Legislatura: 18Seduta di annuncio: 243 del 22/10/2019
Primo firmatario: FASSINA STEFANO
Gruppo: LIBERI E UGUALI
Data firma: 22/10/2019
Elenco dei co-firmatari dell'atto Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma FORNARO FEDERICO LIBERI E UGUALI 22/10/2019 STUMPO NICOLA LIBERI E UGUALI 22/10/2019
Ministero destinatario:
- MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO delegato in data 22/10/2019
Partecipanti allo svolgimento/discussione ILLUSTRAZIONE 23/10/2019 Resoconto FASSINA STEFANO LIBERI E UGUALI RISPOSTA GOVERNO 23/10/2019 Resoconto D'INCA' FEDERICO MINISTRO SENZA PORTAFOGLIO - (RAPPORTI CON IL PARLAMENTO) REPLICA 23/10/2019 Resoconto FASSINA STEFANO LIBERI E UGUALI
DISCUSSIONE IL 23/10/2019
SVOLTO IL 23/10/2019
CONCLUSO IL 23/10/2019
FASSINA, FORNARO e STUMPO. —
Al Ministro dello sviluppo economico
. — Per sapere – premesso che:
la grave crisi finanziaria che ha investito la compagnia aerea Alitalia s.p.a. ha reso necessari una serie di interventi normativi conseguenti all'ammissione della società alla procedura di amministrazione straordinaria avvenuta il 2 maggio 2017 tra cui, in primis, la previsione dell'ingresso del Ministero dell'economia e delle finanze nel capitale sociale di una nuova compagnia aerea, « Nuova Alitalia»;
dal 19 ottobre 2018 è in corso una nuova fase della procedura di cessione con i soggetti che hanno manifestato interesse;
il 15 ottobre 2019 è scaduta l'ennesima proroga del termine per la presentazione dell'offerta vincolante e definitiva per Alitalia;
a fronte dell'assenza di un'offerta vincolante e definitiva da parte del consorzio Ferrovie dello Stato italiane, Atlantia e Delta, il Governo pare orientato a concedere un'ulteriore «proroga condizionata» e a integrare con aggiuntivi 350-400 milioni di euro il prestito ad Alitalia, al fine di garantire la liquidità necessaria all'operatività, data una situazione di cassa che, a differenza di quanto comunicato ufficialmente dai commissari il 18 settembre 2019 al Ministero dello sviluppo economico, a fine settembre 2019 si era ridotta a 160 milioni di euro;
le condizioni di contesto nelle quali ha operato Alitalia rendono impraticabile il rilancio del vettore in assenza di interventi di rimozione di ostacoli strutturali, tra i quali: sottocapitalizzazione e conseguente incapacità di realizzare investimenti adeguati nell'espansione e rinnovo della flotta; concorrenza falsata dagli aiuti economici concessi a livello locale ai vettori low cost; debolezza contrattuale verso i fornitori di aeromobili a causa delle dimensioni limitate e dell'assenza da un consorzio di costruttori; disimpegno dal lungo raggio e vincoli sul medesimo derivanti dalle alleanze internazionali; costi fuori misura per l'uso delle infrastrutture aeroportuali, in particolare nell’hub di Fiumicino; presenza di componenti di tassazione che accrescono ulteriormente i costi aeroportuali e danneggiano il trasporto aereo nella competizione con quello ferroviario; insufficienze infrastrutturali derivanti da mancati o inadeguati collegamenti ferroviari dei maggiori aeroporti e conseguente limitato «feederaggio» ferroviario dei voli;
l'impegno dei privati coinvolti nella « newco» è minimale e apparentemente definito per finalità altre rispetto alla profittabilità dell'azienda e, conseguentemente, il piano in discussione è, secondo gli interroganti, palesemente inadeguato al rilancio, pur prefigurando un pesantissimo taglio di occupati, quantificato in circa 2.800 unità –:
se il Governo non ritenga necessaria, per quanto riportato in premessa, una fase di gestione pubblica temporanea dell'azienda finalizzata alla definizione di un credibile piano industriale. (3-01053)
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):infrastruttura dei trasporti
aeroporto
crisi monetaria