ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA ORALE 3/00754

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 183 del 03/06/2019
Ex numero atto
Precedente numero assegnato: 5/00108
Firmatari
Primo firmatario: CRITELLI FRANCESCO
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 03/06/2019
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
CENNI SUSANNA PARTITO DEMOCRATICO 03/06/2019
UNGARO MASSIMO PARTITO DEMOCRATICO 03/06/2019


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI, FORESTALI E DEL TURISMO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI, FORESTALI E DEL TURISMO delegato in data 03/06/2019
Stato iter:
04/06/2019
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 04/06/2019
Resoconto SIBILIA CARLO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (INTERNO)
 
REPLICA 04/06/2019
Resoconto UNGARO MASSIMO PARTITO DEMOCRATICO
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 04/06/2019

SVOLTO IL 04/06/2019

CONCLUSO IL 04/06/2019

Atto Camera

Interrogazione a risposta orale 3-00754
presentato da
CRITELLI Francesco
testo presentato
Lunedì 3 giugno 2019
modificato
Martedì 4 giugno 2019, seduta n. 184

   CRITELLI, CENNI e UNGARO. — Al Ministro delle politiche agricole alimentari, forestali e del turismo. — Per sapere – premesso che:
   la riforma del settore bieticolo-saccarifero, avvenuta a livello europeo nel 2005 per contenere la produzione di zucchero e permettere anche ad altri Paesi di poter accedere al mercato europeo, ha purtroppo portato alla chiusura di 100 zuccherifici su 185 in Europa e di 16 su 19 in Italia;
   dal 30 settembre 2017, grazie all'accordo avvenuto tra il Parlamento europeo e gli Stati membri dell'Unione europea nell'ambito della riforma della politica agricola comune del 2013, a seguito di un processo di riforma e ristrutturazione avviato nel 2006, è venuto meno il regime delle quote di produzione nel settore saccarifero, spianando così la strada ai produttori nord europei, soprattutto quelli tedeschi e francesi, portando all'immissione di circa 4 milioni di tonnellate di prodotto in più nel mercato europeo; tutto ciò ha portato ad un tracollo del prezzo dello zucchero a danno del nostro Paese e di tutta la zona del Mediterraneo;
   questo aumento di competitività sempre più aggressiva a livello europeo e l'abolizione delle quote nazionali di produzione hanno portato in grave crisi l'ultimo presidio produttivo rimasto sul territorio nazionale, nonché l'unico produttore di zucchero italiano ovvero la Cooperativa produttori bieticoli (Coprob), prima realtà produttiva nel settore;
   si tratta di un'importante azienda, nata 55 anni fa, del territorio metropolitano bolognese, con due importanti impianti, uno con sede a Minerbio, in provincia di Bologna e l'altro a Pontelongo, in provincia di Padova, e quest'anno farà la 55o campagna bieticolo-saccarifera; oltre ad aver avviato un ampio percorso di sensibilizzazione delle istituzioni, degli operatori del settore agroalimentare, della grande distribuzione organizzata, delle organizzazioni professionali e sindacali e dei consumatori per il sostegno e la condivisione di una campagna denominata «Un patto per lo zucchero italiano»; l'azienda costituisce un esempio eccellente di agroindustria perché è l'unica esperienza cooperativa di agricoltori che si sono associati per presidiare l'intera filiera, dalla produzione alla trasformazione;
   Coprob associa 5.700 aziende agricole, di cui 2.000 solo nel bolognese, impiega 250 dipendenti in maniera stabile, a cui se ne aggiungono altrettanti durante la campagna bieticola, e dà lavoro a 1.500 imprese dell'indotto per un valore complessivo di 530 milioni di euro l'anno; solo nell'ultimo decennio ha investito 180 milioni di euro per l'ammodernamento industriale dei due impianti, producendo così un aumento del potenziale produttivo del 30 per cento, con picchi fino al 50 per cento superiori alle medie storiche, raggiungendo una capacità di 300.000 tonnellate di zucchero su 32.000 ettari di barbabietole;
   la bieticoltura del bolognese ha raggiunto un livello talmente avanzato di precisione da consentire a Coprob di testare la coltivazione della bietola biologica, in modo da poter produrre zucchero bio già nel 2019;
   la bieticoltura, riconosciuta coltura preziosa nella rotazione agraria, consente di produrre cereali di qualità con meno input ed è una grande risorsa dal punto di vista ambientale, perché capace di captare tanta anidride carbonica per ettaro quanto quella che capta il bosco –:
   quali iniziative il Ministro interrogato, per quanto di competenza, intenda adottare per sostenere la campagna di Coprob – Italia zuccheri, «Un patto per lo zucchero italiano», in grado di preservare questa coltura strategica e tutelare la continuità della filiera italiana;
   se intenda adoperarsi presso le istituzioni europee per ridefinire con urgenza misure che assicurino la tenuta complessiva del sistema di trasformazione, a partire dalla giusta rimuneratività del prodotto, a vantaggio dei bieticoltori italiani.
(3-00754)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

ammodernamento industriale

prezzo agricolo

istituzione dell'Unione europea