ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA ORALE 3/01121

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 261 del 18/11/2019
Ex numero atto
Precedente numero assegnato: 5/00919
Firmatari
Primo firmatario: LO MONTE CARMELO
Gruppo: MISTO-ALTRE COMPONENTI DEL GRUPPO
Data firma: 18/11/2019


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI delegato in data 18/11/2019
Stato iter:
19/11/2019
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 19/11/2019
Resoconto TRAVERSI ROBERTO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (INFRASTRUTTURE E TRASPORTI)
 
REPLICA 19/11/2019
Resoconto LO MONTE CARMELO MISTO
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 19/11/2019

SVOLTO IL 19/11/2019

CONCLUSO IL 19/11/2019

Atto Camera

Interrogazione a risposta orale 3-01121
presentato da
LO MONTE Carmelo
testo presentato
Lunedì 18 novembre 2019
modificato
Martedì 19 novembre 2019, seduta n. 262

   LO MONTE. — Al Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali. — Per sapere – premesso che:
   è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana del 25 maggio 2018 il decreto legislativo 11 maggio 2018, n. 52, relativo alla disciplina della riproduzione animale, in attuazione dell'articolo 15 della legge 28 luglio 2016, n. 154. Il decreto entrerà in vigore il 9 giugno 2018 e individua i principi fondamentali della disciplina relativa alle condizioni zootecniche e genealogiche applicabili alla riproduzione animale per il raggiungimento degli obiettivi stabiliti dalla politica agricola comune, in modo da perseguire, omogeneamente sul territorio nazionale, la corretta gestione del patrimonio genetico delle razze di interesse zootecnico nei settori della riproduzione, della selezione, della ricostituzione, della creazione di nuove razze e della conservazione della biodiversità zootecnica;
   l'Associazione italiana allevatori (Aia), con nota dell'11 ottobre 2018, ha reso noto alle Associazioni nazionali allevatori (Ana) che il 26 settembre 2018, a seguito della delibera di scissione approvata dall'assemblea straordinaria dell'Aia stessa il 22 maggio 2018, era stato perfezionato l'atto di scissione dell'Aia;
   tale atto, si legge nella nota, è stato dettato dal mutato contesto normativo e regolamentare a seguito dell'adozione del decreto legislativo di cui sopra e, a quanto riportato negli avvisi pubblici relativi alle sottomisure 10.2 e 16.2 del PSRN, i quali impongono la cessazione di ogni rapporto tra le Aia e le Ana e tra queste ultime e le Ara-Apa;
   a seguito dell'atto di scissione è venuto meno anche il rapporto associativo intercorrente tra l'Aia e le associazioni nazionali allevatori, così come prevede il decreto legislativo n. 52 del 2018; ma la nota Aia, di cui sopra, a quanto consta all'interrogante, istituisce motu proprio, senza alcun riferimento normativo e senza alcuna interlocuzione con il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali, la Federazione delle associazioni nazionali di razza e specie cui, sempre secondo Aia, dovranno aderire obbligatoriamente le Ana;
   presumibilmente entro la fine di novembre 2019 le associazioni nazionali allevatori dovranno convocare le assemblee per il rinnovo degli organi sociali e per l'adozione del nuovo statuto. Ne deriva che i nuovi organi sociali saranno espressione della nuova base sociale in quanto frutto della trasformazione di tali enti in enti di primo grado, i cui soci sono gli allevatori stessi e non più le associazioni regionali allevatori legate ad Aia;
   ai sensi dell'articolo 13 del decreto legislativo n. 52 del 2018, entro 18 mesi dalla data di entrata in vigore del provvedimento, le Associazioni nazionali allevatori adegueranno i loro requisiti tecnici e organizzativi ai parametri richiesti dall'articolo 3, comma 2;
   allo stato attuale non è dato sapere esattamente quale sia la compagine sociale che andrà a determinare la nuova governance. Ciò sembra essersi già verificato, come si legge dall'articolo 6, comma 2, del nuovo statuto adottato dall'Associazione nazionale bovini di razza piemontese del 6 settembre 2018: «gli allevatori precedentemente iscritti al libro genealogico nazionale della razza piemontese (...) salvo espressa volontà di recesso (...) risultano di fatto soci dell'associazione». Inoltre, a conferma di quanto affermato sopra, si legge ancora all'articolo 2 che l'associazione aderisce alla Federazione delle associazioni nazionali di razza e di specie –:
   se il Ministro interrogato sia a conoscenza delle iniziative intraprese dall'Associazione italiana allevatori e se la riorganizzazione che sta attuando sia in linea con i dettami del decreto legislativo n. 52 del 2018;
   quali iniziative il Ministro interrogato abbia intenzione di porre in essere, per quanto di competenza, affinché le operazioni che porteranno alla formazione dei nuovi organi sociali delle associazioni in parola siano effettuate in modo trasparente e nel rispetto del diritto di rappresentanza dei nuovi associati. (3-01121)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

allevamento

riproduzione animale

associazione