Legislatura: 18Seduta di annuncio: 248 del 29/10/2019
Primo firmatario: CONTE FEDERICO
Gruppo: LIBERI E UGUALI
Data firma: 29/10/2019
Elenco dei co-firmatari dell'atto Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma FORNARO FEDERICO LIBERI E UGUALI 29/10/2019
Ministero destinatario:
- MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE delegato in data 29/10/2019
Partecipanti allo svolgimento/discussione ILLUSTRAZIONE 30/10/2019 Resoconto CONTE FEDERICO LIBERI E UGUALI RISPOSTA GOVERNO 30/10/2019 Resoconto COSTA SERGIO MINISTRO - (AMBIENTE E TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE) REPLICA 30/10/2019 Resoconto CONTE FEDERICO LIBERI E UGUALI
DISCUSSIONE IL 30/10/2019
SVOLTO IL 30/10/2019
CONCLUSO IL 30/10/2019
CONTE e FORNARO. —
Al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare
. — Per sapere – premesso che:
il 12 settembre 2019 è andato in fiamme un deposito di pneumatici nell'area industriale di Battipaglia, in provincia di Salerno;
un mese prima, un altro incendio è divampato nella stessa zona, mandando in fumo il deposito di ecoballe di rifiuti della ditta New rigeneral plast;
in entrambi i casi ci sono state ricadute ambientali incalcolabili per l'economia e la salute dei cittadini;
negli ultimi tre anni, si contano ben cinque incendi nel comune di Battipaglia, con al centro la gestione dei rifiuti;
l'allarme procurato da questi episodi si aggiunge: alla mancata o insufficiente bonifica di discariche storiche (Sardone, Parapoti, Castelluccia, Femmina Morta e Monte di Eboli); alla ritardata rimozione delle ecoballe stoccate nella zona e alla Foce del Sele; ai miasmi nauseabondi che si sollevano da numerosi impianti incontrollati; all'inquinamento (alghe e mucillagine) del litorale marino; agli scarichi di rifiuti a cielo aperto nei canali di irrigazione;
in un tratto di meno di 7 chilometri, tra Eboli e Battipaglia, si è strutturata un'area industriale per il trattamento dei rifiuti con oltre 20 impianti privati, per 2,5 milioni di tonnellate l'anno, e 2 impianti pubblici; una zona fertile trasformata nel più grande polo dei rifiuti d'Italia;
è un attacco alla vivibilità che interessa oltre 200 mila persone e una superficie di oltre 37 mila ettari, dove cresce, in modo ormai documentato ed esponenziale, la diffusione di neoplasie e di malattie infettive;
si rende indispensabile un'azione decisa da parte del Governo con tre obiettivi, ricordati anche da una petizione pubblica firmata da migliaia di cittadini: un piano di monitoraggio ambientale, epidemiologico e di impatto sull'aria, sull'acqua e sulla terra; un ciclo di bonifiche strutturali; un'azione coordinata, con il coinvolgimento dell'Autorità nazionale anticorruzione, per verificare possibili infiltrazioni criminali nel settore;
è una missione che non può essere compiuta con poteri ordinari, ma va affidata a un'autorità unica e autonoma, come è avvenuto nel 2012, con la nomina di un commissario straordinario per la Terra dei fuochi, e che viene richiamata, a proposito di procedure di infrazione europea, anche all'articolo 6 del recente «decreto Clima» –:
se non ritenga di promuovere iniziative, nell'ambito delle sue competenze, per la nomina di un commissario straordinario di Governo per l'emergenza ambientale, la salute e la sicurezza pubblica nella Valle del Sele, secondo quanto richiamato in premessa. (3-01072)
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):gestione dei rifiuti
disastro naturale
deposito dei rifiuti