale in mancanza di un provvedimento individuale che giustifichi tale privazione e trasferirli in maniera coatta su una nave con una procedura non prevista in nessuna delle misure di prevenzione del contagio adottate dal Governo e valide per tutti i cittadini, sia italiani che stranieri, è un atto illegittimo, contrario ai principi costituzionali;
   a parere degli interroganti, la soluzione delle navi quarantena dovrebbe essere una misura eccezionale destinata alle sole persone soccorse in mare e che comunque andrebbe ripensata, anche alla luce della drammatica vicenda che avrebbe riguardato Abou, un ragazzo quindicenne deceduto per assenza di cure sulla nave quarantena «Allegra», individuando strutture adeguate sulla terra ferma dove far trascorrere il periodo di quarantena ai migranti una volta sbarcati;
   è comunque evidente che persistano gravi problemi nella gestione sia dei centri che dei casi di migranti richiedenti asilo Covid-19 positivi, fin qui chiaramente trattati in maniera difforme rispetto al resto della popolazione –:
   sulla base di quali disposizioni normative sarebbero stati effettuati i trasferimenti di cui in premessa e se siano stati adottati un piano strutturato e un coordinamento sulla gestione dell'emergenza sanitaria nei centri di accoglienza che individuino soluzioni alternative per la gestione della quarantena dei migranti e richiedenti asilo risultati positivi al Covid-19, così da non dover ricorrere a soluzioni improvvisate, a parere dell'interrogante illegittime e fortemente lesive dei diritti fondamentali della persona, come quelle dei trasferimenti coatti sulle navi quarantena. (3-01828)