ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN ASSEMBLEA 3/01644

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 363 del 30/06/2020
Firmatari
Primo firmatario: SCHULLIAN MANFRED
Gruppo: MISTO-MINORANZE LINGUISTICHE
Data firma: 30/06/2020
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
LUPI MAURIZIO MISTO-NOI CON L'ITALIA-USEI-CAMBIAMO!-ALLEANZA DI CENTRO 30/06/2020


Destinatari
Ministero destinatario:
  • PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
Attuale delegato a rispondere: PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI delegato in data 30/06/2020
Stato iter:
01/07/2020
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 01/07/2020
Resoconto SCHULLIAN MANFRED MISTO-MINORANZE LINGUISTICHE
 
RISPOSTA GOVERNO 01/07/2020
Resoconto CONTE GIUSEPPE PRESIDENTE DEL CONSIGLIO - (PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI)
 
REPLICA 01/07/2020
Resoconto LUPI MAURIZIO MISTO-NOI CON L'ITALIA-USEI-CAMBIAMO!-ALLEANZA DI CENTRO
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 01/07/2020

SVOLTO IL 01/07/2020

CONCLUSO IL 01/07/2020

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in Assemblea 3-01644
presentato da
SCHULLIAN Manfred
testo presentato
Martedì 30 giugno 2020
modificato
Mercoledì 1 luglio 2020, seduta n. 364

   SCHULLIAN e LUPI. — Al Presidente del Consiglio dei ministri . — Per sapere – premesso che:
   dal 1o luglio 2020 il limite all'utilizzo dei contanti passa da 3.000 a 2.000 euro, per abbassarsi a 1.000 euro a partire dal 1o gennaio 2022;
   sempre dal 1o luglio 2020 entra in vigore anche il credito d'imposta sulle commissioni pagate per l'utilizzo del pos da parte degli esercenti attività d'impresa, arti e professioni, con un valore pari al 30 per cento delle commissioni addebitate per le transazioni effettuate con pagamento da parte dei clienti mediante carte di credito, di debito o prepagate, come previsto dall'articolo 22 del decreto-legge n. 124 del 2019;
   il settore dei pagamenti elettronici, in modo particolare l'utilizzo del pos, è in forte crescita;
   a febbraio 2020, prima dell'emergenza epidemiologica in Italia, ai sensi dell'articolo 126-sexies del testo unico bancario il gruppo finanziario Nexi s.p.a., che fornisce servizi e infrastrutture per il pagamento digitale per banche, aziende, istituzioni e pubblica amministrazione, ha trasmesso alla propria clientela la proposta di modifica unilaterale concernente la variazione e la rimodulazione dei corrispettivi previsti da contratto con ogni cliente;
   le condizioni economiche applicate dal gruppo Nexi all'esercente relative ai metodi di pagamento per il servizio acquiring di Nexi payments s.p.a. registrano una diminuzione delle commissioni con i circuiti stranieri (UPI, JCB), dal 4,45 per cento al 2,29 per cento, ma un netto aumento di commissioni bancarie per i servizi normalmente utilizzati dagli italiani (Maestro, MasterCard, Visa, V pay) dallo 0,97 per cento all'1,24 per cento;
   inoltre, la comunicazione avvenuta per mezzo di posta elettronica informava la clientela che, entro una data stabilita, la proposta si riteneva accettata in assenza di un espresso rifiuto e, nel caso del rifiuto, il cliente avrebbe dovuto recedere immediatamente dal contratto;
   il gruppo Nexi s.p.a. comunicava che la rimodulazione dei corrispettivi era causata dall'evoluzione del contesto economico e finanziario;
   il costo del denaro, nello stesso periodo preso in considerazione da Nexi s.p.a., non ha registrato variazioni di rilievo, come conferma la Banca centrale europea;
   si è in presenza, ad avviso degli interroganti, di una vera e propria tassa per i commercianti che si vedono costretti a pagare il 30 per cento in più di commissioni, rendendo così inutile il credito d'imposta introdotto dal 1o luglio 2020 –:
   quali iniziative urgenti di competenza il Governo intenda adottare per contrastare questi ingiustificati aumenti.
(3-01644)