ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN ASSEMBLEA 3/00625

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 144 del 19/03/2019
Firmatari
Primo firmatario: LORENZIN BEATRICE
Gruppo: MISTO-CIVICA POPOLARE-AP-PSI-AREA CIVICA
Data firma: 19/03/2019


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLA SALUTE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA SALUTE delegato in data 19/03/2019
Stato iter:
20/03/2019
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 20/03/2019
Resoconto LORENZIN BEATRICE MISTO-CIVICA POPOLARE-AP-PSI-AREA CIVICA
 
RISPOSTA GOVERNO 20/03/2019
Resoconto FRACCARO RICCARDO MINISTRO SENZA PORTAFOGLIO - (RAPPORTI PARLAMENTO E DEMOCRAZIA)
 
REPLICA 20/03/2019
Resoconto LORENZIN BEATRICE MISTO-CIVICA POPOLARE-AP-PSI-AREA CIVICA
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 20/03/2019

SVOLTO IL 20/03/2019

CONCLUSO IL 20/03/2019

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in Assemblea 3-00625
presentato da
LORENZIN Beatrice
testo presentato
Martedì 19 marzo 2019
modificato
Mercoledì 20 marzo 2019, seduta n. 145

   LORENZIN. — Al Ministro della salute . — Per sapere – premesso che:
   la salute materno-infantile rappresenta un'area prioritaria della salute pubblica. La gravidanza, il parto ed il puerperio in Italia sono la prima causa di ricovero per le donne. Gli eventi «intorno» alla nascita sono riconosciuti a livello internazionale tra i migliori per valutare la qualità di tutta l'assistenza sanitaria di un Paese;
   l'accordo Stato-regioni del 16 dicembre 2010 ha recepito le linee guida delle società scientifiche italiane ed internazionali per il programma nazionale per il parto sicuro, che fissa in 1.000 nascite all'anno lo standard a cui tendere, nel triennio, per il mantenimento/attivazione dei punti nascita. Per ridurre e razionalizzare sotto i 1.000 all'anno si necessita di abbinamento per pari complessità di attività delle unità operative ostetrico-ginecologiche con quelle neonatologiche/pediatriche;
   la possibilità di punti nascita con numerosità inferiore, e comunque mai al di sotto di 500 parti all'anno, potrà essere prevista solo sulla base di motivate valutazioni legate alla specificità dei bisogni reali delle varie aree geografiche interessate, con rilevanti difficoltà di attivazione dello Stam;
   al Comitato percorso nascita nazionale, costituito con decreto ministeriale del 12 aprile 2011, è attribuita la funzione di attuare le strategie di riorganizzazione e verifica dei punti nascita e dal 2015 il compito di esprimere un parere su richiesta di deroga relativamente a punti nascita con volumi inferiori a 500 parti l'anno;
   lo studio De Curtis/Simeoni evidenzia, nel 2015, il 40 per cento in più di rischio morte per i bimbi nel primo mese di vita nati al Sud a causa di strutture piccole e non sufficientemente attrezzate per le emergenze da parto;
   sulla stampa si è creata, ad avviso dell'interrogante, tanta confusione, soprattutto da esponenti del MoVimento 5 Stelle, perché si richiede la riapertura di punti nascita chiusi o in via di chiusura, per mancanza dei requisiti minimi;
   il Ministro interrogato ha emanato un comunicato il 25 gennaio 2019 da cui si evince la volontà di «valutare insieme alle regioni l'attualità dell'accordo Stato-regioni del 2010, recepito poi dal decreto ministeriale n. 70 del 2015»;
   le società scientifiche, lanciando un appello per il bene del paziente, chiedono di lavorare in sicurezza è quindi di «disporre di strutture e strumentazioni adeguate raggruppate in centri in cui ogni specifica patologia possa essere trattata in maniera altamente efficace» –:
   se il Ministro interrogato intenda adottare iniziative, per quanto di competenza, per rivedere, ed eventualmente su quali basi, i criteri per individuare gli standard minimi dei punti nascita.
(3-00625)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

sanita' pubblica