Legislatura: 18Seduta di annuncio: 164 del 16/04/2019
Primo firmatario: FORNARO FEDERICO
Gruppo: LIBERI E UGUALI
Data firma: 16/04/2019
Elenco dei co-firmatari dell'atto Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma MURONI ROSSELLA LIBERI E UGUALI 16/04/2019 ROSTAN MICHELA LIBERI E UGUALI 16/04/2019 PALAZZOTTO ERASMO LIBERI E UGUALI 16/04/2019
Ministero destinatario:
- MINISTERO DELLA DIFESA
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA DIFESA delegato in data 16/04/2019
Partecipanti allo svolgimento/discussione ILLUSTRAZIONE 17/04/2019 Resoconto FORNARO FEDERICO LIBERI E UGUALI RISPOSTA GOVERNO 17/04/2019 Resoconto TRENTA ELISABETTA MINISTRO - (DIFESA) REPLICA 17/04/2019 Resoconto FORNARO FEDERICO LIBERI E UGUALI
DISCUSSIONE IL 17/04/2019
SVOLTO IL 17/04/2019
CONCLUSO IL 17/04/2019
FORNARO, MURONI, ROSTAN e PALAZZOTTO. –
Al Ministro della difesa
. – Per sapere – premesso che:
l'intensificarsi degli scontri armati in Libia, in particolare nelle aree vicine alla capitale Tripoli, con il coinvolgimento dei civili e ormai centinaia di vittime, sta mostrando come il Paese sia in una situazione di aperta guerra civile, mentre non si intravede, al momento, un'efficace azione diplomatica in grado di fermare il conflitto;
diversi sono i focolai di scontro tra le milizie del generale Khalifa Haftar e quelle fedeli al Primo ministro Fayez al Serraj, nell'ovest del Paese, ma tensioni sono presenti anche a Bengasi, nella parte orientale, con l'attentato al capo dell'antiterrorismo di Haftar;
l'inasprirsi dei combattimenti determina uno stato di instabilità che rende assolutamente insicuri i porti del Paese, considerato anche, in tale situazione, l'incapacità della presunta guardia costiera libica di controllarli;
si prospetta una crisi umanitaria che vedrà coinvolte non solo le migliaia di persone, provenienti da diversi Paesi africani, ora trattenute nei campi di detenzione, ma anche numerosi cittadini libici che potrebbero cercare la fuga dagli scontri armati;
da Il Corriere della Sera del 14 aprile 2019 si apprende che il Presidente del Consiglio dei ministri avrebbe visionato un dossier, preparato dai Servizi, dove si indica la possibilità che, con l'estendersi del conflitto, in una prima fase almeno seimila persone cercheranno la via di fuga verso l'Italia e altre centinaia di migliaia sono potenziali profughi;
tali previsioni sono state confermate, nel corso dell'audizione di fronte al Copasir, dal direttore dell'Aise (Agenzia per la sicurezza all'estero) Luciano Carta;
il Presidente del Consiglio dei ministri ha dichiarato ai giornalisti durante la Fiera del Levante di Bari che «se ci sarà una crisi umanitaria l'Italia saprà affrontarla»;
la Ministra interrogata, in una recente intervista a Radio Capital, ha dichiarato che «il pericolo che possano aumentare gli sbarchi è assoluto», sottolineando, inoltre, che «se si dovesse arrivare alla guerra, non avremmo migranti ma rifugiati e i rifugiati devono essere accolti» –:
se la Ministra interrogata, per quanto di competenza, non intenda, in previsione di una possibile crisi dei profughi, proporre un'operazione militare e umanitaria, su modello di quella denominata « Mare Nostrum», che coinvolga i Paesi dell'Unione europea, affinché si possano porre in essere tutti gli strumenti necessari per potere affrontare al meglio la situazione, combattere i trafficanti di esseri umani e portare il necessario soccorso ai profughi.
(3-00703)
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):Capo di governo
guerra
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