ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN ASSEMBLEA 3/01611

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 358 del 17/06/2020
Firmatari
Primo firmatario: EPIFANI ETTORE GUGLIELMO
Gruppo: LIBERI E UGUALI
Data firma: 16/06/2020
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
FORNARO FEDERICO LIBERI E UGUALI 16/06/2020


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI delegato in data 16/06/2020
Stato iter:
17/06/2020
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 17/06/2020
Resoconto EPIFANI ETTORE GUGLIELMO LIBERI E UGUALI
 
RISPOSTA GOVERNO 17/06/2020
Resoconto CATALFO NUNZIA MINISTRO - (LAVORO E POLITICHE SOCIALI)
 
REPLICA 17/06/2020
Resoconto EPIFANI ETTORE GUGLIELMO LIBERI E UGUALI
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 17/06/2020

SVOLTO IL 17/06/2020

CONCLUSO IL 17/06/2020

Atto Camera

Interrogazione a risposta orale 3-01611
presentato da
EPIFANI Ettore Guglielmo
testo di
Mercoledì 17 giugno 2020, seduta n. 358

   EPIFANI e FORNARO. – Al Ministro del lavoro e delle politiche sociali . – Per sapere – premesso che:

   la pandemia da COVID-19 non è soltanto un'emergenza sanitaria, ma comporta anche una grave crisi economica e del mercato del lavoro, che sta avendo un enorme impatto sulle persone su scala mondiale;

   secondo l'Organizzazione internazionale del lavoro la crisi ridurrà il numero di ore lavorate nel mondo del 6,7 per cento nel secondo trimestre del 2020, equivalenti a 195 milioni di lavoratori a tempo pieno;

   l'Istat nel suo rapporto «Situazione e prospettive delle imprese nell'emergenza sanitaria COVID-19» evidenzia che nel nostro Paese quattro imprese su 10 hanno visto calare di oltre il 50 per cento il fatturato tra marzo e aprile 2020, mentre una su quattro teme per il futuro della propria attività. La cassa integrazione è stata utilizzata dal 72 per cento delle imprese, risultando l'ammortizzatore sociale più utilizzato, ma troppo spesso ci sono stati ritardi nell'erogazione e a pagare il conto di lentezze e intoppi burocratici sono stati i lavoratori;

   nell'ambito di un complesso sistema che ha visto partecipi le attività produttive e il mondo del lavoro, tra le misure adottate c'è il blocco dei licenziamenti e un utilizzo massivo di altri ammortizzatori sociali. Il protrarsi dell'emergenza sanitaria impone al Governo una progettazione a medio e lungo termine, che tenga insieme tutti questi strumenti rafforzandone la fruibilità anche alla luce del prossimo stanziamento dei fondi europei, tra cui il Sure, dal quale l'Italia può ottenere fino a 20 miliardi di euro per la cassa integrazione delle imprese in difficoltà a causa del COVID-19;

   i dati pubblicati dal sito Inps e da fonti di stampa restituiscono un quadro frammentario dell'effettiva erogazione della cassa integrazione. Si lamenta una forte criticità, soprattutto sull'erogazione della cassa integrazione dagli enti bilaterali;

   è ovviamente positiva la decisione del Governo di allungare di ulteriori quattro settimane la cassa integrazione, ma serve uno sforzo ulteriore per non lasciare solo nessuno; la bussola dell'azione di questi mesi deve essere quella di tutelare i più deboli, non si deve permettere che il COVID-19 acuisca le disuguaglianze –:

   se non ritenga necessario adottare ulteriori iniziative volte a prolungare la cassa integrazione fino al 31 dicembre 2020 e, in tale contesto, se non si debbano introdurre nuove modalità di erogazione che permettano tempi più rapidi e certi e che garantiscano una risposta di sistema a lungo termine.
(3-01611)
(Presentata il 16 giugno 2020)