Legislatura: 18Seduta di annuncio: 209 del 16/07/2019
Primo firmatario: VIETINA SIMONA
Gruppo: FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE
Data firma: 16/07/2019
Ministero destinatario:
- MINISTERO PER IL SUD
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO PER IL SUD delegato in data 16/07/2019
Partecipanti allo svolgimento/discussione ILLUSTRAZIONE 17/07/2019 Resoconto VIETINA SIMONA FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE RISPOSTA GOVERNO 17/07/2019 Resoconto LEZZI BARBARA MINISTRO SENZA PORTAFOGLIO - (SUD) REPLICA 17/07/2019 Resoconto VIETINA SIMONA FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE
DISCUSSIONE IL 17/07/2019
SVOLTO IL 17/07/2019
CONCLUSO IL 17/07/2019
VIETINA. —
Al Ministro per il sud
. — Per sapere – premesso che:
la Strategia nazionale per le aree interne (Snai) è una politica nazionale diretta al sostegno della competitività territoriale sostenibile, al fine di contrastare, nel medio periodo, il declino demografico che caratterizza talune aree del Paese;
tali aree sono definite come quelle più lontane dai servizi di base, che interessano oltre il 60 per cento del territorio nazionale e il 22 per cento della popolazione italiana;
la Strategia è sostenuta sia dai fondi europei (Fesr, Fse e Feasr), per il cofinanziamento di progetti di sviluppo locale, sia da risorse nazionali (281,18 milioni di euro messi a disposizione dalle ultime leggi di bilancio);
in coerenza con quanto previsto dall'accordo di partenariato 2014-2020, sono state selezionate 72 aree interne di intervento, che comprendono 1.077 comuni, per 2.072.718 abitanti e un territorio di 51.366 chilometri quadrati, poco meno di un sesto del territorio nazionale;
al 31 dicembre 2018, risultano approvate le strategie definitive di 34 aree, per un totale di investimenti di euro 565,8 milioni;
nella costituzione degli ambiti territoriali e nelle successive unioni di comuni, a molti territori più piccoli, in particolare quelli montani, che si stanno spopolando velocemente per le numerose difficoltà, è stato di fatto impedito il riconoscimento di area interna;
in particolare, la regione Emilia-Romagna, preso atto dei criteri e dei parametri nazionali per definire quali sono le aree interne ed i comuni eligibili secondo la politica nazionale, ha definito alcuni criteri aggiuntivi, considerando tutte le unioni in cui oltre la metà dei comuni appartiene alle categorie «intermedio», «periferico» o «ultraperiferico», ma che al tempo stesso non contengano comuni classificati in fascia A («Polo»);
tale criterio ha di fatto escluso i comuni montani dell'Appennino cesenate e forlivese, ovvero quei comuni ad altissimo rischio spopolamento, che hanno aderito ad un modello «virtuoso» di unione, ma che ora si ritrovano penalizzati in quanto privati della possibilità di concorrere per il finanziamento di progetti –:
come siano state utilizzate le risorse destinate alle aree interne riconosciute e finanziate e con quale distribuzione territoriale (Nord-Centro-Sud), se siano stati adottati criteri penalizzanti per alcune realtà e quali iniziative intenda intraprendere per tenere in considerazione tutte le effettive esigenze (anche in termini di cofinanziamento), in particolare dei comuni montani più piccoli ad alto rischio spopolamento, per consentire a questi ultimi di concorrere all'assegnazione di risorse volte ad adeguare la quantità e qualità dei servizi e promuovere sviluppo per valorizzare il proprio patrimonio naturale e culturale.
(3-00883)
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):piano di finanziamento
politica di sostegno
sviluppo regionale