Legislatura: 18Seduta di annuncio: 288 del 14/01/2020
Primo firmatario: MURONI ROSSELLA
Gruppo: LIBERI E UGUALI
Data firma: 14/01/2020
Elenco dei co-firmatari dell'atto Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma FRATOIANNI NICOLA LIBERI E UGUALI 14/01/2020 FORNARO FEDERICO LIBERI E UGUALI 14/01/2020
Ministero destinatario:
- MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE delegato in data 14/01/2020
Partecipanti allo svolgimento/discussione ILLUSTRAZIONE 15/01/2020 Resoconto MURONI ROSSELLA LIBERI E UGUALI RISPOSTA GOVERNO 15/01/2020 Resoconto COSTA SERGIO MINISTRO - (AMBIENTE E TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE) REPLICA 15/01/2020 Resoconto MURONI ROSSELLA LIBERI E UGUALI
DISCUSSIONE IL 15/01/2020
SVOLTO IL 15/01/2020
CONCLUSO IL 15/01/2020
MURONI, FRATOIANNI e FORNARO. —
Al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare
. — Per sapere – premesso che:
dal 1993 Legambiente ha denunciato i traffici illeciti di rifiuti radioattivi e tossici nelle acque del Mediterraneo, elaborando e presentando diversi dossier messi anche a disposizione della magistratura e delle forze dell'ordine;
l'elenco delle «navi dei veleni» comprende almeno una quarantina di casi: dalla motonave Nikos I sparita nel 1985 durante un viaggio iniziato a La Spezia per giungere a Lomé (Togo), alla Mikigan, partita nel 1986 dal porto di Marina di Carrara e affondata nel Tirreno calabrese con un carico sospetto; dalla Rigel, naufragata il 21 settembre 1987 a 20 miglia da capo Spartivento, alla motonave maltese Anni che nel 1989 affondò a largo di Ravenna; dalla motonave Rosso, che nel dicembre 1990 è spiaggiata ad Amantea, vicino a Cetraro; alla Marco Polo che sparì nel canale di Sicilia, fino alla nave tedesca Koraline, inabissata nel novembre 1985 a largo di Ustica;
un'inchiesta pubblicata su Fanpage.it ha riacceso i riflettori sull'assassinio avvenuto 24 anni fa del capitano di corvetta Natale De Grazia, che indagava sulle navi dei veleni e sul traffico dei rifiuti radioattivi ancora oggi senza verità e giustizia;
Fanpage ha ripercorso l'inchiesta del pool di Reggio Calabria attraverso le fonti dirette del capitano e i suoi collaboratori. Testimonianze mai emerse prima che disegnano un quadro inquietante. Il capitano, secondo queste fonti, sarebbe stato sequestrato, torturato e ucciso, per avere scoperto un traffico illecito di materiali nucleari tra Stati che avrebbe visto come luogo di scambio una centrale nucleare italiana, che all'epoca sarebbe dovuta essere inattiva;
l'inchiesta di Fanpage conferma gli scenari peggiori che Legambiente ha costantemente denunciato a partire dal 1994;
partendo da un esposto di Legambiente vennero avviate le indagini da parte del capitano De Grazia. Dopo la sua morte, nella notte tra il 12 e il 13 dicembre del 1995, Legambiente ha continuato a pubblicare dossier sulle «navi a perdere», come la Rigel, e sui traffici di rifiuti radioattivi;
occorre fare chiarezza, un atto dovuto al coraggioso capitano De Grazia –:
di quali elementi disponga sulla questione del traffico illecito di rifiuti e del traffico illegale di armi, anche alla luce dell'inchiesta giornalistica e in tale contesto se non intenda adottare iniziative volte a prevedere lo stanziamento di risorse per il monitoraggio degli eventuali rischi per le popolazioni e l'ambiente marino e costiero, a partire dalle zone di Cetraro, capo Spartivento e Amantea, per l'eventuale bonifica delle aree inquinate.
(3-01246)
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):traffico illecito
protezione dell'ambiente
scorie radioattive