ATTO CAMERA

INTERPELLANZA URGENTE 2/00804

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 342 del 19/05/2020
Firmatari
Primo firmatario: PELLICANI NICOLA
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 19/05/2020
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
ROTTA ALESSIA PARTITO DEMOCRATICO 19/05/2020
DAL MORO GIAN PIETRO PARTITO DEMOCRATICO 19/05/2020
DE MENECH ROGER PARTITO DEMOCRATICO 19/05/2020
ZAN ALESSANDRO PARTITO DEMOCRATICO 19/05/2020
ZARDINI DIEGO PARTITO DEMOCRATICO 19/05/2020


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE
  • MINISTERO DELLA SALUTE
  • MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI
  • MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE delegato in data 19/05/2020
Stato iter:
22/05/2020
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 22/05/2020
Resoconto PELLICANI NICOLA PARTITO DEMOCRATICO
 
RISPOSTA GOVERNO 22/05/2020
Resoconto DI PIAZZA STANISLAO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (LAVORO E POLITICHE SOCIALI)
 
REPLICA 22/05/2020
Resoconto PELLICANI NICOLA PARTITO DEMOCRATICO
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 22/05/2020

SVOLTO IL 22/05/2020

CONCLUSO IL 22/05/2020

Atto Camera

Interpellanza urgente 2-00804
presentato da
PELLICANI Nicola
testo presentato
Martedì 19 maggio 2020
modificato
Venerdì 22 maggio 2020, seduta n. 345

