Legislatura: 18Seduta di annuncio: 196 del 25/06/2019
Primo firmatario: DORI DEVIS
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 25/06/2019
Elenco dei co-firmatari dell'atto Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma PALMISANO VALENTINA MOVIMENTO 5 STELLE 25/06/2019 SALAFIA ANGELA MOVIMENTO 5 STELLE 25/06/2019 AIELLO PIERA MOVIMENTO 5 STELLE 25/06/2019 ASCARI STEFANIA MOVIMENTO 5 STELLE 25/06/2019 BARBUTO ELISABETTA MARIA MOVIMENTO 5 STELLE 25/06/2019 CATALDI ROBERTO MOVIMENTO 5 STELLE 25/06/2019 DI SARNO GIANFRANCO MOVIMENTO 5 STELLE 25/06/2019 DI STASIO IOLANDA MOVIMENTO 5 STELLE 25/06/2019 D'ORSO VALENTINA MOVIMENTO 5 STELLE 25/06/2019 GIULIANO CARLA MOVIMENTO 5 STELLE 25/06/2019 PERANTONI MARIO MOVIMENTO 5 STELLE 25/06/2019 SAITTA EUGENIO MOVIMENTO 5 STELLE 25/06/2019 SARTI GIULIA MOVIMENTO 5 STELLE 25/06/2019 SCUTELLA' ELISA MOVIMENTO 5 STELLE 25/06/2019
Ministero destinatario:
- MINISTERO DELLA GIUSTIZIA
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA GIUSTIZIA delegato in data 25/06/2019
Partecipanti allo svolgimento/discussione ILLUSTRAZIONE 26/06/2019 Resoconto PALMISANO VALENTINA MOVIMENTO 5 STELLE RISPOSTA GOVERNO 26/06/2019 Resoconto BONAFEDE ALFONSO MINISTRO - (GIUSTIZIA) REPLICA 26/06/2019 Resoconto SALAFIA ANGELA MOVIMENTO 5 STELLE
DISCUSSIONE IL 26/06/2019
SVOLTO IL 26/06/2019
CONCLUSO IL 26/06/2019
DORI, PALMISANO, SALAFIA, PIERA AIELLO, ASCARI, BARBUTO, CATALDI, DI SARNO, DI STASIO, D'ORSO, GIULIANO, PERANTONI, SAITTA, SARTI e SCUTELLÀ. —
Al Ministro della giustizia
. — Per sapere – premesso che:
come ampiamente riportato dagli organi di stampa nazionale, il Consiglio superiore della magistratura risulta essere scosso da una vera e propria «bufera giudiziaria»;
un'indagine condotta dalla procura di Perugia nei confronti di Luca Palamara, ex presidente dell'Associazione nazionale magistrati ed ex giudice togato dello stesso Consiglio superiore della magistratura, oltre a far emergere vari illeciti disciplinari, ipotizza episodi di corruzione finalizzati ad indirizzare l'esito di alcune decisioni sulle nomine negli uffici giudiziari, nonché il corso di alcuni procedimenti;
è, altresì, emerso un grave tentativo di commistione tra rappresentanti di poteri diversi dello Stato: dalle intercettazioni sono emersi, infatti, contatti e incontri apparentemente finalizzati a concordare, secondo l'accusa, nomine gradite ai vertici delle procure di Roma e Firenze, unitamente a promozioni per i magistrati;
in seguito a tali fatti, sono sopraggiunte le dimissioni di un consigliere del Consiglio superiore della magistratura e l'autosospensione di altri quattro consiglieri coinvolti, appartenenti a diverse correnti della magistratura; anche il presidente dell'Associazione nazionale magistrati, Pasquale Grasso, dopo essersi dissociato dalla sua corrente, ha lasciato l'incarico;
ad avviso degli interroganti l'inchiesta ha messo a nudo profonde divisioni all'interno della magistratura, metodi «opachi» di assegnazione degli incarichi e una prossimità al mondo politico giudicata riprovevole, perché mina alla base il prestigio e l'autorevolezza dei giudici;
come rilevato il 21 giugno 2019 dal Presidente della Repubblica in occasione del plenum del Consiglio superiore della magistratura, ci si trova di fronte ad un «quadro sconcertante e inaccettabile. (....) Quanto avvenuto – ha sottolineato, il Capo dello Stato – ha prodotto conseguenze gravemente negative per il prestigio e l'autorevolezza non soltanto di questo Consiglio, ma anche il prestigio e l'autorevolezza dell'intero ordine giudiziario; la cui credibilità e la cui capacità di riscuotere fiducia sono indispensabili al sistema costituzionale e alla vita della Repubblica»;
tale vicenda ha dunque gettato un forte discredito sul Consiglio superiore della magistratura e di riflesso sull'intera magistratura, ponendo in luce la necessità – anche espressa da ultimo dal Ministro interrogato – di interventi urgenti al fine di ripristinare e consolidare l'alto ruolo dell'organo di rilievo costituzionale –:
quali opportune e urgenti iniziative, per quanto di competenza, abbia adottato, o intenda intraprendere, al fine di tutelare e restituire credibilità all'autonomia e all'indipendenza della magistratura, principio cardine dell'intero ordine giudiziario, nonché più in generale dell'ordinamento costituzionale. (3-00820)
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):inchiesta giudiziaria
potere giudiziario
capo di Stato