Legislatura: 18Seduta di annuncio: 64 del 16/10/2018
Primo firmatario: ROSTAN MICHELA
Gruppo: LIBERI E UGUALI
Data firma: 16/10/2018
Elenco dei co-firmatari dell'atto Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma FORNARO FEDERICO LIBERI E UGUALI 16/10/2018 OCCHIONERO GIUSEPPINA LIBERI E UGUALI 16/10/2018 CONTE FEDERICO LIBERI E UGUALI 16/10/2018 MURONI ROSSELLA LIBERI E UGUALI 16/10/2018 PALAZZOTTO ERASMO LIBERI E UGUALI 16/10/2018
Ministero destinatario:
- MINISTERO DELLA SALUTE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA SALUTE delegato in data 16/10/2018
Partecipanti allo svolgimento/discussione ILLUSTRAZIONE 17/10/2018 Resoconto ROSTAN MICHELA LIBERI E UGUALI RISPOSTA GOVERNO 17/10/2018 Resoconto FRACCARO RICCARDO MINISTRO SENZA PORTAFOGLIO - (RAPPORTI PARLAMENTO E DEMOCRAZIA) REPLICA 17/10/2018 Resoconto ROSTAN MICHELA LIBERI E UGUALI
DISCUSSIONE IL 17/10/2018
SVOLTO IL 17/10/2018
CONCLUSO IL 17/10/2018
ROSTAN, FORNARO, OCCHIONERO, CONTE, MURONI e PALAZZOTTO. —
Al Ministro della salute
. — Per sapere – premesso che:
in Italia 11 milioni di persone rinunciano alle cure per motivi economici; il Paese è diviso in due e l'aspettativa di vita e l'accesso alle prestazioni sanitarie sono date dall'insieme di luogo di residenza, capacità economica e livello di istruzione;
tali evidenze emergono dalla lettura del rapporto dell'Osservatorio nazionale della salute nelle regioni italiane, che ha redatto un focus dedicato alle disuguaglianze sanitarie in Italia;
a essere penalizzato è il Mezzogiorno, in particolare la Campania, dove gli uomini vivono mediamente 78,9 anni e le donne 83,3; mentre nella provincia di Trento l'età media degli uomini è 81,6 anni e 86,3 anni è l'età media delle donne;
in generale, la maggiore possibilità di vita si registra nelle regioni del Nord-Est, dove la speranza per gli uomini è 81,2 anni e per le donne 85,6; mentre nelle regioni del Mezzogiorno essa si attesta a 79,8 anni per gli uomini e 84,1 per le donne;
tali differenze riguardano la Calabria, la Sicilia, la Sardegna, il Molise, la Basilicata, che restano al di sotto della media nazionale. La Campania, la Calabria e la Sicilia peggiorano persino la loro posizione nel corso degli ultimi anni;
nelle province di Caserta e Napoli la speranza di vita è di oltre 2 anni inferiore a quella nazionale, seguite da Caltanissetta e Siracusa;
nel Meridione le persone che dichiarano di non aver soldi per pagarsi le cure è assai elevata. Si tratta di una persona su cinque, quattro volte la percentuale osservata nelle regioni settentrionali. Gli esiti di salute, in particolare la mortalità prevenibile attraverso adeguati interventi di sanità pubblica, sono drammaticamente più elevati nelle regioni meridionali. La Campania e in, particolare, la Calabria sono le regioni che nel quadro complessivo delineato dagli indicatori selezionati mostrano il profilo peggiore;
non è da sottovalutare che la rinuncia per motivi economici avviene tra il 69 per cento delle persone con livello di studio basso;
la nota di aggiornamento al documento di economia e finanza, approvata dal Parlamento la settimana scorsa, prevede tagli lineari ai Ministeri dello 0,2 per cento del prodotto interno lordo e non prefigura un intervento nella direzione dei temi posti in premessa –:
quali iniziative intenda assumere, nell'ambito delle sue competenze, affinché sia assicurato in maniera uniforme sul territorio nazionale l'accesso alle cure, alle prestazioni sanitarie con pari livello di efficienza, intervenendo soprattutto sulle forti discriminazioni tra Nord e Sud.
(3-00246)
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):diritto alla salute
prodotto interno lordo
residenza