   I sottoscritti chiedono di interpellare il Ministro del lavoro e delle politiche sociali, il Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, il Ministro della salute, il Ministro dello sviluppo economico, per sapere – premesso che:
   il 15 maggio 2020, all'improvviso, è scoppiato un grave incendio nell'impianto della 3V Sigma, industria chimica di Marghera che produce, tra l'altro, vernici, solventi, sbiancanti; l'incendio, di dimensioni gigantesche, ha provocato con immediatezza una nube nera visibile in tutto il territorio veneziano;
   due risultano essere i feriti gravi dell'incendio, ricoverati per ustioni a Verona e a Padova;
   la Sigma avrebbe confermato le ipotesi del nucleo investigativo antincendio territoriale di un incidente durante la fase di saldatura di una condotta di un serbatoio, in una zona che più volte era finita nel mirino dei sindacati per la scarsa sicurezza del luogo;
   il sistema istituzionale di comunicazione dell'emergenza alla popolazione è stato purtroppo tardivo e la città è rimasta con il fiato sospeso per ore, con l'invito in via prudenziale a restare a casa e chiudere porte e finestre a causa dei fumi tossici che si stavano sprigionando dall'incendio di materiale chimico altamente inquinante;
   l'incendio è stato domato solo dopo lunghe ore grazie all'intervento di 8 squadre a terra dei vigili del fuoco e del nucleo Nbcr (Nucleare biologico chimico radiologico) accorse sul luogo e ad una pioggia che ha favorito le operazioni di spegnimento, mentre fino al tardo pomeriggio di domenica i vigili del fuoco erano ancora alle prese con i focolai minori che hanno continuato ad avvolgere l'impianto chimico;
   la procura di Venezia ha aperto un fascicolo in attesa di documentazione fotografica e delle relazioni ambientali, per capire eventuali sversamenti nel suolo e nelle acque e i danni derivanti dai roghi;
   in attesa di individuare le responsabilità del disastro, è l'ecosistema circostante a registrare le prime e pesantissime ricadute. Dai primi dati raccolti, l'Arpav ha stabilito che l'incendio ha provocato un innalzamento enorme dei livelli di inquinamento all'interno dello stabilimento della 3V Sigma (in particolare, le percentuali di acetone erano 244 volte sopra i limiti di soglia), con ricadute fino a 5 chilometri di distanza e in centro storico a Venezia;
   l'utilizzo massiccio di acqua per spegnere le fiamme ha in parte raggiunto il canale e la laguna, provocando la morte di centinaia di pesci e danni all'ecosistema, creando molta preoccupazione nei cittadini; in particolare, si teme che le ricadute tossiche sviluppatesi in seguito all'incendio non fossero circoscritte, come si diceva inizialmente, a 5 chilometri dal luogo. Dall'Isola di Sant'Erasmo gli agricoltori hanno, infatti, lamentato una ricaduta di «sostanze nerastre» presenti nelle coltivazioni. In attesa dei rilievi, resta da capire quali comportamenti adottare anche per quanto riguarda eventuali allevamenti e la pesca;
   la 3V Sigma era già stata al centro di polemiche molto gravi, anche con la presentazione di un esposto al prefetto; l'azienda chimica era stata infatti al centro delle accuse dei sindacati, che lamentavano la scarsa attenzione in materia di sicurezza sul lavoro; erano stati evidenziati orari di lavoro in grave eccedenza e turni di riposo saltati, a causa di una carenza di organico; era inoltre stata denunciata la mancanza di una seria attenzione alla prevenzione incendi e ai relativi impianti e l'irregolarità degli stoccaggi, nonché l'inesistenza di un programma strutturato di addestramento del personale con corsi antincendio;
   inoltre, pur essendo inserita in un'area a rischio di incidente rilevante soggetta alle «direttive Seveso», 3V Sigma non ha mai sottoscritto il protocollo di adesione al Sistema integrato per il monitoraggio ambientale e la gestione delle emergenze (Simage), che fa capo all'Arpav e coinvolge la rete di monitoraggio dell'Ente zona industriale di Porto Marghera;
   per tali motivi i sindacati hanno parlato di un «disastro annunciato»;
   la complessa situazione venutasi a creare richiama una pesante eredità di Porto Marghera, che oggi deve evolvere verso una riconversione all'altezza della competitività globale; nell'area di Porto Marghera ci sono impianti abbandonati e terreni inquinati, poi ci sono esempi di innovazione come la bioraffineria Eni ed infine una serie di realtà minori, tra cui si può ricomprendere 3V Sigma, che lottano per essere competitive sui mercati. Per far evolvere questa situazione serve una regia nazionale che investa e rilanci un settore strategico come la chimica, mediante una politica di sviluppo in chiave green new deal –:
   quali iniziative i Ministri interpellati intendano immediatamente adottare, per quanto di competenza, per individuare le cause del gravissimo incendio presso lo stabilimento della 3V Sigma, attivandosi con tutti gli organi competenti direttamente e/o indirettamente responsabili per far piena luce sull'accaduto, anche al fine di garantire l'adozione, non più rinviabile, di un protocollo di sicurezza per lavoratori e cittadini per tutta l'area industriale di Marghera;
   quali urgenti iniziative si intendano porre in essere al fine di accertare ricadute ed effetti sulla salute della popolazione, nonché sull'ambiente e sull'ecosistema marino e terrestre, della gravissima esplosione, anche considerando i gravi problemi ambientali che già gravano sulla laguna di Venezia e il diffuso inquinamento dell'aria e delle acque;
   quali iniziative di monitoraggio si intendano avviare con la dovuta urgenza per verificare quali pericoli tuttora esistano per la salute dei cittadini e dell'ambiente, anche al fine di assumere ogni opportuno provvedimento teso a ridurne portata e gravità, nel breve come nel lungo periodo;
   quali urgenti iniziative si intendano porre in essere per garantire a tutti i lavoratori impiegati negli impianti dell'area, particolarmente a rischio, adeguate forme di tutela della sicurezza sui luoghi di lavoro, che deve essere altresì implementata adeguatamente con controlli continui e verifiche adeguate;
   se i Ministri interpellati intendano affrontare, d'intesa, il non più eludibile tema di garantire una politica di sviluppo in chiave green new deal per l'area, capace di coniugare sicurezza per i lavoratori e per la salute della popolazione, innovazione tesa al minor impatto sull'ambiente, opportunità di lavoro e sostenibilità ambientale, anche per tutelare un'area di grande complessità sociale, ambientale e territoriale quale quella di Marghera e della Laguna;
   se e quali iniziative di competenza si intendano assumere per ripensare al sistema di allarme per la popolazione dell'area di Marghera, sottoposta con continuità a gravi rischi, garantendo che tale sistema sia tempestivo e allargato a tutto il territorio potenzialmente a rischio chimico.
(2-00804) «Pellicani, Rotta, Dal Moro, De Menech, Zan, Zardini».