Legislatura: 18Seduta di annuncio: 363 del 30/06/2020
Primo firmatario: LOLLOBRIGIDA FRANCESCO
Gruppo: FRATELLI D'ITALIA
Data firma: 30/06/2020
Elenco dei co-firmatari dell'atto Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma MELONI GIORGIA FRATELLI D'ITALIA 30/06/2020 ACQUAROLI FRANCESCO FRATELLI D'ITALIA 30/06/2020 BALDINI MARIA TERESA FRATELLI D'ITALIA 30/06/2020 BELLUCCI MARIA TERESA FRATELLI D'ITALIA 30/06/2020 BIGNAMI GALEAZZO FRATELLI D'ITALIA 30/06/2020 BUCALO CARMELA FRATELLI D'ITALIA 30/06/2020 BUTTI ALESSIO FRATELLI D'ITALIA 30/06/2020 CAIATA SALVATORE FRATELLI D'ITALIA 30/06/2020 CARETTA MARIA CRISTINA FRATELLI D'ITALIA 30/06/2020 CIABURRO MONICA FRATELLI D'ITALIA 30/06/2020 CIRIELLI EDMONDO FRATELLI D'ITALIA 30/06/2020 DE CARLO LUCA FRATELLI D'ITALIA 30/06/2020 DEIDDA SALVATORE FRATELLI D'ITALIA 30/06/2020 DELMASTRO DELLE VEDOVE ANDREA FRATELLI D'ITALIA 30/06/2020 DONZELLI GIOVANNI FRATELLI D'ITALIA 30/06/2020 FERRO WANDA FRATELLI D'ITALIA 30/06/2020 FOTI TOMMASO FRATELLI D'ITALIA 30/06/2020 FRASSINETTI PAOLA FRATELLI D'ITALIA 30/06/2020 GALANTINO DAVIDE FRATELLI D'ITALIA 30/06/2020 GEMMATO MARCELLO FRATELLI D'ITALIA 30/06/2020 LUCASELLI YLENJA FRATELLI D'ITALIA 30/06/2020 MANTOVANI LUCREZIA MARIA BENEDETTA FRATELLI D'ITALIA 30/06/2020 MASCHIO CIRO FRATELLI D'ITALIA 30/06/2020 MOLLICONE FEDERICO FRATELLI D'ITALIA 30/06/2020 MONTARULI AUGUSTA FRATELLI D'ITALIA 30/06/2020 OSNATO MARCO FRATELLI D'ITALIA 30/06/2020 PRISCO EMANUELE FRATELLI D'ITALIA 30/06/2020 RAMPELLI FABIO FRATELLI D'ITALIA 30/06/2020 RIZZETTO WALTER FRATELLI D'ITALIA 30/06/2020 ROTELLI MAURO FRATELLI D'ITALIA 30/06/2020 SILVESTRONI MARCO FRATELLI D'ITALIA 30/06/2020 TRANCASSINI PAOLO FRATELLI D'ITALIA 30/06/2020 VARCHI MARIA CAROLINA FRATELLI D'ITALIA 30/06/2020 ZUCCONI RICCARDO FRATELLI D'ITALIA 30/06/2020
Ministero destinatario:
- PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
Attuale delegato a rispondere: PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI delegato in data 30/06/2020
Partecipanti allo svolgimento/discussione ILLUSTRAZIONE 01/07/2020 Resoconto LOLLOBRIGIDA FRANCESCO FRATELLI D'ITALIA RISPOSTA GOVERNO 01/07/2020 Resoconto CONTE GIUSEPPE PRESIDENTE DEL CONSIGLIO - (PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI) REPLICA 01/07/2020 Resoconto LOLLOBRIGIDA FRANCESCO FRATELLI D'ITALIA
DISCUSSIONE IL 01/07/2020
SVOLTO IL 01/07/2020
CONCLUSO IL 01/07/2020
LOLLOBRIGIDA, MELONI, ACQUAROLI, BALDINI, BELLUCCI, BIGNAMI, BUCALO, BUTTI, CAIATA, CARETTA, CIABURRO, CIRIELLI, LUCA DE CARLO, DEIDDA, DELMASTRO DELLE VEDOVE, DONZELLI, FERRO, FOTI, FRASSINETTI, GALANTINO, GEMMATO, LUCASELLI, MANTOVANI, MASCHIO, MOLLICONE, MONTARULI, OSNATO, PRISCO, RAMPELLI, RIZZETTO, ROTELLI, SILVESTRONI, TRANCASSINI, VARCHI e ZUCCONI. –
Al Presidente del Consiglio dei ministri
. – Per sapere – premesso che:
il 23 giugno 2020 la Corte costituzionale si è pronunciata su due questioni di legittimità costituzionale relative alle pensioni per invalidità civile, stabilendo che un assegno mensile di soli 285,66 euro sia manifestamente inadeguato a garantire a persone totalmente inabili al lavoro i «mezzi necessari per vivere» e perciò violi il diritto riconosciuto dall'articolo 38 della Costituzione, secondo cui «ogni cittadino inabile al lavoro e sprovvisto di mezzi necessari per vivere ha diritto al mantenimento e all'assistenza sociale»;
le questioni di legittimità erano state sollevate dalla corte d'appello di Torino per la violazione, tra gli altri, degli articoli 3 e 38 della Costituzione, il primo per «violazione del principio di uguaglianza, ponendo a confronto l'importo della pensione di inabilità, corrisposta agli inabili a lavoro di età compresa tra i 18 e i 65 anni, e l'importo dell'assegno sociale corrisposto ai cittadini di età superiore a 66 anni in possesso di determinati requisiti reddituali, meno favorevoli di quelli di riferimento per il riconoscimento della pensione di inabilità» e il secondo con specifico riferimento all'importo, considerato «insufficiente a garantire il soddisfacimento delle elementari esigenze di vita»;
la Corte costituzionale ha quindi stabilito che anche gli assegni spettanti agli invalidi civili totali maggiorenni, di cui all'articolo 12, primo comma, della legge n. 118 del 1971, debbano essere aumentati a 516,46 euro, come già riconosciuto per trattamenti pensionistici di altra natura;
il tema dell'aumento degli assegni per invalidità civile è una battaglia che Fratelli d'Italia sostiene da anni nelle aule parlamentari e per la quale Fratelli d'Italia ha depositato emendamenti anche in occasione dell'esame delle diverse leggi di bilancio, ma non ha trovato sinora ascolto da parte del Governo;
dopo la pronuncia della Corte costituzionale e considerata anche l'opportunità data dal «decreto rilancio», il Governo avrebbe già potuto adottare iniziative per pervenire all'adeguamento degli assegni;
il Governo sta spendendo 80 miliardi di euro con i diversi provvedimenti adottati per fronteggiare l'emergenza epidemiologica da COVID-19 anche per misure tutt'altro che emergenziali e poco rilevanti;
la spesa per l'adeguamento degli assegni ammonterebbe a meno di 120 milioni di euro, un importo inferiore financo allo stanziamento previsto nel «decreto rilancio» per il cosiddetto bonus monopattino –:
per quale ragione il Governo non abbia ancora adottato iniziative per l'aumento degli assegni di cui in premessa e quando intenda farlo. (3-01647)