ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN ASSEMBLEA 3/01433

scarica pdf
Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 324 del 08/04/2020
Firmatari
Primo firmatario: MURONI ROSSELLA
Gruppo: LIBERI E UGUALI
Data firma: 07/04/2020
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
FORNARO FEDERICO LIBERI E UGUALI 07/04/2020


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE delegato in data 07/04/2020
Stato iter:
08/04/2020
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 08/04/2020
Resoconto MURONI ROSSELLA LIBERI E UGUALI
 
RISPOSTA GOVERNO 08/04/2020
Resoconto COSTA SERGIO MINISTRO - (AMBIENTE E TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE)
 
REPLICA 08/04/2020
Resoconto MURONI ROSSELLA LIBERI E UGUALI
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 08/04/2020

SVOLTO IL 08/04/2020

CONCLUSO IL 08/04/2020

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in Assemblea 3-01433
presentato da
MURONI Rossella
testo di
Mercoledì 8 aprile 2020, seduta n. 324

   MURONI e FORNARO. – Al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare . – Per sapere – premesso che:

   l'emergenza Coronavirus è una tragedia umana; è diventata in pochissimo tempo la più grave crisi socio-economica che il Paese abbia mai vissuto dal dopoguerra. La priorità è salvare quante più vite possibili, riuscire a contenere il contagio. Si deve, però, anche pensare a come si vuole uscire dall'emergenza e a come si vuole riprogettare il futuro per rendere l'economia e la società più sostenibile;

   sarebbe un errore se ancora oggi si pensasse di rilanciare lo sviluppo a spese dell'ambiente, come è successo ad avviso degli interroganti con la cosiddetta «legge obiettivo» e con altri provvedimenti del passato. Nessuno pensi che la fase della ripresa possa contenere le vecchie ricette di un industrialismo obsoleto;

   invece arrivano richieste di soppressione della plastic e della sugar tax oppure ipotesi di rilancio degli inceneritori. Sarebbe sbagliato anche soltanto immaginare di venir meno all'impegno sul green deal. È invece il momento di essere ambiziosi. Non certo di tornare indietro;

   si parla di rilanciare l'economia al ritmo di nuovi cantieri e opere pubbliche, di semplificazioni e grandi investimenti. Una strada che può funzionare a patto che siano fissati alcuni paletti, snellite le procedure senza abbassare le tutele, orientati gli investimenti con criteri trasparenti. È necessario specificare che le opere pubbliche non significano affatto nuovo cemento, ma devono declinarsi in ammodernamento della rete ferroviaria, lotta al dissesto idrogeologico, cura del territorio, messa in sicurezza dei cittadini;

   gli investimenti devono puntare su interventi generativi, capaci di creare buona occupazione, di migliorare la qualità della vita: per esempio, riqualificazione degli edifici, creazione di una rete di produzione di energia rinnovabile e per la ricarica dei veicoli elettrici, realizzazione delle bonifiche dei siti di interesse nazionale, la diffusione degli impianti necessari per chiudere in modo corretto il ciclo di gestione dei rifiuti; riuscire a realizzare l'economia circolare. Il sistema dei rifiuti, proprio in questi giorni di emergenza sanitaria, sta mostrando la sua fragilità; sta cercando di tamponare con delle deroghe, consentite dalla legge (decreto legislativo n. 152 del 2006, il cosiddetto «Codice ambiente», come indicato dal Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare con una circolare del 30 marzo 2020), ma sempre deroghe a siti di stoccaggio, discariche, termovalorizzatori –:

   quali iniziative di competenza intenda assumere in relazione alla ripresa delle attività per evitare che questa avvenga attraverso deroghe alla disciplina a tutela dell'ambiente (che presenta evidenti connessioni con la tutela dei beni culturali e paesaggistici e della salute pubblica), temi che, oggi più che mai, devono rimanere l'approccio fondamentale per l'avvio del nostro green deal.
(3-01433)
(Presentata il 7 aprile 2020)