ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA ORALE 3/01619

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 359 del 18/06/2020
Firmatari
Primo firmatario: MARAIA GENEROSO
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 18/06/2020


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLA GIUSTIZIA
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA GIUSTIZIA delegato in data 18/06/2020
Stato iter:
29/09/2020
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 29/09/2020
Resoconto MORANI ALESSIA SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (SVILUPPO ECONOMICO)
 
REPLICA 29/09/2020
Resoconto MARAIA GENEROSO MOVIMENTO 5 STELLE
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 29/09/2020

SVOLTO IL 29/09/2020

CONCLUSO IL 29/09/2020

Atto Camera

Interrogazione a risposta orale 3-01619
presentato da
MARAIA Generoso
testo presentato
Giovedì 18 giugno 2020
modificato
Martedì 29 settembre 2020, seduta n. 400

   MARAIA. — Al Ministro della giustizia. — Per sapere – premesso che:
   l'interrogante intende sottoporre una questione di assoluta rilevanza e urgenza che riguarda le condizioni di vivibilità e di sicurezza all'interno degli istituti penitenziari irpini, in particolare all'interno della casa circondariale «Pasquale Campanello» di Ariano Irpino (Avellino);
   l'istituto di Ariano Irpino, in virtù della costruzione del nuovo padiglione, ospita circa 320 detenuti a fronte di un reparto di polizia penitenziaria di n. 145 unità dei diversi ruoli, che, se paragonato a quello presente quando era in funzione solo il vecchio padiglione, risulta quasi invariato, comprensivo dei 28 agenti a disposizione della C.m.o., con 4 agenti riformati e 10 unità prossime all'invio presso le scuole di formazione per l'espletamento del corso per l'accesso al ruolo dei sovrintendenti ed in più una differenza tra distacchi in entrata ed uscita con un deficit di 12 unità. Dai dati appena elencati emerge una evidente mancanza di proporzionalità tra l'aumento dei detenuti e quello dei poliziotti penitenziari, fatto aggravato ancor di più dall'età media del personale che vede una buona quantità di loro già prossima alla pensione, quindi in una fase non ottimale al fine della risoluzione dei problemi o del contenimento dello stress, a cui quotidianamente sono esposti, anche in virtù della tipologia di detenuti ristretti. Infatti, altro fattore di analisi degno di nota è la tipologia di detenuti attualmente ristretti, ivi inviati, nella maggioranza dei casi, per ragioni di ordine e sicurezza, ovvero per un difficile adattamento alle regole penitenziarie. Tale tipologia di detenuti necessita di un numero di agenti più elevato che possa fronteggiare i molteplici eventi critici che si manifestano nel corso delle giornate lavorative, mentre attualmente riesce difficoltoso anche garantire la copertura dei minimi posti di servizio. Tutto questo, infatti, comporta un aggravio dei carichi di lavoro, che sfocia inevitabilmente in una causazione di stress smisurato e non più gestibile dal personale qui in servizio. Infatti, dalla risultanza dell'analisi dello stress lavoro correlato effettuata presso questa casa circondariale, al fine di garantire le condizioni di salute e sicurezza sui luoghi di lavoro, è emerso un dato alquanto allarmante. I fattori problematici evidenziati delineano un quadro caratterizzato dall'aumento degli infortuni sul lavoro e dall'aumento sproporzionato delle assenze per malattia con diagnosi specifiche di crisi ansiose. Un dato che emerge in maniera incontestabile è l'inadeguata pianta organica riferita alle attuali esigenze di servizio e agli attuali carichi di lavoro. La predetta disfunzione è già nota alla direzione dell'istituto penitenziario, tanto che questa, in più occasioni, ha sollecitato i competenti uffici per un'integrazione di personale soprattutto nel ruolo degli agenti assistenti;
   i dati sopra esposti evidenziano anche una pianta organica ministeriale inadeguata e non aggiornata all'apertura del nuovo padiglione, risultando una carenza di n. 20 unità, in quanto il decreto ministeriale del 2017 prevede un numero di personale pari a 165 unità. Inoltre, è da segnalare, in ultima analisi, che dei 145 agenti in servizio, 80 unità sono ultracinquantenni, molti dei quali anche beneficiari di permessi ex legge n. 104 del 1992; pertanto, la situazione è davvero critica e allarmante, tenuto anche conto che 21 unità di tale istituto risultano distaccate in uscita e solo 9 sono in entrata. Le carenze riscontrate gravano in maniera determinante sulla presenza del personale in servizio –:
   se intenda verificare le condizioni di detenuti e polizia penitenziaria presso gli istituti penitenziari irpini e, in particolare, presso la casa circondariale «Pasquale Campanello» di Ariano Irpino;
   se intenda adottare iniziative per il potenziamento dell'organico di quest'ultima e delle risorse economiche a disposizione dell'amministrazione penitenziaria.
(3-01619)