ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA ORALE 3/00969

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 226 del 24/09/2019
Ex numero atto
Precedente numero assegnato: 4/02438
Firmatari
Primo firmatario: RIZZONE MARCO
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 23/09/2019
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
TRAVERSI ROBERTO MOVIMENTO 5 STELLE 23/09/2019


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE
  • MINISTERO DELLA SALUTE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE delegato in data 23/09/2019
Stato iter:
24/09/2019
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 24/09/2019
Resoconto MORASSUT ROBERTO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (AMBIENTE E TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE)
 
REPLICA 24/09/2019
Resoconto RIZZONE MARCO MOVIMENTO 5 STELLE
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 24/09/2019

SVOLTO IL 24/09/2019

CONCLUSO IL 24/09/2019

Atto Camera

Interrogazione a risposta orale 3-00969
presentato da
RIZZONE Marco
testo di
Martedì 24 settembre 2019, seduta n. 226

   RIZZONE. — Al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, al Ministro della salute. — Per sapere – premesso che:

   l'Italiana Coke srl sita nel comune di Cairo Montenotte è un'impresa con un impianto ricompreso al punto 3.1. «cokerie (distillazione a secco del carbone)» dell'allegato IV al titolo II del decreto legislativo n. 152 del 2006. Produce il coke della distillazione (riscaldamento a temperature elevate) a secco (in assenza di ossigeno che ne provocherebbe la combustione) di particolari carboni fossili. La cokeria lavora a ciclo continuo 24 ore su 24, con impianti in esercizio 365 giorni all'anno;

   l'area dove è situata è altresì ricompresa al punto 4.3.6 del decreto ministeriale del 30 marzo 2015 ovvero tra quelle aree di superamento degli standard della qualità dell'aria;

   già nel 2009 nel «Il libro bianco sull'inquinamento atmosferico dalle attività produttive in Italia» Lega Ambiente denunciava il forte impatto ambientale dell'industria sul territorio;

   successivamente, molti articoli di stampa anche pubblicati in rete hanno evidenziato l'emissione di oltre un milione di tonnellate di CO2 provenienti dalla combustione del coke lavorato dalla Italiana Coke: due volte e mezzo le emissioni pro capite della popolazione di Savona, 70 mila abitanti;

   nell'ultimo intervento di Lega ambiente nel mese di marzo 2018 si denunciava il funzionamento dell'impianto grazie a una sorta di «condono industriale», visto che l'impianto va avanti ancora grazie a un'autorizzazione integrata ambientale rilasciata dalla provincia del 2010 e che è in corso di rinnovo, ma non è mai stata soggetta a valutazione di impatto ambientale;

   nel febbraio 2018 la Asl2 regione Liguria, tramite la sua unità di ricerca epidemiologica dell'Ospedale San Martino di Genova, ha pubblicato l'indagine «Epidemiologia descrittiva della mortalità e delle dimissioni ospedaliere nei comuni di Altare, Cairo Montenotte, Carcare, Cosseria e Dego, ASL 2 Regione Liguria». Nella stessa si fa riferimento al superamento dei limiti di emissioni in atmosfera di benzene da parte della Italiana Coke e si mette in evidenza l'aumento delle patologie tumorali e leucemiche nel comune di Cairo Montenotte; nel contempo, nelle conclusioni si legge: «Per quanto concerne la parte chimica, Piccardo et al. avevano messo a fuoco i livelli di inquinamento atmosferico da composti organici volatili (VOC) nel comune di Cairo M nel periodo 03/2011-02/2012, evidenziando una concentrazione media annuale di benzene (11.1 g/m3) più alta del valore limite stabilito dalla legge (5 g/m3), nel sito di campionamento di Bragno, cioè nelle vicinanze dell'impianto industriale Italiana Coke. La IARC (Tabella 1) classifica il benzene come composto cancerogeno per il sistema emolinfopoietico, in grado cioè di indurre leucemie e probabilmente linfomi». E ancora nella stessa indagine si rileva: «Con particolare cura deve essere trattata la frequenza di malattie emolinfopoietiche che, sebbene in tutta la Val Bormida non si comporti in modo difforme da quella regionale, in alcune aree (Cairo M, Altare), soprattutto per i linfomi, mostra un eccesso degno di nota»;

   va tenuto conto degli esiti dell'indagine epidemiologica e delle denunce continue di associazioni, comitati e cittadini del territorio per il forte impatto della Italiana Coke sulla salute e sull'ambiente –:

   se siano a conoscenza di quanto descritto;

   se il Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare abbia valutato la possibilità di promuovere una verifica del comando carabinieri per la tutela ambientale (C.c.t.a.);

   se i Ministri interrogati intendano adottare iniziative, per quanto di competenza e con il coinvolgimento degli enti locali, per attivare un tavolo di confronto in relazione agli esiti dell'indagine epidemiologica e ai possibili interventi sul territorio.
(3-00969)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

inquinamento atmosferico

inquinamento industriale

epidemiologia