ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA ORALE 3/00356

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 92 del 28/11/2018
Firmatari
Primo firmatario: FATUZZO CARLO
Gruppo: FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE
Data firma: 28/11/2018


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'INTERNO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'INTERNO delegato in data 28/11/2018
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta orale 3-00356
presentato da
FATUZZO Carlo
testo di
Mercoledì 28 novembre 2018, seduta n. 92

   FATUZZO. — Al Ministro dell'interno. — Per sapere – premesso che:

   dopo il pesante «schiaffo» contrattuale, appare evidente che siano in gioco anche i diritti più elementari degli operatori di polizia, come quello del «buono pasto» riconosciuto a tutti i lavoratori. A Roma capitale e nell'intero territorio della città metropolitana, come in tutte le realtà territoriali ove non esistano mense nelle strutture dell'amministrazione della polizia di Stato o dove il loro raggiungimento non risulti agevole, in relazione ai tempi e alle distanze da percorrere, al personale in servizio viene consegnato il «buono pasto» da consumarsi presso esercizi commerciali convenzionati, oppure un pasto preconfezionato da ditte che hanno vinto regolari bandi di gara e appalti;

   dall'ultima rivalutazione dell'importo dei buoni pasto, risalente al 1992, ad oggi, dopo ventisei anni, il buono pasto riconosciuto ai dipendenti della polizia di Stato vale ancora novemila lire, circa 4,65 euro, e, a fini esemplificativi e di più immediata comprensione, il prezzo del pane all'epoca era di circa 1.600 lire per chilogrammo (0,83 euro), una tazza di caffè costava circa 800 lire (0,41 euro) e un litro di latte circa 1.200 lire (0,62 euro). Al momento della redazione del presente atto il prezzo medio di un chilogrammo di pane è pari a 3 euro, quello di una tazza di caffè a circa 0,90 euro e quello di un litro di latte circa 1,80 euro;

   risulta evidente che per un pasto completo e soddisfacente, adeguato alla dignità di un lavoratore come un agente di polizia in servizio, il gestore di qualsiasi esercizio convenzionato, pur volendo abbassare i propri guadagni per venire incontro alle esigenze di questa categoria di lavoratori, riesce a stento a fornire un primo piatto, un frutto e una bottiglietta di acqua;

   il Libero sindacato di polizia (Li.Si.Po.) sta sostenendo una dura battaglia affinché per gli appartenenti alla polizia di Stato, l'importo insufficiente di 4,65 euro per buono pasto sia elevato all'importo dei buoni pasto attualmente già in beneficio delle altre categorie di lavoratori e, comunque, ad un importo non inferiore a 7 euro (al netto delle imposte)-:

   se il Ministro interrogato intenda adoperarsi con sollecitudine, per quanto di competenza, per il necessario aumento dell'importo dei buoni mensa di cui in premessa, al fine di garantire un pasto adeguato agli operatori di polizia di Stato, sul territorio di Roma capitale così come nel resto della città metropolitana e delle altre realtà territoriali del Paese, dove non insistono mense dell'amministrazione della polizia di Stato.
(3-00356)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

prezzo

polizia

prezzo medio