ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA ORALE 3/01712

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 385 del 03/08/2020
Ex numero atto
Precedente numero assegnato: 5/03266
Firmatari
Primo firmatario: RIZZETTO WALTER
Gruppo: FRATELLI D'ITALIA
Data firma: 03/08/2020
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
ZUCCONI RICCARDO FRATELLI D'ITALIA 03/08/2020
LUCASELLI YLENJA FRATELLI D'ITALIA 03/08/2020


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI
  • MINISTERO PER LE PARI OPPORTUNITA' E LA FAMIGLIA
  • MINISTERO DELLA GIUSTIZIA
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI delegato in data 03/08/2020
Stato iter:
04/08/2020
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 04/08/2020
Resoconto PUGLISI FRANCESCA SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (LAVORO E POLITICHE SOCIALI)
 
REPLICA 04/08/2020
Resoconto LUCASELLI YLENJA FRATELLI D'ITALIA
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 04/08/2020

SVOLTO IL 04/08/2020

CONCLUSO IL 04/08/2020

Atto Camera

Interrogazione a risposta orale 3-01712
presentato da
RIZZETTO Walter
testo presentato
Lunedì 3 agosto 2020
modificato
Martedì 4 agosto 2020, seduta n. 386

   RIZZETTO, ZUCCONI e LUCASELLI. — Al Ministro del lavoro e delle politiche sociali, al Ministro per le pari opportunità e la famiglia, al Ministro della giustizia . — Per sapere – premesso che:
   nel 2013, a Marina di Massa, Marco Loiola ha assassinato l'ex moglie Cristina Biagi e, prima di togliersi la vita, ha sparato ad una terza persona che credeva, erroneamente, essere l'amante della moglie. Quest'uomo è rimasto gravemente ferito, riportando un'invalidità permanente;
   la legge prevede che l'Inps chieda il rimborso delle spese sanitarie e dell'assegno riconosciuto alla vittima a chi ha procurato il danno o, in mancanza, ai suoi eredi; in questo caso gli eredi a cui l'Inps ha richiesto il pagamento dei danni, per un importo di ben 124 mila euro, sono le due sorelle rimaste orfane, di 12 e 14 anni, che vivono con i nonni e non sono in grado di pagare una cifra così onerosa;
   in mancanza dell'adempimento, ci potrebbe essere un processo per l'esecuzione forzata del pagamento, che, tra l'altro, comporterebbe un aumento della cifra richiesta dall'ente previdenziale;
   nella vicenda è intervenuto a tutela delle due sorelle il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, che rivolgendosi al Ministro del lavoro e delle politiche sociali, Nunzia Catalfo, l'ha esortata a individuare una soluzione. Quest'ultima e il presidente dell'Inps Tridico hanno assicurato che ci sarà la rinuncia al rimborso;
   ebbene, desta sconcerto che due ragazzine, vittime di femminicidio, possano essere ulteriormente colpite e danneggiate da una richiesta di risarcimento come quella avanzata dall'Inps nel caso in questione. Al riguardo, si tratta di un'istanza legittima, sotto il profilo giuridico, ma eticamente da respingere;
   pertanto, si ritiene necessario adottare iniziative normative affinché non si verifichino più vicende del genere, considerato che gli eredi sono stati destinatari di una richiesta di risarcimento «disumana» che, anche se verrà annullata, ha comunque cagionato un ennesimo dolore alle due sorelle rimaste orfane e ai loro nonni, genitori della donna assassinata –:
   se sia vero che la richiesta di risarcimento alle vittime di femminicidio, nel caso esposto in premessa, sia stata annullata e in quali termini procedurali;
   se e quali iniziative intendano adottare i Ministri interrogati, per quanto di competenza, per escludere richieste di risarcimento contrarie ad ogni principio etico come quella relativa alla vicenda in questione. (3-01712)