ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN ASSEMBLEA 3/00744

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 179 del 28/05/2019
Firmatari
Primo firmatario: FORNARO FEDERICO
Gruppo: LIBERI E UGUALI
Data firma: 28/05/2019
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
CONTE FEDERICO LIBERI E UGUALI 28/05/2019


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLA GIUSTIZIA
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA GIUSTIZIA delegato in data 28/05/2019
Stato iter:
29/05/2019
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 29/05/2019
Resoconto CONTE FEDERICO LIBERI E UGUALI
 
RISPOSTA GOVERNO 29/05/2019
Resoconto BONAFEDE ALFONSO MINISTRO - (GIUSTIZIA)
 
REPLICA 29/05/2019
Resoconto CONTE FEDERICO LIBERI E UGUALI
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 29/05/2019

SVOLTO IL 29/05/2019

CONCLUSO IL 29/05/2019

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in Assemblea 3-00744
presentato da
FORNARO Federico
testo presentato
Martedì 28 maggio 2019
modificato
Mercoledì 29 maggio 2019, seduta n. 180

   FORNARO e CONTE. — Al Ministro della giustizia . — Per sapere – premesso che:
   l'ufficio del giudice di pace, istituito con la legge n. 374 del 1991, è sorto come ufficio autonomo con un proprio coordinatore, con competenza di primo grado, concorrente, in alcune materie, esclusiva in altre;
   i giudici di pace assegnati all'ufficio non hanno funzione vicaria e sostitutiva del magistrato ordinario, ma sono titolari di ruolo e funzione ex articolo 1 dell'ordinamento giudiziario; sono stati nominati con rapporti a termine, prorogati nel tempo, oltre il periodo inizialmente previsto, per sopperire a esigenze dello Stato e, attualmente, sono di fatto già permanentemente incardinati nel proprio ufficio;
   sono circa un migliaio e amministrano il 70 per cento del contenzioso;
   la legge n. 57 del 2016 interviene sulla loro condizione, unificando tale figura con quella della magistratura onoraria; la legge elimina la figura del coordinatore, abbassa il limite di età del rapporto di servizio a 68 anni, trasformando il rapporto da full time in part time e diminuendo i compensi, conservando il sistema di pagamento a cottimo e procedendo all'immissione in servizio di nuovi giudici; elimina le garanzie del procedimento disciplinare e lascia i giudici di pace privi di previdenza e assistenza; istituisce l'ufficio del processo in cui saranno destinati unitamente a cancellieri e tirocinanti anche i giudici di pace;
   i sindacati hanno ripetutamente suggerito modifiche normative per ovviare alle criticità della legge che, tra i suoi diversi aspetti, accentua i caratteri di subordinazione e la disparità di trattamento con i cosiddetti togati; infatti, nonostante svolgano il medesimo lavoro, restano vincolati all'osservanza di tutti i doveri propri dei togati ma privi delle più elementari tutele;
   negli ultimi 15 mesi, i giudici di pace hanno scioperato 11 volte per 115 giorni con slittamento di milioni di cause; un nuovo sciopero si è svolto dal 6 al 17 maggio 2019;
   l'Italia è fanalino di coda in Europa nella risoluzione delle cause civili (occorrono mediamente 532 giorni per una sentenza di primo grado in campo civile e commerciale, contro una media europea di 237 giorni) e penali (386 giorni per una sentenza di primo grado, contro la media europea di 133 giorni) –:
   quali iniziative intenda adottare sulle condizioni dei giudici di pace, tenendo conto delle richieste sindacali, anche tramite la revisione della legge n. 57 del 2010, ripristinandone l'autonomia e riconoscendo dignità e valore alla loro funzione in considerazione del ruolo fondamentale che svolgono nel sistema giudiziario italiano. (3-00744)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

magistrato non professionale

giudice

riduzione dei salari