Legislatura: 18Seduta di annuncio: 257 del 12/11/2019
Primo firmatario: LOLLOBRIGIDA FRANCESCO
Gruppo: FRATELLI D'ITALIA
Data firma: 12/11/2019
Elenco dei co-firmatari dell'atto Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma MELONI GIORGIA FRATELLI D'ITALIA 12/11/2019 RIZZETTO WALTER FRATELLI D'ITALIA 12/11/2019 ACQUAROLI FRANCESCO FRATELLI D'ITALIA 12/11/2019 BALDINI MARIA TERESA FRATELLI D'ITALIA 12/11/2019 BELLUCCI MARIA TERESA FRATELLI D'ITALIA 12/11/2019 BIGNAMI GALEAZZO FRATELLI D'ITALIA 12/11/2019 BUCALO CARMELA FRATELLI D'ITALIA 12/11/2019 BUTTI ALESSIO FRATELLI D'ITALIA 12/11/2019 CAIATA SALVATORE FRATELLI D'ITALIA 12/11/2019 CARETTA MARIA CRISTINA FRATELLI D'ITALIA 12/11/2019 CIABURRO MONICA FRATELLI D'ITALIA 12/11/2019 CIRIELLI EDMONDO FRATELLI D'ITALIA 12/11/2019 DE CARLO LUCA FRATELLI D'ITALIA 12/11/2019 DEIDDA SALVATORE FRATELLI D'ITALIA 12/11/2019 DELMASTRO DELLE VEDOVE ANDREA FRATELLI D'ITALIA 12/11/2019 DONZELLI GIOVANNI FRATELLI D'ITALIA 12/11/2019 FERRO WANDA FRATELLI D'ITALIA 12/11/2019 FOTI TOMMASO FRATELLI D'ITALIA 12/11/2019 FRASSINETTI PAOLA FRATELLI D'ITALIA 12/11/2019 GEMMATO MARCELLO FRATELLI D'ITALIA 12/11/2019 LUCASELLI YLENJA FRATELLI D'ITALIA 12/11/2019 MANTOVANI LUCREZIA MARIA BENEDETTA FRATELLI D'ITALIA 12/11/2019 MASCHIO CIRO FRATELLI D'ITALIA 12/11/2019 MOLLICONE FEDERICO FRATELLI D'ITALIA 12/11/2019 MONTARULI AUGUSTA FRATELLI D'ITALIA 12/11/2019 OSNATO MARCO FRATELLI D'ITALIA 12/11/2019 PRISCO EMANUELE FRATELLI D'ITALIA 12/11/2019 RAMPELLI FABIO FRATELLI D'ITALIA 12/11/2019 ROTELLI MAURO FRATELLI D'ITALIA 12/11/2019 SILVESTRONI MARCO FRATELLI D'ITALIA 12/11/2019 TRANCASSINI PAOLO FRATELLI D'ITALIA 12/11/2019 VARCHI MARIA CAROLINA FRATELLI D'ITALIA 12/11/2019 ZUCCONI RICCARDO FRATELLI D'ITALIA 12/11/2019
Ministero destinatario:
- MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO delegato in data 12/11/2019
Partecipanti allo svolgimento/discussione ILLUSTRAZIONE 13/11/2019 Resoconto RIZZETTO WALTER FRATELLI D'ITALIA RISPOSTA GOVERNO 13/11/2019 Resoconto PATUANELLI STEFANO MINISTRO - (SVILUPPO ECONOMICO) REPLICA 13/11/2019 Resoconto RIZZETTO WALTER FRATELLI D'ITALIA
DISCUSSIONE IL 13/11/2019
SVOLTO IL 13/11/2019
CONCLUSO IL 13/11/2019
LOLLOBRIGIDA, MELONI, RIZZETTO, ACQUAROLI, BALDINI, BELLUCCI, BIGNAMI, BUCALO, BUTTI, CAIATA, CARETTA, CIABURRO, CIRIELLI, LUCA DE CARLO, DEIDDA, DELMASTRO DELLE VEDOVE, DONZELLI, FERRO, FOTI, FRASSINETTI, GEMMATO, LUCASELLI, MANTOVANI, MASCHIO, MOLLICONE, MONTARULI, OSNATO, PRISCO, RAMPELLI, ROTELLI, SILVESTRONI, TRANCASSINI, VARCHI e ZUCCONI. —
Al Ministro dello sviluppo economico
. — Per sapere – premesso che:
secondo il report dell'Istat del giugno 2019 nel biennio 2015-2017 il 3,3 per cento delle medie-grandi aziende che operavano in Italia, circa 700 imprese, hanno delocalizzato all'estero e, di queste, il 62 per cento avrebbe spostato la produzione oltre confine in ragione dell'esigenza di ridurre il costo del lavoro;
il problema della delocalizzazione delle aziende ha rappresentato negli ultimi anni una questione particolarmente rilevante sotto il profilo economico-produttivo e sotto quello occupazionale, segnatamente per quanto riguarda le aziende medio-grandi con un bacino di occupanti in Italia particolarmente ampio;
l'attualità con i suoi molteplici casi, in primis il caso Whirlpool, evidenzia quanto questo trend rappresenti un aspetto particolarmente delicato nel panorama economico italiano: la multinazionale americana avrebbe ottenuto dal 2014 ad oggi circa 50 milioni di contributi in conto capitale destinati a garantire la continuità produttiva e soprattutto i livelli occupazionali;
la questione ha spinto i Governi susseguitisi ad intervenire in merito alla problematica delle aziende che delocalizzano dopo aver beneficiato di contributi pubblici: dapprima la legge di stabilità per il 2014, all'articolo 1, comma 60, ha previsto, a carico delle imprese beneficiarie di contributi pubblici che avessero deciso di delocalizzare entro 3 anni dall'ottenimento delle risorse, con una conseguente riduzione del personale di almeno il 50 per cento, l'obbligo di restituzione del contributo incassato;
nel luglio 2018 il cosiddetto decreto dignità ha introdotto disposizioni più stringenti per le aziende che hanno inteso delocalizzare prima dei 5 anni trascorsi dall'ottenimento delle concessioni, prevedendo, oltre alla revoca dei riconoscimenti economici, anche una sanzione pari ad un ammontare, dal doppio al quadruplo, di quanto ottenuto dallo Stato come concessione;
nonostante le disposizioni approvate, al momento presso il Ministero dello sviluppo economico sussistono ben 158 tavoli di crisi, che riguardano anche aziende che hanno operato una cessazione finalizzata alla delocalizzazione, a conferma del discutibile valore deterrente delle citate norme sanzionatorie –:
quante siano le aziende che hanno restituito i contributi statali incassati e che hanno pagato le sanzioni in seguito alla delocalizzazione della loro attività.
(3-01113)
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):politica dell'impresa
delocalizzazione
impresa transnazionale