ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA ORALE 3/00421

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 108 del 15/01/2019
Firmatari
Primo firmatario: LOMBARDO ANTONIO
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 10/01/2019


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE delegato in data 10/01/2019
Stato iter:
26/03/2019
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 26/03/2019
Resoconto FANTINATI MATTIA SOTTOSEGRETARIO DI STATO ALLA PRESIDENZA DEL CONSIGLIO - (PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI)
 
REPLICA 26/03/2019
Resoconto LOMBARDO ANTONIO MOVIMENTO 5 STELLE
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 26/03/2019

SVOLTO IL 26/03/2019

CONCLUSO IL 26/03/2019

Atto Camera

Interrogazione a risposta orale 3-00421
presentato da
LOMBARDO Antonio
testo presentato
Martedì 15 gennaio 2019
modificato
Martedì 26 marzo 2019, seduta n. 149

   LOMBARDO. — Al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare. — Per sapere – premesso che:
   a circa 30 chilometri dalla città di Palermo si trova la piana di Partinico, un'area di grande valore naturalistico e paesaggistico di circa 50 chilometri quadrati attraversata dal fiume Nocella, la cui foce è situata in prossimità della baia di San Cataldo;
   la forte antropizzazione negli anni ha comportato fenomeni di inquinamento, causati dai numerosi scarichi abusivi di sostanze inquinanti nel fiume Nocella e, in particolare, in un suo affluente, il torrente Puddastri, che riceve scarichi provenienti da depuratori mal funzionanti, distillerie, oleifici, cantine e dalle cosiddette fosse imhoff; nel punto in cui il fiume Nocella riceve le acque del torrente Puddastri, il sistema fluviale diventa una vera e propria cloaca a cielo aperto, caratterizzata dai cattivi odori emanati dallo sversamento di reflui urbani e industriali non trattati;
   con la direttiva 2000/60/CE il Parlamento europeo e il Consiglio hanno istituito un quadro per l'azione comunitaria in materia di acque, finalizzato alla protezione delle acque superficiali interne, delle acque di transizione e delle acque costiere e sotterranee;
   l'Unione europea ha avviato la procedura di infrazione (UE)2014/2059 a seguito della mancata attuazione in Italia della direttiva 1991/271/CEE, concernente il trattamento delle acque reflue urbane: i risultati del trattamento delle acque non risultano conformi a quanto stabilito dalla direttiva e parte del carico raccolto non viene inviato a trattamento. Ad oggi, risulta nominato un commissario straordinario per risolvere la procedura di infrazione; gravi sono i danni causati dalle attività antropiche sull'ecosistema: gli sversamenti incontrollati dei reflui, la realizzazione di porti e dighe, la cementificazione dei litorali e le opere di sbancamento hanno compromesso l'intero bacino idrografico del fiume Nocella, asse portante dell'infrastruttura ecologica locale; si osserva oggi una situazione di particolare degrado: lo scarico abusivo di sostanze inquinanti e la connessa mancanza di sistemi di depurazione delle acque, oltre a causare l'inquinamento di tipo olfattivo, hanno determinato un'insalubrità delle acque, causa del divieto di balneazione presso la spiaggia della baia di San Cataldo;
   il processo di degrado ambientale si ripropone periodicamente a partire dai primi anni ’80 in relazione all'irragionevole urbanizzazione della fascia costiera, alla mancanza di funzionali sistemi di depurazione delle acque reflue e al notevole impulso dato all'agricoltura, alla coltivazione della vite e all'incremento delle connesse attività industriali; ciò ha provocato un grave danno per l'economia dei paesi limitrofi, alla pesca e al turismo, con punte massime di degrado ecologico in corrispondenza dei comuni di Alcamo Marina e Trappeto;
   un recente campionamento delle acque del fiume Nocella in località San Cataldo, effettuato dalla Guardia portiera di Terrasini per l'Arpa Sicilia, ha evidenziato un miglioramento, estemporaneo e non stabile, della qualità delle acque legato alle forti piogge degli ultimi mesi; l'Arpa Sicilia ha contestualmente trasmesso un decalogo con il quale raccomanda ai comuni siciliani un impegno diretto finalizzato a verificare l'effettivo e corretto smaltimento dei fanghi di depurazione, attuare la vigilanza sulla gestione degli impianti, mettere in atto le azioni di salvaguardia e tutela dell'integrità ambientale del fiume –:
   quali iniziative, per quanto di competenza e in sinergia con gli enti territoriali, il Ministro interrogato abbia intenzione di portare avanti nell'immediato:
    a) per tutelare la vasta area della piana di Partinico attraversata dal fiume Nocella e contrastare il grave fenomeno dell'inquinamento causato dai numerosi scarichi abusivi e/o dagli impianti di depurazione mal funzionanti;
    b) per favorire la salvaguardia ambientale del bacino idrografico e il recupero ambientale del tratto di costa presso la baia di San Cataldo, ove il fiume, sfociando, rende la spiaggia non balneabile. (3-00421)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

degradazione dell'ambiente

inquinamento idrico

protezione delle acque