ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN ASSEMBLEA 3/00841

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 201 del 02/07/2019
Firmatari
Primo firmatario: FIORINI BENEDETTA
Gruppo: FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE
Data firma: 02/07/2019
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
BIGNAMI GALEAZZO FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE 02/07/2019
SPENA MARIA FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE 02/07/2019
VIETINA SIMONA FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE 02/07/2019
MARROCCO PATRIZIA FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE 02/07/2019
VERSACE GIUSEPPINA FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE 02/07/2019
MUGNAI STEFANO FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE 02/07/2019
GELMINI MARIASTELLA FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE 02/07/2019
CARFAGNA MARIA ROSARIA FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE 02/07/2019


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLA GIUSTIZIA
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA GIUSTIZIA delegato in data 02/07/2019
Stato iter:
03/07/2019
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 03/07/2019
Resoconto FIORINI BENEDETTA FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE
 
RISPOSTA GOVERNO 03/07/2019
Resoconto BONAFEDE ALFONSO MINISTRO - (GIUSTIZIA)
 
REPLICA 03/07/2019
Resoconto BIGNAMI GALEAZZO FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 03/07/2019

SVOLTO IL 03/07/2019

CONCLUSO IL 03/07/2019

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in Assemblea 3-00841
presentato da
FIORINI Benedetta
testo presentato
Martedì 2 luglio 2019
modificato
Mercoledì 3 luglio 2019, seduta n. 202

   FIORINI, BIGNAMI, SPENA, VIETINA, MARROCCO, VERSACE, MUGNAI, GELMINI e CARFAGNA. — Al Ministro della giustizia. – Per sapere – premesso che:
   il 27 giugno 2019 diciotto persone, tra cui il sindaco del Partito democratico di Bibbiano (Reggio Emilia), politici, medici, assistenti sociali, liberi professionisti, psicologi e psicoterapeuti di una onlus di Torino sono stati raggiunti da misure cautelari dai carabinieri di Reggio Emilia;
   l'inchiesta vede al centro la rete dei servizi sociali della Val D'Enza, accusati di aver redatto false relazioni per allontanare i bambini dalle famiglie e collocarli in affido retribuito da amici e conoscenti;
   quello ricostruito dagli investigatori è un giro d'affari di cui beneficiavano alcuni degli indagati, mentre altri si avvantaggiavano dell'indotto derivante dalla gestione dei minori attraverso i finanziamenti regionali grazie ai quali venivano, inoltre, organizzati anche numerosi corsi di formazione ad appannaggio della predetta onlus. Tra i reati contestati ci sono frode processuale, depistaggio, abuso d'ufficio, maltrattamento su minori, lesioni gravissime, falso in atto pubblico, violenza privata ed altro;
   ore di intercettazioni durante le sedute di psicoterapia effettuate sui minori, dopo che gli stessi erano stati allontanati dalle famiglie attraverso le più ingannevoli attività come: relazioni false, disegni dei bambini artefatti attraverso la mirata «aggiunta» di connotazioni sessuali, falsi ricordi di abusi sessuali ingenerati con gli elettrodi di quella che veniva spacciata ai bambini come «macchinetta dei ricordi»;
   il tutto durante gli anni nei quali i servizi sociali omettevano di consegnare ai bambini lettere e regali dati dai genitori naturali che i carabinieri hanno trovato e sequestrato in un magazzino dove erano accatastati;
   insomma, un business criminale sull'affidamento di minori tolti alle famiglie per poi mantenerli in affido e sottoporli a un circuito di cure private a pagamento della onlus. Infine, secondo il quadro accusatorio, ci sarebbero stati due casi di abusi sessuali presso le famiglie affidatarie e in comunità;
   in questo ambito, è peraltro necessario ad avviso degli interroganti che si avvii quanto prima l'esame in Parlamento delle diverse proposte per l'istituzione di commissioni d'inchiesta sulle case famiglia e quindi sulle attività connesse alle comunità di tipo familiare che accolgono minori –:
   quali iniziative urgenti di competenza, anche normative, il Governo intenda adottare, nelle more dell'accertamento delle responsabilità e della conclusione delle indagini della magistratura, al fine di tutelare al meglio i soggetti minori coinvolti e se non si intenda promuovere un monitoraggio sulle modalità di affido dei minori nel nostro Paese, anche al fine di verificare se vi siano casi analoghi e avviare le riforme necessarie affinché simili episodi non si ripetano in futuro.
(3-00841)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

sequestro di beni

violenza sessuale

reato