ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN ASSEMBLEA 3/01407

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 321 del 31/03/2020
Firmatari
Primo firmatario: FREGOLENT SILVIA
Gruppo: ITALIA VIVA
Data firma: 31/03/2020
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
D'ALESSANDRO CAMILLO ITALIA VIVA 31/03/2020
DEL BARBA MAURO ITALIA VIVA 31/03/2020
UNGARO MASSIMO ITALIA VIVA 31/03/2020


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE delegato in data 31/03/2020
Stato iter:
01/04/2020
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 01/04/2020
Resoconto UNGARO MASSIMO ITALIA VIVA
 
RISPOSTA GOVERNO 01/04/2020
Resoconto GUALTIERI ROBERTO MINISTRO - (ECONOMIA E FINANZE)
 
REPLICA 01/04/2020
Resoconto D'ALESSANDRO CAMILLO ITALIA VIVA
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 01/04/2020

SVOLTO IL 01/04/2020

CONCLUSO IL 01/04/2020

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in Assemblea 3-01407
presentato da
FREGOLENT Silvia
testo presentato
Martedì 31 marzo 2020
modificato
Mercoledì 1 aprile 2020, seduta n. 322

   FREGOLENT, D'ALESSANDRO, DEL BARBA e UNGARO. — Al Ministro dell'economia e delle finanze . — Per sapere – premesso che:
   la perdita di vita umane, le misure restrittive imposte alla popolazione sull'intero territorio nazionale a causa dell'emergenza COVID-19 hanno prodotto una situazione emergenziale inedita alla quale il Governo ha risposto tramite un maggiore sostegno al reddito e il potenziamento del Sistema sanitario nazionale; il Patto di stabilità è stato sospeso in pochi giorni e la Banca centrale europea ha corretto l'iniziale errata presa di posizione; la Commissione europea, anche su insistenza del nostro Paese, ha iniziato comprendere la necessità di un maggiore ricorso al debito pubblico;
   l'emergenza derivante dal COVID-19, purtroppo, non troverà una soluzione definitiva a breve termine e ciò avrà inevitabilmente ripercussioni pesanti sul sistema economico-produttivo, con una perdita del prodotto interno lordo che si stima tra il meno 10 e il meno 15 per cento; le aziende di ogni settore devono far fronte alla perdita di introiti derivanti dall'imposizione lockdown e molte di esse stanno già riducendo la loro operatività, licenziando i lavoratori;
   l'ex Presidente della Banca centrale europea Mario Draghi ha detto con chiarezza che la priorità non può essere solo quella di offrire un reddito di base a chi perde il lavoro, ma è indispensabile tutelare le persone dalla perdita del lavoro. Di qui appare urgente fornire agli operatori economici (imprese, partite Iva, liberi professionisti, cooperative, terzo settore) un sostegno immediato alla liquidità per la rapida ripresa delle attività nel rispetto delle disposizioni di sicurezza socio-sanitaria;
   il 92 per cento dei Paesi Ocse è intervenuto per sostenere la liquidità delle imprese con strumenti di prestito specifici e molti Governi (ad esempio la Svizzera) hanno già introdotto misure idonee a incanalare tali risorse verso le aziende in difficoltà tramite prestiti solidali erogati dalle banche;
   tali prestiti coprono fino al 20 per cento del fatturato incassato nel 2019 dagli operatori economici sopra indicati e potrebbero essere erogati immediatamente dalle banche, attraverso la garanzia dello Stato al 100 per cento utilizzando le risorse del Fondo di garanzia per le piccole e medie imprese del Ministero dello sviluppo economico, la Cassa depositi e prestiti o altro soggetto posto in grado di svolgere la medesima funzione: una linea di credito per le imprese a tasso zero, da restituire in 100 rate a partire da gennaio 2022 –:
   se non ritenga di dover adottare le iniziative di cui in premessa per salvaguardare le attività produttive ed i posti di lavoro, fornendo loro le risorse necessarie per una riapertura immediata in osservanza delle regole di sicurezza socio-sanitaria. (3-01407)