Legislatura: 18Seduta di annuncio: 77 del 06/11/2018
Primo firmatario: SCHULLIAN MANFRED
Gruppo: MISTO-MINORANZE LINGUISTICHE
Data firma: 06/11/2018
Elenco dei co-firmatari dell'atto Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma GEBHARD RENATE MISTO-MINORANZE LINGUISTICHE 06/11/2018 PLANGGER ALBRECHT MISTO-MINORANZE LINGUISTICHE 06/11/2018 ROSSINI EMANUELA MISTO-MINORANZE LINGUISTICHE 06/11/2018
Ministero destinatario:
- PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
Attuale delegato a rispondere: PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI delegato in data 06/11/2018
Partecipanti allo svolgimento/discussione ILLUSTRAZIONE 07/11/2018 Resoconto SCHULLIAN MANFRED MISTO-MINORANZE LINGUISTICHE RISPOSTA GOVERNO 07/11/2018 Resoconto CONTE GIUSEPPE PRESIDENTE DEL CONSIGLIO - (PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI) REPLICA 07/11/2018 Resoconto SCHULLIAN MANFRED MISTO-MINORANZE LINGUISTICHE
DISCUSSIONE IL 07/11/2018
SVOLTO IL 07/11/2018
CONCLUSO IL 07/11/2018
SCHULLIAN, GEBHARD, PLANGGER e EMANUELA ROSSINI. —
Al Presidente del Consiglio dei ministri
. — Per sapere – premesso che:
l'articolo 116, terzo comma, della Costituzione prevede la possibilità che, con legge dello Stato, previa intesa con la regione interessata, siano attribuite alle regioni a statuto ordinario «ulteriori forme e condizioni particolari di autonomia» nelle materie di competenza concorrente di cui all'articolo 117, terzo comma, della Costituzione, nonché in alcune materie di competenza esclusiva dello Stato (giudici di pace, norme generali sull'istruzione, ambiente);
ad oggi non sono stati approvati interventi legislativi organici di attuazione dell'articolo 116, terzo comma, della Costituzione;
con l'articolo 1, comma 571, della legge n. 147 del 2013, il Parlamento ha approvato alcune disposizioni di attuazione dell'articolo 116, terzo comma, della Costituzione, relative alla fase iniziale del riconoscimento di forme di maggiore autonomia, prevedendo un termine di sessanta giorni entro il quale il Governo è tenuto ad attivarsi sulle iniziative delle regioni;
il 22 ottobre 2017 Lombardia e Veneto hanno svolto, con esito positivo, due referendum, mentre la regione Emilia-Romagna ha avviato il procedimento con l'approvazione il 3 ottobre 2017 di una risoluzione;
nell'audizione del 18 settembre 2018 presso le Commissioni I di Camera e Senato, il Ministro Stefani ha dichiarato «che finora al Dipartimento per gli affari regionali e le autonomie sono arrivate richieste da 8 regioni: Veneto, Lombardia, Emilia-Romagna, Liguria, Toscana, Marche e Umbria (congiuntamente) e Piemonte». Le prime tre hanno già formalizzato, il 28 febbraio 2018, con accordi preliminari, su cinque materie, tra le quali l'ambiente;
l'articolo 8 dello statuto della regione Trentino-Alto Adige/Südtirol, di cui al decreto del Presidente della Repubblica n. 670 del 1972, elenca le materie in cui le province autonome hanno la potestà legislativa primaria, tra cui l'urbanistica e i piani regolatori e la tutela del paesaggio, ma la linea di demarcazione tra le competenze in materia ambientale e di ecosistema riservate alla potestà esclusiva dello Stato e quella in cui le province autonome possono legiferare, ai sensi dell'articolo 8, non è netta. Molti sono stati i contenziosi dinanzi alla Corte costituzionale;
Trento e Bolzano rivendicano da tempo la competenza primaria in materia di tutela ambientale e di ecosistema, nei confronti della quale hanno sempre dimostrato una particolare sensibilità, al fine di completare le competenze loro attribuite in materia di urbanistica e piani regolatori e tutela del paesaggio –:
se il Governo non ritenga opportuno avviare ogni iniziativa di competenza, ivi compreso un confronto anche con le province autonome, al fine di verificare la sussistenza dei presupposti per attribuire alle stesse la competenza primaria in materia di ambiente ed ecosistema.
(3-00300)
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):urbanistica
piano urbanistico
ecosistema