Legislatura: 18Seduta di annuncio: 230 del 01/10/2019
Primo firmatario: ZANGRILLO PAOLO
Gruppo: FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE
Data firma: 01/10/2019
Elenco dei co-firmatari dell'atto Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma RUGGIERI ANDREA FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE 01/10/2019 GELMINI MARIASTELLA FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE 01/10/2019 POLVERINI RENATA FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE 01/10/2019 BARTOLOZZI GIUSI FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE 01/10/2019 FIORINI BENEDETTA FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE 01/10/2019 FATUZZO CARLO FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE 02/10/2019
Ministero destinatario:
- MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI delegato in data 01/10/2019
Partecipanti allo svolgimento/discussione ILLUSTRAZIONE 02/10/2019 Resoconto ZANGRILLO PAOLO FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE RISPOSTA GOVERNO 02/10/2019 Resoconto CATALFO NUNZIA MINISTRO - (LAVORO E POLITICHE SOCIALI) REPLICA 02/10/2019 Resoconto ZANGRILLO PAOLO FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE
APPOSIZIONE NUOVE FIRME IL 02/10/2019
DISCUSSIONE IL 02/10/2019
SVOLTO IL 02/10/2019
CONCLUSO IL 02/10/2019
ZANGRILLO, RUGGIERI, GELMINI, POLVERINI, BARTOLOZZI, FIORINI, FATUZZO. — Al Ministro del lavoro e delle politiche sociali . — Per sapere – premesso che:
il decreto-legge 28 gennaio 2019, n. 4, convertito dalla legge n. 26 del 2019, in materia di reddito di cittadinanza, disciplina i requisiti necessari per beneficiare del sussidio e le relative esclusioni;
l'articolo 7, comma 3, del richiamato decreto-legge n. 4 del 2019 dispone l'esclusione dal beneficio del reddito di cittadinanza per i soggetti sottoposti a misura cautelare personale, nonché condannati in via definitiva, nei 10 anni precedenti la richiesta, per determinati delitti;
negli ultimi giorni la stampa ha diffuso la notizia che vede Federica Saraceni, 49 anni, ex brigatista, condannata a 21 anni e 6 mesi per l'omicidio del giuslavorista Massimo D'Antona e agli arresti domiciliari, percepire ben 623 euro al mese dal reddito di cittadinanza perché sotto la soglia di povertà e con due figli;
la condanna risale a più di 10 anni prima dalla richiesta del sussidio e non sarebbe, quindi, motivo di esclusione ai sensi di quanto disposto dall'articolo 7, comma 3, del decreto-legge n. 4 del 2019 precedentemente richiamato;
la notizia indigna non solo molti parenti di vittime del terrorismo, ma è un insulto e una vergogna per tutti i cittadini italiani: non può ritenersi accettabile, né tantomeno opportuno che chi stia scontando una condanna così pesante per l'omicidio di un servitore dello Stato possa ricevere un sussidio statale (con relativa immissione nel circuito del reinserimento lavorativo), tra l'altro molto più alto di quanto spesso concesso a persone in condizioni più disagiate. È quantomeno necessario rivedere una norma sbagliata ed iniqua, come tra l'altro denunciato più volte da Forza Italia nel corso del dibattito –:
se il Ministro interrogato sia a conoscenza dei fatti riportati in premessa, se non ritenga opportuno promuovere presso l'Inps un ulteriore supplemento di istruttoria per verificare l'effettiva presenza dei requisiti necessari da parte di Federica Saraceni per accedere al sussidio ai sensi del decreto-legge n. 4 del 2019 e quale sia il numero dei beneficiari del reddito di cittadinanza che hanno già subito condanne per gravi reati, anche al fine di assumere tempestive iniziative, anche di natura normativa, per escludere in maniera totale dall'accesso al reddito di cittadinanza i condannati per particolari delitti, anche a prescindere dal tempo trascorso rispetto alla medesima condanna.
(3-00992)
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):sostegno economico
terrorismo
omicidio