ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN ASSEMBLEA 3/01682

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 376 del 21/07/2020
Firmatari
Primo firmatario: DEL BARBA MAURO
Gruppo: ITALIA VIVA
Data firma: 21/07/2020
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
UNGARO MASSIMO ITALIA VIVA 21/07/2020
D'ALESSANDRO CAMILLO ITALIA VIVA 21/07/2020
FREGOLENT SILVIA ITALIA VIVA 21/07/2020
DI MAIO MARCO ITALIA VIVA 21/07/2020
MORETTO SARA ITALIA VIVA 21/07/2020


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE delegato in data 21/07/2020
Stato iter:
22/07/2020
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 22/07/2020
Resoconto UNGARO MASSIMO ITALIA VIVA
 
RISPOSTA GOVERNO 22/07/2020
Resoconto GUALTIERI ROBERTO MINISTRO - (ECONOMIA E FINANZE)
 
REPLICA 22/07/2020
Resoconto DEL BARBA MAURO ITALIA VIVA
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 22/07/2020

SVOLTO IL 22/07/2020

CONCLUSO IL 22/07/2020

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in Assemblea 3-01682
presentato da
DEL BARBA Mauro
testo presentato
Martedì 21 luglio 2020
modificato
Mercoledì 22 luglio 2020, seduta n. 377

   DEL BARBA, UNGARO, D'ALESSANDRO, FREGOLENT, MARCO DI MAIO e MORETTO. — Al Ministro dell'economia e delle finanze . — Per sapere – premesso che:
   questa settimana 8 milioni di contribuenti hanno dovuto confrontarsi con 246 scadenze fiscali nel momento in cui tante imprese e partite Iva faticano a recuperare l'attività in conseguenza del lockdown e della crisi economica derivante al diffondersi del virus COVID-19;
   la richiesta di un'ulteriore proroga delle scadenze fiscali dal 20 luglio al 30 settembre 2020 è stata rifiutata con la motivazione dei mancati introiti quantificabili in circa 8,4 miliardi di euro; tuttavia, gli scostamenti di bilancio già effettuati e che ci si appresta a rinnovare in favore di alcune categorie produttive e di consumatori dimostrano la possibilità di poter compiere scelte eccezionali in una condizione di emergenza, quale quella che si sta vivendo;
   solo in questo modo commercianti, artigiani, liberi professionisti potranno tornare ad avere ossigeno e riprendere a progettare con serenità il proprio futuro;
   l'Italia conta oggi oltre 4,6 milioni di autonomi: un numero altissimo che pone l'Italia al primo posto in Europa. Tra questi si annoverano, però, anche molti cosiddetti mono-committenti con un ruolo molto simile ai lavoratori subordinati, senza godere tuttavia delle stesse garanzie e tutele;
   diversi imprenditori, inoltre, dovranno scegliere tra pagare gli stipendi dei dipendenti ed adempiere alle scadenze fiscali, dopo mesi di blocco della produzione. Generalizzare una situazione estremamente variegata, risulta, quindi controproducente e dannoso;
   da notizie stampa si apprende che il Governo ha annunciato nuove misure per sostenere il tessuto economico e produttivo. Occorre, però, fare in fretta: i soli strumenti di sussidio non contribuiranno, alla lunga, all'urgente rilancio dell'economia che ha bisogno di liquidità;
   se il pagamento delle tasse è un dovere costituzionale, certamente la gran parte delle attività produttive di beni e servizi sono state ferme per mesi, alcune senza fatturare un solo euro. La necessità di prorogare le scadenze fiscali ha il solo scopo di fornire un margine di temporanea serenità ad imprese e lavoratori autonomi;
   tra pochi giorni, inoltre, il Parlamento dovrà esprimersi sull'ennesimo scostamento di bilancio, il terzo del 2020, per consentire un indebitamento aggiuntivo per un totale probabilmente vicino ai 100 miliardi di euro, proprio nel tentativo di rilanciare l'economia –:
   se non si ritenga opportuno adottare iniziative volte ad azzerare completamente le sanzioni attualmente previste per mancato versamento entro la scadenza vigente del 20 luglio 2020, a condizione che tale versamento avvenga entro e non oltre il 30 settembre 2020. (3-01682)