ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA ORALE 3/00857

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 205 del 09/07/2019
Firmatari
Primo firmatario: SQUERI LUCA
Gruppo: FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE
Data firma: 09/07/2019


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE
  • MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE delegato in data 09/07/2019
Stato iter:
29/09/2020
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 29/09/2020
Resoconto MORASSUT ROBERTO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (AMBIENTE E TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE)
 
REPLICA 29/09/2020
Resoconto SQUERI LUCA FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 29/09/2020

SVOLTO IL 29/09/2020

CONCLUSO IL 29/09/2020

Atto Camera

Interrogazione a risposta orale 3-00857
presentato da
SQUERI Luca
testo presentato
Martedì 9 luglio 2019
modificato
Martedì 29 settembre 2020, seduta n. 400

   SQUERI. — Al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, al Ministro dello sviluppo economico. — Per sapere – premesso che:
   la «questione rifiuti» è ciclicamente al centro del dibattito politico da anni a riprova del fatto che non si tratta di una emergenza bensì di un problema strutturale del nostro Paese destinato ad aggravarsi ulteriormente in ragione del progressivo aumento dei rifiuti prodotti, dovuto alla crescita demografica prevista anche dal Piano nazionale integrato per l'energia e il clima (Pniec): +2,5 milioni di abitanti al 2030;
   il 2018 verrà ricordato come l'anno con il maggior numero di roghi di depositi di rifiuti con tutto ciò che ne è conseguito in termini di emissioni inquinanti, pericolo per la sicurezza e la salute pubblica, nonché in termini di danni e disagi per i cittadini e le amministrazioni locali coinvolte;
   di fronte a questo impietoso dato, la nobile volontà espressa dal Governo di giungere, nell'ottica di un'economia circolare, al riciclo totale dei rifiuti prodotti, appare lontana dalla comprensione della reale situazione nel Paese e non dà una risposta immediata all'emergenza strutturale;
   non tutti i rifiuti possono essere riciclati attraverso una raccolta differenziata e continua a essere inadeguato il numero di impianti di smaltimento che, si ricorda, sono costituiti solamente da inceneritori/termovalorizzatori e discariche. Ad oggi, tertium non datur;
   la questione dei rifiuti ha importanti implicazioni in termini ambientali ed energetici: ipotizzare, come avviene nel Pniec, la riduzione di produzione di energia da biomasse e biogas ottenuti da sottoprodotti – attesi in aumento – significa perdere quella massa di rifiuti, non recuperabili, che potrebbe essere valorizzata termicamente con un bilancio emissivo non solo neutro ma, addirittura, positivo (ne è un esempio il termovalorizzatore di Vienna, costruito nel centro della città, nonché, ne sono esempi, le numerose caldaie a biomassa austriache e tedesche);
   la realizzazione di mini termovalorizzatori nelle aree urbane potrebbe avvenire in soli 3 anni attraverso una procedura d'urgenza, semplificata, che determinerebbe, oltre ad una riduzione dei tempi di realizzazione degli impianti, anche tempi di rientro più rapidi per gli investimenti;
   la politica del Pniec, con la previsione del riscaldamento con pompe di calore elettriche contestualmente alla riduzione della produzione di energia da biomassa e biogas e alla esclusione della termovalorizzazione dei rifiuti non recuperabili, è una pianificazione che comporta, di fatto, una maggiore dipendenza dalle fonti fossili, roghi incontrollati e, in ultima analisi, aggrava ulteriormente quell'emergenza strutturale sui rifiuti che si vive sistematicamente da anni, oltre a un aumento dei costi incrementali su ognuna di queste direttrici –:
   se il Governo non ritenga opportuno riconsiderare le attese produttive di energia termica in linea con le richieste della Commissione europea;
   quali iniziative il Governo intenda adottare, da subito, per porre fine a una situazione emergenziale strutturale che restituisce un'immagine impietosa del Paese nel contesto, ben diverso, europeo, dove la risposta alle discariche è la valorizzazione delle biomasse e del biogas e la riqualificazione della parte biologica dei rifiuti.
(3-00857)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

bioenergia

rifiuti

deposito dei rifiuti