ATTO CAMERA

INTERPELLANZA URGENTE 2/01055

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 445 del 23/12/2020
Firmatari
Primo firmatario: FRAGOMELI GIAN MARIO
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 23/12/2020
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
FIANO EMANUELE PARTITO DEMOCRATICO 23/12/2020
QUARTAPELLE PROCOPIO LIA PARTITO DEMOCRATICO 23/12/2020
BRAGA CHIARA PARTITO DEMOCRATICO 23/12/2020
MARTINA MAURIZIO PARTITO DEMOCRATICO 23/12/2020
POLLASTRINI BARBARA PARTITO DEMOCRATICO 23/12/2020
CARNEVALI ELENA PARTITO DEMOCRATICO 23/12/2020


Destinatari
Ministero destinatario:
  • PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
  • MINISTERO PER GLI AFFARI REGIONALI E LE AUTONOMIE
Ministero/i delegato/i a rispondere e data delega
Delegato a rispondere Data delega
PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 23/12/2020
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO PER GLI AFFARI REGIONALI E LE AUTONOMIE delegato in data 07/01/2021
Stato iter:
15/01/2021
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 15/01/2021
Resoconto FRAGOMELI GIAN MARIO PARTITO DEMOCRATICO
 
RISPOSTA GOVERNO 15/01/2021
Resoconto CASTALDI GIANLUCA SOTTOSEGRETARIO DI STATO ALLA PRESIDENZA DEL CONSIGLIO - (PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI)
 
REPLICA 15/01/2021
Resoconto FRAGOMELI GIAN MARIO PARTITO DEMOCRATICO
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 15/01/2021

SVOLTO IL 15/01/2021

CONCLUSO IL 15/01/2021

Atto Camera

Interpellanza urgente 2-01055
presentato da
FRAGOMELI Gian Mario
testo presentato
Mercoledì 23 dicembre 2020
modificato
Venerdì 15 gennaio 2021, seduta n. 452

   I sottoscritti chiedono di interpellare il Presidente del Consiglio dei ministri, il Ministro per gli affari regionali e le autonomie, per sapere – premesso che:
   la legge regionale 4 maggio 2020, n. 9, reca interventi per la ripresa economica della regione Lombardia. Si tratta di un piano di investimenti che, al fine di fronteggiare l'impatto economico derivante dall'emergenza sanitaria da Covid-19, autorizza, a sostegno del finanziamento degli investimenti e dello sviluppo infrastrutturale, la spesa complessiva di 3,530 miliardi di euro, mediante il ricorso all'indebitamento;
   400 milioni di euro di tali risorse sono destinati agli enti locali, di cui 51,350 milioni di euro alle province e alla città metropolitana per la realizzazione di opere connesse alla viabilità e alle strade e all'edilizia scolastica, la cui assegnazione avverrà in base a criteri e modalità definiti dalla giunta regionale;
   quanto alla restante somma, pari a 348,650 milioni di euro, è destinata ai comuni per la realizzazione di opere pubbliche in materia di: a) sviluppo territoriale sostenibile, b) efficientamento energetico, c) rafforzamento delle infrastrutture indispensabili alla connessione internet. Tali risorse sono assegnate ai comuni, sulla base della popolazione residente alla data del 1o gennaio 2019;
   la somma restante dei fondi complessivamente stanziati dalla legge, pari a euro 3,130 miliardi, è destinata al sostegno degli investimenti regionali e confluisce nell'apposito fondo «Interventi per la ripresa economica». Per le opere, gli interventi e i programmi di intervento, da attuare mediante strumenti di programmazione negoziata di interesse regionale, finanziati con le risorse di tale fondo e per i quali siano individuati i soggetti pubblici beneficiari di tali risorse, la legge regionale stabilisce che non occorre effettuare la valutazione di cui all'articolo 3 della legge regionale 29 novembre 2019 n. 19 (Disciplina della programmazione negoziata di interesse regionale);
   ciò significa che viene stabilita la presunzione automatica dell'interesse regionale agli interventi finanziati con il fondo da 3,5 miliardi di euro, ed è consentito alla regione Lombardia di attribuire, senza obbligo di motivazione, le risorse agli enti, evitando di giustificare perché non si ricorra agli strumenti normalmente previsti dalla legislazione di settore per la raccolta di proposte o richieste di intervento o la valutazione delle stesse, nonché la definizione di criteri oggettivi per la ripartizione delle risorse;
   di fronte ad un piano di investimenti così rilevanti, tanto da essere definito addirittura «Piano Marshall», si sarebbero dovute delineare linee di indirizzo da parte del consiglio regionale per l'individuazione di una strategia globale di intervento per la regione Lombardia per i prossimi anni o, quanto meno, la definizione di criteri per l'utilizzo di tali fondi con l'approvazione di bandi affinché tutti i soggetti dei diversi territori vi potessero partecipare o potessero formulare proposte per l'individuazione dei progetti più interessanti per le diverse province lombarde;
   risulta invece che i fondi siano stati assegnati con deliberazione n. XI/3531 — seduta del 5 agosto 2020 — della giunta regionale «Esaminate istanze emerse nei Tavoli territoriali provinciali, il livello di cantierabilità delle proposte, nonché gli Ordini del Giorno presentati in sede di discussione del Progetto di legge relativo all'Assestamento 2020/22» ovvero mediante la distribuzione dei fondi a pioggia, secondo l'unico criterio di giudizio della totale discrezionalità dei consiglieri di maggioranza di ogni territorio circa la loro rilevanza per il territorio stesso;
   come riportato anche da notizie di stampa (Il piano della Lombardia: 3,5 miliardi di euro senza bandi. Corriere della sera 16 dicembre 2020), all'esito di questa ripartizione, risulterebbe quindi che su 1507 comuni della Lombardia, i beneficiari degli interventi siano 411, di cui il 77 per cento è amministrato da partiti del centro destra o di liste civiche ad essi collegati e quindi della maggioranza;
   in una lettera riservata inviata al presidente Fontana, Anci Lombardia ha denunciato che: «molti comuni sono esclusi dalla partecipazione a questa seconda fase di finanziamento di interventi (la prima fase riguarda la distribuzione dei 400 milioni di euro in base alla popolazione ndr.). Per questo avremmo voluto avere occasione di confrontarci sulle nuove scelte compiute e vorremmo comprendere quali siano stati i criteri e gli atti di programmazione/pianificazione o di ascolto territoriale, i bandi o gli avvisi, che hanno condotto alla identificazione di opere e di relativi destinatari»;
   trattandosi di ricorso all'indebitamento, e per di più per risorse ingenti, si sarebbe dovuta effettuare un'attentissima valutazione di carattere strategico, per bilanciare interventi che portano benefici immediati con altri destinati a garantire la crescita necessaria a sostenere il debito stesso –:
   quali urgenti iniziative, per quanto di competenza, intendano adottare per garantire l'uguaglianza di tutti i cittadini e la tutela dell'unità economica, data anche l'ingente mole di risorse che la regione Lombardia sta mobilitando a debito e che dovrebbero pertanto essere investite in interventi attentamente valutati soprattutto alla luce del potenziale ritorno in termini di crescita del Pil, verificando in particolare la sussistenza dei presupposti per l'esercizio dei poteri sostitutivi di cui all'articolo 120 della Costituzione.
(2-01055) «Fragomeli, Fiano, Quartapelle Procopio, Braga, Martina, Pollastrini, Carnevali».